Azioni Italia @@@ X gli amici di ettore_61 e non solo @@@ (1 Viewer)

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veilfast

Forumer storico
Re: tariffario.....

ettore_61 ha scritto:
Grafici SPMIB : 30 euro cad.
Grafici AllStar : 25 euro cad
Grafici Indici italiani : 40 euro cad
Grafici Indici stranieri (escluso USA): 45 euro
Grafici Indici americani: 55 euro
Grafici Indici settoriali (Sox ... etc): 60 euro
Grafici dei titoli ciofeca: 100 euro


Si accettano pagamenti in natura (max 50enni).......


AHAHAHAHAHAHAh

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Ciao , Complimenti x il sarcasmo
 

dona46

Forumer storico
Re: DJI e S&P500 vediamo le divergenze!!!!!

agamarino ha scritto:
Monthly
Alla fine del 2007 il DJT ha dato l’allarme, anticipando il DJI con un movimento al ribasso e con bearish H&S su RSI del DJT, DJI e S&P500 si confermano con big black in formazione, e double top di grandi proporzioni (S&P500), a conferma della fase ribassista in essere, che verosimilmente potrebbe essere il cambio di trend principale Toro/Orso, infatti, le quote 1363 (S&P500), prima e 1316 furono i livelli ai quali si concretizzò la precedente inversione. La mediamobileEsponenziale di lungo è tagliata al ribasso, così come i 23,6% di Fibonacci, e gli 1x1 Gann angles. Ovvio che nel breve periodo ci potranno anche essere movimenti secondari al rialzo, che rimandano alla visione di timeframe daily.........però la situazione è molto critica......vi invio il grafico....giusto per farvi rendere conto .........

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toro/orso o orso/toro?
 

ettore_61

?????????????????????
biesse

nel brevissimo si trova in un trend ribassista con il test della parte alta effettuato giovedi'
Ieri chiude coin figura di indecisione e sebbene gli indicatori puntoino al rialzo, il volumi denotano una certa debolezza.

Tutte le medie di breve- medio (21/50) sono con pendenza negativa e la chiusura di venerdi' avviene sulla 21 con la 5 pronta a romperla al rialzo........

Entrerei solo sopra sopra i 13 per un primo target 13.5/13.7......





1200837955biesse.png
 

veilfast

Forumer storico
Re: sono su yahoo messenger ....

ettore_61 ha scritto:
ciao ginetto..... ahahahahah


ciao sono rientrato da poco ho aperto il messanger ti ho lasciato un paio di messaggi ma ho constatato che eri impegnato ......... appena ti riesce di concludere ah.. ah.. ah..
 

veilfast

Forumer storico
Dentro il sistema finanziario

Dopo i mutui ci sono altri buchi neri nel sistema finanziario ?
La debolezza del sistema finanziario va ben oltre i mutui. Tutti i titoli derivati legati ai cosiddetti prestiti jumbo e al settore immobiliare sono a rischio , questi problemi cominciano appena ad affiorare .I dati di novembre sull'indebitamento delle famiglie rilevano che una quota crescente dei consumatori americani ormai stanno ripagando solo il minimo obbligatorio sullo scoperto delle carte di credito.Così accumulano nuovi debiti e nuovi interessi passivi. L'American express già registra un balzo delle insolvenze tra i titolari delle sue carte di credito.
 

veilfast

Forumer storico
Utilities, sopravvalutate ma tuttora il meglio

Questo comparto, notoriamente uno dei meglio performanti durante le fasi di recessione, sconta già valutazioni molto alte. Resta il fatto che stabilità di cash flow e rendimenti, nonché minore impatto della crisi creditizia rendono ragionevole stimare anche per il 2008 un risultato migliore rispetto al resto del mercato.
Fra i settori azionari a livello globale che meglio sono andati nel 2007 vi è quello delle utilities,a logica conclusione di una pessima annata per i mercati azionari, almeno nella seconda parte. Nel corso del 2007 a livello planetario (rappresentato dall'indice settoriale del Msci World) il comparto si è apprezzato del 19% (in dollari), battendo di circa un 9% il benchmark generale. Se si pensa che la composizione geografica è data al 45% circa da titoli europei e dal 35% dall'area nord-americana, mentre i mercati emergenti contano per poco più dell'11%. È un classico dei mercati in crisi in ogni epoca e in ogni rifugiarsi nelle utilities, grazie agli stabili e di solito piuttosto abbondanti cash flow che questo tipo di azioni fornisce. La domanda infatti di elettricità, servizi per le acque, smaltimento rifiuti etc. tende poi a essere piuttosto inelastica rispetto all'andamento del ciclo economico, nonché alla capacità piuttosto assodata in questi anni (basta vedere l'andamento di questo segmento nel corso del decennio dicembre 1997-dicembre 2007) di passare agli utenti finali l'aumento costante dei prezzi delle materie prime.
Specialmente i colossi del settore sono oggi gruppi assai diversificati attivi in tutta la filiera della produzione, distribuzione e tradii di energia, nonché per l'appunto in altri servizi di pubblica utilità. A farla da padrone nell'indice sono i colossi dell'elettricità e della distribuzione di gas nel vecchio continente: E.On, RWE, Suez, Enel, National Grid etc. Si noterà come si tratta di campioni nazionali dal business difficilmente scalfibile in casa propria, di fato ex monopolisti trasformati in oligopolisti. Come ben saprete a questi elementi va aggiunto il tema sempre caldo (nonostante i chiari di luna poco favorevoli) delle operazioni di fusione e acquisizione, che hanno visto il duplice sostegno del private equity e delle aziende del settore, interessatissime ad assumere asset al di fuori del proprio mercato nazionale.
Il risultato è che a livello planetario oggi questi titoli sono cari e con prospettive di crescita degli utili non entusiasmanti. Il segmento è caro utilizzando pressoché ogni metrica di bilancio, mentre la redditività, misurata in termini di ROE si sta appiattendo e non è poi così elevata, mentre il dividend yield, seppur ancora elevato rispetto alla media generale, è in un ciclo di calo secolare, tipico di titoli che a fronte di una crescita degli utili contenuta hanno visto le proprie quotazioni salire notevolissimamente.
In particolare si può notare come le previsioni indichino per i risultati complessivi del 2007 e per il 2008 una crescita dell'eps inferiore alla media mondiale.
Queste previsioni sono state fatte dall'ibes un sistema di raccolta delle previsioni degli analisti dei maggiori broker istituzionali. Abbiamo già visto però come queste stime siano spesso un po' delle pie illusioni e come vengano riviste pesantemente al ribasso, proprio negli anni più problematici.
Ora è assai probabile che nel caso specifico le utilities siano quelle che presentino una maggiore attendibilità delle stime, rendendo quindi più probabile quel dividend yield complessivo del 2,9% previsto per l'anno venturo. Inoltre va considerato un altro aspetto, queste società sono generalmente fra i maggiori protagonisti del mercato del debito vista l'intensità di capitale dei propri business. In una situazione di credit crunch a livello consumer e di spread in crescita (per quanto ancora non esplosiva) di bond e altre forme di finanziamento corporate, non è irragionevole pensare che, in un quadro di taglio dei tassi, vengano premiate maggiormente quelle emissioni supportate da solidi e crescenti cash flow.
Intendiamoci con questo non voglio dire che le utilities siano un buon affare, anzi è alquanto probabile che si siano lasciate alle spalle per un po' il grosso della crescita. Quello che mi sento di affermare con una certa convinzione è che questo comparto continuerà a sovraperformare il benchmark generale del mercato azionario mondiale, specialmente se quest'ultimo dovesse andare incontro a un 2008 decisamente difficile.
 

dona46

Forumer storico
Borsa Tokyo, Nikkei in calo 3,86%,minimo da ottobre 2005

TOKYO (Reuters) - L'indice Nikkei (notizie) della borsa di Tokyo ha chiuso con un netto ribasso del 3,86% ai minimi dall'ottobre del 2005.


A far crollare il listino sono state principalmente le intense vendite sui bancari e in generale delle blue chip sulla delusione per il piano Usa per stimolare la propria Pubblicità


economia.


L'indice Nikkei ha terminato la seduta in ribasso del 3,86% a 13.325 punti. Dall'inizio dell'anno l'indice ha perso circa il 13%.


Venerdì il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush ha annunciato un pacchetto di stimolo all'economia da 150 miliardi di dollari in tagli di tasse e in altre misure. Ma i mercati Usa sono scesi comunque venerdì perché temono che non basti per prevenire la recessione.


"Molti dei problemi di oggi derivano dal fatto che il Giappone si aspettava molto dal piano economico presentato venerdì", osserva un broker.


Forti vendite su Advantest (Berlino: VAN.BE - notizie) , che lascia sul terreno il 6,5%. Pressioni ribassiste anche su Kyocera (Monaco: 860614 - notizie) , in calo del 3,6% e su Shin-Etsu Chemical, in ribasso del 5%. Le vendite non hanno risparmiato neanche colossi come Toyota (-3,3%) e Honda Motor (Parigi: JP3854600008 - notizie) (-4%).
 

veilfast

Forumer storico
borsa : preapertura

Avvio delle negoziazioni atteso in calo in Europa con il persistere dei timori di una recessione negli Usa dopo la presentazione del piano Bush, che prevede l'iniezione di 145 mld usd, l'1% del Pil, nella forma di rimborsi o di tagli fiscali, non solo per i consumatori ma anche per le imprese, per sostenere lo sviluppo americano dopo la crisi subprime. I listini europei resteranno oggi senza la guida di Wall Street. Attenzione a Milano al comparto bancario, dopo le dichiarazioni del governatore di Bankitalia, Mario Draghi, secondo cui nel 2008 gli istituti domestici difficilmente raggiungeranno la redditivita' del recente passato. Nel frattempo, sempre per Draghi, il consolidamento non e' terminato e si estendera' alle aziende di minori dimensioni. Da seguire Unicredit, sugli ultimi sviluppi sul fronte Banco di Sicilia, Intesa Sanpaolo, per la quale resta valido il progetto quotazione per Fideuram, B.Mps, impegnata nella dismissione di immobili, partecipazioni finanziarie e asset industriali, B.Italease, alla luce del riassetto societario in attesa che maturino i tempi per una partnership, e B.P.Milano, dopo la nascita dell'associazione Bpm 360 gradi. Da monitorare il lusso e il retail con le anticipazioni di stampa sulla chiusura 2007 di Bulgari Spa (ricavi verso 1,1 mld), la conferma delle stime 2007 di Benetton, e l'accento sulla componente estero di Coin. Ancora sotto la lente Telecom I., in attesa del Cda del 4 febbraio a cui l'a.d. Franco Bernabe' potrebbe anticipare le strategie, e la tecnologia, dopo i risultati di Philips (utili 4* trimestre 2007 oltre le attese, cautela sul 2008).
 
Stato
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