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Nella giornata di lunedì partirà la ricapitalizzazione da 150 milioni di euro approvato definitivamente nelle scorse ore dai vertici del gruppo. L'operazione prevede l'emissione di poco meno di 150 milioni di azioni ordinarie, da offrire in opzione agli azionisti in ragione di 6 nuove azioni ordinarie ogni 17 azioni possedute, al prezzo di un euro ciascuna. Nelle casse del gruppo entreranno precisamente 149.792.880 euro.
I diritti di opzione potranno essere esercitati dal 14 gennaio al 1° febbraio compresi e saranno negoziabili in Borsa dal 14 gennaio al 25 gennaio compresi. Entro il mese successivo alla scadenza del periodo di opzione, Tiscali offrirà in Borsa gli eventuali diritti non esercitati.
Immediate le reazioni di alcuni analisti. Quelli di Cheuvreux hanno deciso di tagliare il target price di Tiscali a 1,6 euro dai precedenti 2,4 euro, confermando ad "underperform" (farà peggio del mercato) il rating. La revisione considera l'impatto diluitivo dell'aumento di capitale. Gli analisti si aspettano, però, altri momenti di difficoltà, con altri deboli trimestri e altri rischi di rifinanziamento.
Anche Centrosim ha analizzato Tiscali. Nella giornata di ieri ha alzato il suo rating a "buy" (acquistare) dal precedente "neutrale", mentre oggi ha abbassato il target price da 2,7 a 2 euro. Gli esperti, nel promuovere il titolo, hanno puntualizzato che le attuali quotazioni rappresentano "una buona opportunità di acquisto". Tuttavia le condizioni dell'aumento di capitale annunciate ieri da Tiscali rappresentano una "sorpresa negativa". Gli analisti si interrogano sulla convenienza del portare avanti l'operazione in una fase di mercato così avversa.