La volatilità storica e quella implicita
Considerata la discussione che si è aperta anche sull'altro thread, quello di Geronimos "Palestra sulle opzioni", torno a sottolineare che, a mio avviso, la comprensione e l'utilizzo corretto dei concetti legati alla volatilità (storica e implicita) rappresenta un componente essenziale dell'arsenale del trader di opzioni, nella misura in cui consente una corretta (o, almeno, più ragionata) valutazione della covenienza delle strategie che si intende implementare.
In sintesi, nessun intento teorico, ma solo qualche concetto di base e poi solo info pratiche.
Partiamo, quindi, con qualche nota brevissima sulle due volatilità, storica (VS) e implicita (VI), giusto per creare un "territorio comune" per tutti i lettori, anche per quelli che, eventualmente, non abbiano avuto modo di leggere l'altro forum sulle opzioni.
La VS, come suggerisce il nome, è una misura della fluttuazioni di prezzo di un titolo in un periodo di tempo determinato. Normalmente x il calcolo si utilizza il metodo c.d. "close-close" ossia la radice quadrata della media degli scostamenti (elevati al quadrato) dei prezzi di chiusura dalla media.
Questo è il metodo più usato, anche se ne esistono diversi altri, tra cui il GARCH che offre anche l'opportunità di stimare la volatilità futura.
Prendiamo ad esempio il titolo ENI.
Questa è l'analisi statistica offerta gratuitamente dal nostro sito, investireoggi
http://www.investireoggi.it/borsa/index.php?pag_id=118
Questo è quanto viene fuori usando strumenti più evoluti che offrono anche altre misurazioni delle volatilità storica e consentono di variare anche il periodo di riferimento, la media mobile, etc.
L'utilità di questi modelli è la possibilità di fare un forecast sulla struttura a tendere della volatilità, ossia di quale sia la volatilità statisticamente accettabile, sulla base delle rilevazioni storiche, da utilizzare per prezzare le opzioni a "n" giorni di scadenza.
Come si vede in questa immagine, si possono stimare i valori di volatilità che dovrebbe incorporare un'opzione che scade a "n" giorni, venendo incontro a quanto diceva CIP nell'altro thread, ossia valutare cosa combinano i market maker italici.
L'analisi a questo punto potrebbe continuare con il cono di volatilità, ossia la visualizzazione sullo stesso grafico dei valori di volatilità implicita raffrontati a quelli sin qui stimati, ma purtroppo per le isoalfa non esiste (o meglio, non sono a conoscenza di) uno straccio di sito che dia i dati sulle option chain gratis.
Se siete interessati, suggeritemi un titolo (USA, UK, F, DE) di vostro interesse e provo a fare la stessa analisi
Come al solito, attendo vostri commenti
ciao