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Forumer storico
lotta fra rialzisti e ribassisti II parte
La nostra analisi parte dal settore bancario e in particolare da un report diffuso in questi giorni da ING che ha deciso di confermare la raccomandazione “underweight” sull'intero comparto europeo. Gli analisti richiamano l'attenzione sugli indicatori di solvibilità e sull'impatto dei costi di finanziamento, facendo notare che lo scenario resta ancora molto fragile. Anche per questo motivo la casa olandese opta per la cautela, convinta che gli acquisti sui bancari saranno da evitare almeno fino a quando non sarà chiarita la situazione patrimoniale e non ci sarà un miglioramento del momentum sugli utili.
Guardando al mercato domestico però non mancano alcuni titoli che mantengono una raccomandazione “buy”, come Banco Popolare (Milano: BP.MI - notizie) e Unicredit, con un prezzo obiettivo rispettivamente a 17,22 e a 7,02 euro. L'invito all'acquisto è valido anche per Intesa Sanpaolo (Milano: ISP.MI - notizie) , con un target price a 5,94 euro, rappresentando il titolo una scelta abbastanza sicura, alla luce dei forti ratios e della ridotta esposizione al mercato americano.
Il rating resta invariato ad “hold” per Ubi Banca (Milano: UBI.MI - notizie) , con un fair value a 20,31 euro, mentre migliora per Banca Monte Paschi, passando da “sell” a “hold” con un prezzo obiettivo 3,73 euro, segnalando che l'upgrade riflette la recente debole performance del titolo.
Tra le banche consigliate da Dresdner per quest'anno troviamo Unicredit che è da acquistare con un target price a 7,8 euro. La società vanta dei solidi fondamentali, con una crescita media dell'eps di quasi il 20% per il periodo 2006-2009, quasi doppia rispetto al resto del comparto.
Nella lista dei preferiti viene inserito anche Banco Popolare, con una raccomandazione “buy” e un fair value a 18,5 euro. Per gli esperti ci sono quattro buoni motivi per puntare sul titolo, dal potenziale taglio dei costi dopo la fusione tra BPVN e BPI (Milano: BPI.MI - notizie) , alla cessione della quota in Italease, insieme ad un rendimento del 6% e ad un upside potenziale di oltre il 30% dai valori attuali.
A promuovere questa mattina Ubi Banca sono stati invece i colleghi di Banca Leonardo che hanno migliorato il giudizio da “hold” a “buy”, con un prezzo obiettivo a 21 euro. Considerata anche la recente debolezza delle quotazioni, gli esperti ritengono conveniente il titolo, per la sua natura difensiva, senza trascurare che il core business della banca è concentrato in regioni ricche.
Spostando l'attenzione sugli assicurativi, Merrill Lynch (NYSE: MER - notizie) preferisce rimanere “sell” su Generali (Milano: G.MI - notizie) , con fair value teorico a 27 euro, ritenendo che sorprese positive potrebbero arrivare dal portafoglio real estate, ma solo nel medio termine. Ben diverso il giudizio di Euromobiliare che reitera la raccomandazione “buy”, con un prezzo obiettivo a 36,7 euro.
Nei giorni scorsi invece Dresdner ha bocciato Mediolanum (Milano: MED.MI - notizie) riducendo il rating da “buy” a “hold”, promuovendo al contrario Alleanza (Milano: AL.MI - notizie) che ora è da acquistare. La medesima indicazione viene raccomandata da Banca Leonardo ad Unipol (Milano: UNI.MI - notizie) , che si vede ridurre però il target price delle azioni ordinarie da 2,7 a 2,5 euro. Rimosso invece lo sconto del 10% dei titoli privilegiati, il cui prezzo obiettivo passa da 2,43 a 2,5 euro, in attesa anche del maxi dividendo previsto per maggio prossimo.
Tra gli industriali continua a godere del favore degli analisti Fiat (Milano: F.MI - notizie) , almeno di quelli di Societè Generale che considera il titolo molto attraente, anche nello scenario più pessimistico, ritenendo ingiustificata la sottoperformance degli ultimi tre mesi. Gli esperti hanno così reiterato la raccomandazione “buy”, con un prezzo obiettivo a 24 euro, ottenuto da una prudenziale somma delle parti pari a 24,5 euro, basata sulle stime per l'anno in corso.
Decisamente meno confortanti le indicazioni per Finmeccanica (Milano: FNC.MI - notizie) che è stata inserita da Goldman Sachs (NYSE: GS - notizie) nella sua conviction sell list paneuropea, con un target price ridotto da 19 a 17 euro. Per la banca d'affari americana la società è posizionata in maniera più debole rispetto ad altre compagnie, e visto che il 20% degli utili giungono dal Regno Unito, potrebbe pagare la debolezza della sterlina rispetto all'euro.
E diverse sforbiciate arrivano anche per la controllata STM che quest'oggi sta mettendo a segno un primo corposo rimbalzo, con un progresso di oltre quattro punti. Dresdner ha confermato questa mattina il rating “hold”, tagliando però il fair value da 11 a 10 euro, ritenendo che i numeri del quarto trimestre del 2007 dovrebbero essere in linea con le guidance societarie e con le attese del mercato. Dovrebbero deludere invece le indicazioni sul trimestre in corso, che sono previste nel segno della cautela e al di sotto delle stime del consensus.
Anche Oddo Securities ha ridotto il prezzo obiettivo da 11,5 a 7,5, mantenendo la raccomandazione “reduce” sul titolo, perché la società italo-francese difficilmente tornerà ad essere competitiva nel breve-medio termine.
Molto cauta la view anche sui telefonici, tanto che Jp Morgan consiglia ancora di sottopesare Fastweb (Milano: FWB.MI - notizie) in portafoglio, in quanto le aggressive promozioni lanciate dal gruppo a gennaio, siano una chiara dimostrazione dei rischi sui fondamentali, legati ad un mercato ormai maturo.
E mancano dei catalizzatori per il breve termine anche per Telecom Italia (Milano: TIT.MI - notizie) , almeno secondo Bear Stearns (NYSE: BSC - notizie) che ha rivisto al ribasso il rating da “peer perform” ad “underperform”. Se da una parte il fisso non sta beneficiando del consolidamento, dall'altra le pressioni regolamentari sul mobile proseguiranno almeno fino alla seconda metà del 2008, senza trascurare il rallentamento della crescita in Brasile.
Cattive notizie arrivano invece per il settore lusso su cui si è abbattuta la scure di Banca Leonardo, alla luce del peggioramento dello scenario macro negli ultimi mesi. Gli analisti tengono conto inoltre di una potenziale recessione per l'economia americana, oltre che di una ripresa più lenta del previsto per la domanda giapponese. Per Bulgari così la raccomandazione resta “hold”, ma con un prezzo obiettivo ridotto da 10,5 a 9,3 euro, mentre per Luxottica (Milano: LUX.MI - notizie) il consiglio è ancora quello di acquistare, con una drastica revisione del target price però da 25,1 a 18,4 euro.
Nessun entusiasmo infine per il settore editoriale e media, nel quale Mondadori (Milano: MN.MI - notizie) resta “neutral” per Ubs (Virt-X: UBSN.VX - notizie) , con un fair value che scende da 8 a 5,65 euro. Manca un catalizzatore per un re-rating nel breve termine, ma nel comparto il titolo è il solo ad offrire valore, grazie ad una valutazione contenuta e ad una minore esposizione al ciclo pubblicitario.
La banca elvetica ha inoltre confermato la raccomandazione “neutral” su l'Espresso (Milano: ES.MI - notizie) , con una sforbiciata del prezzo obiettivo da 4,1 a 2,85 euro. A differenza del precedente, il gruppo presenta la più alta esposizione alla domanda pubblicitaria in Italia e al business degli allegati e questo potrebbe portare ad una riduzione della visibilità sugli utili per l'anno in corso.
La nostra analisi parte dal settore bancario e in particolare da un report diffuso in questi giorni da ING che ha deciso di confermare la raccomandazione “underweight” sull'intero comparto europeo. Gli analisti richiamano l'attenzione sugli indicatori di solvibilità e sull'impatto dei costi di finanziamento, facendo notare che lo scenario resta ancora molto fragile. Anche per questo motivo la casa olandese opta per la cautela, convinta che gli acquisti sui bancari saranno da evitare almeno fino a quando non sarà chiarita la situazione patrimoniale e non ci sarà un miglioramento del momentum sugli utili.
Guardando al mercato domestico però non mancano alcuni titoli che mantengono una raccomandazione “buy”, come Banco Popolare (Milano: BP.MI - notizie) e Unicredit, con un prezzo obiettivo rispettivamente a 17,22 e a 7,02 euro. L'invito all'acquisto è valido anche per Intesa Sanpaolo (Milano: ISP.MI - notizie) , con un target price a 5,94 euro, rappresentando il titolo una scelta abbastanza sicura, alla luce dei forti ratios e della ridotta esposizione al mercato americano.
Il rating resta invariato ad “hold” per Ubi Banca (Milano: UBI.MI - notizie) , con un fair value a 20,31 euro, mentre migliora per Banca Monte Paschi, passando da “sell” a “hold” con un prezzo obiettivo 3,73 euro, segnalando che l'upgrade riflette la recente debole performance del titolo.
Tra le banche consigliate da Dresdner per quest'anno troviamo Unicredit che è da acquistare con un target price a 7,8 euro. La società vanta dei solidi fondamentali, con una crescita media dell'eps di quasi il 20% per il periodo 2006-2009, quasi doppia rispetto al resto del comparto.
Nella lista dei preferiti viene inserito anche Banco Popolare, con una raccomandazione “buy” e un fair value a 18,5 euro. Per gli esperti ci sono quattro buoni motivi per puntare sul titolo, dal potenziale taglio dei costi dopo la fusione tra BPVN e BPI (Milano: BPI.MI - notizie) , alla cessione della quota in Italease, insieme ad un rendimento del 6% e ad un upside potenziale di oltre il 30% dai valori attuali.
A promuovere questa mattina Ubi Banca sono stati invece i colleghi di Banca Leonardo che hanno migliorato il giudizio da “hold” a “buy”, con un prezzo obiettivo a 21 euro. Considerata anche la recente debolezza delle quotazioni, gli esperti ritengono conveniente il titolo, per la sua natura difensiva, senza trascurare che il core business della banca è concentrato in regioni ricche.
Spostando l'attenzione sugli assicurativi, Merrill Lynch (NYSE: MER - notizie) preferisce rimanere “sell” su Generali (Milano: G.MI - notizie) , con fair value teorico a 27 euro, ritenendo che sorprese positive potrebbero arrivare dal portafoglio real estate, ma solo nel medio termine. Ben diverso il giudizio di Euromobiliare che reitera la raccomandazione “buy”, con un prezzo obiettivo a 36,7 euro.
Nei giorni scorsi invece Dresdner ha bocciato Mediolanum (Milano: MED.MI - notizie) riducendo il rating da “buy” a “hold”, promuovendo al contrario Alleanza (Milano: AL.MI - notizie) che ora è da acquistare. La medesima indicazione viene raccomandata da Banca Leonardo ad Unipol (Milano: UNI.MI - notizie) , che si vede ridurre però il target price delle azioni ordinarie da 2,7 a 2,5 euro. Rimosso invece lo sconto del 10% dei titoli privilegiati, il cui prezzo obiettivo passa da 2,43 a 2,5 euro, in attesa anche del maxi dividendo previsto per maggio prossimo.
Tra gli industriali continua a godere del favore degli analisti Fiat (Milano: F.MI - notizie) , almeno di quelli di Societè Generale che considera il titolo molto attraente, anche nello scenario più pessimistico, ritenendo ingiustificata la sottoperformance degli ultimi tre mesi. Gli esperti hanno così reiterato la raccomandazione “buy”, con un prezzo obiettivo a 24 euro, ottenuto da una prudenziale somma delle parti pari a 24,5 euro, basata sulle stime per l'anno in corso.
Decisamente meno confortanti le indicazioni per Finmeccanica (Milano: FNC.MI - notizie) che è stata inserita da Goldman Sachs (NYSE: GS - notizie) nella sua conviction sell list paneuropea, con un target price ridotto da 19 a 17 euro. Per la banca d'affari americana la società è posizionata in maniera più debole rispetto ad altre compagnie, e visto che il 20% degli utili giungono dal Regno Unito, potrebbe pagare la debolezza della sterlina rispetto all'euro.
E diverse sforbiciate arrivano anche per la controllata STM che quest'oggi sta mettendo a segno un primo corposo rimbalzo, con un progresso di oltre quattro punti. Dresdner ha confermato questa mattina il rating “hold”, tagliando però il fair value da 11 a 10 euro, ritenendo che i numeri del quarto trimestre del 2007 dovrebbero essere in linea con le guidance societarie e con le attese del mercato. Dovrebbero deludere invece le indicazioni sul trimestre in corso, che sono previste nel segno della cautela e al di sotto delle stime del consensus.
Anche Oddo Securities ha ridotto il prezzo obiettivo da 11,5 a 7,5, mantenendo la raccomandazione “reduce” sul titolo, perché la società italo-francese difficilmente tornerà ad essere competitiva nel breve-medio termine.
Molto cauta la view anche sui telefonici, tanto che Jp Morgan consiglia ancora di sottopesare Fastweb (Milano: FWB.MI - notizie) in portafoglio, in quanto le aggressive promozioni lanciate dal gruppo a gennaio, siano una chiara dimostrazione dei rischi sui fondamentali, legati ad un mercato ormai maturo.
E mancano dei catalizzatori per il breve termine anche per Telecom Italia (Milano: TIT.MI - notizie) , almeno secondo Bear Stearns (NYSE: BSC - notizie) che ha rivisto al ribasso il rating da “peer perform” ad “underperform”. Se da una parte il fisso non sta beneficiando del consolidamento, dall'altra le pressioni regolamentari sul mobile proseguiranno almeno fino alla seconda metà del 2008, senza trascurare il rallentamento della crescita in Brasile.
Cattive notizie arrivano invece per il settore lusso su cui si è abbattuta la scure di Banca Leonardo, alla luce del peggioramento dello scenario macro negli ultimi mesi. Gli analisti tengono conto inoltre di una potenziale recessione per l'economia americana, oltre che di una ripresa più lenta del previsto per la domanda giapponese. Per Bulgari così la raccomandazione resta “hold”, ma con un prezzo obiettivo ridotto da 10,5 a 9,3 euro, mentre per Luxottica (Milano: LUX.MI - notizie) il consiglio è ancora quello di acquistare, con una drastica revisione del target price però da 25,1 a 18,4 euro.
Nessun entusiasmo infine per il settore editoriale e media, nel quale Mondadori (Milano: MN.MI - notizie) resta “neutral” per Ubs (Virt-X: UBSN.VX - notizie) , con un fair value che scende da 8 a 5,65 euro. Manca un catalizzatore per un re-rating nel breve termine, ma nel comparto il titolo è il solo ad offrire valore, grazie ad una valutazione contenuta e ad una minore esposizione al ciclo pubblicitario.
La banca elvetica ha inoltre confermato la raccomandazione “neutral” su l'Espresso (Milano: ES.MI - notizie) , con una sforbiciata del prezzo obiettivo da 4,1 a 2,85 euro. A differenza del precedente, il gruppo presenta la più alta esposizione alla domanda pubblicitaria in Italia e al business degli allegati e questo potrebbe portare ad una riduzione della visibilità sugli utili per l'anno in corso.