100 MOTIVI PER NON VOTARE BERLUSCONI

TONTOLINA RIVOLUZIONARIA

Sono con te :V

Sai cosa mi spaventa? Che i rivoluzionari, una volta al potere, mostrano la loro faccia peggiore.
Ho visto "cuore di cane" di Bulgakov: non sapevo se ridere o piangere!

Il libro è consigliato a tutti: favoloso :V
 
un altro motivo per non votarlo è che se dovesse vincere
allora ce lo troviamo in un amen come PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA


e ci sarebbe davvero da sparire dalla vergogna :ciao:
 
ecco una Legge che fa star male gli onesti e rivoltare nalla tombai martiri di questa democrazia...

http://www.rainews24.rai.it/Notizia.asp?NewsID=59160

Giustizia. Via libera definitivo del Senato alla legge sull'inappellabilita' delle sentenze di proscioglimento

L'aula del Senato

Roma, 12 gennaio 2006

L'Aula del Senato ha dato il via libera definitivo al disegno di legge sull'inappellabilita' delle sentenze di proscioglimento. Adesso il pubblico ministero non potra' ricorrere in appello contro una sentenza di assoluzione. A favore si e' espressa la Cdl, mentre l'opposizione ha votato contro il provvedimento.

"Oggi in Senato è stata scritta una delle pagine più inquietanti di questa XIV legislatura". Lo dichiara il vicepresidente dei senatori della Margherita, sen. Roberto Manzione. "Nel silenzio della maggioranza [nessuno dei senatori di Fi, An, Udc e Lega ha preso la parola sui circa 150 emendamenti votati], è passata una riforma truffa che altera la parità fra accusa e difesa, limita l'obbligatorietà dell'azione penale, indebolisce la funzione e la tutela delle parti civili e determina effetti devastanti sulla durata dei processi stravolgendo il ruolo e la funzione della Corte di Cassazione. Anche la rete dei Presidenti delle Supreme Corti dell'Unione Europea, con voto unanime, ha inutilmente lanciato un appello al Parlamento ed al Governo Italiano. Con l'articolo 9, infine, si prevede che la legge truffa produca immediatamente i suoi effetti rispetto ai processi in corso che toccano direttamente il Presidente del Consiglio ed i suoi soci. Ecco perché, intervenendo in aula, ho detto che 'quando il padrone ordina, i servi obbediscono, in silenzio'."

Di segno completamente opposto il parere di Isabella Bertolini, vicepresidente dei deputati di Forza Italia e relatrice alla Camera della legge sull'inappellabilita' delle sentenze: "L'approvazione al Senato della legge sull'inappellabilita' delle sentenze di proscioglimento in primo grado segna un nuovo passo avanti verso una giustizia piu' giusta".
Isabella Bertolini, sottolinea che si tratta di "una legge sacrosanta che tutela i diritti di tutti gli italiani, e garantisce ai cittadini gia' giudicati innocenti in primo grado, di non essere piu' processabili per lo stesso reato".
 
un altro motivo è che questo governo berluscao ha legiferato alla kazzo e mai nell'interesse della nazione e dei cittadini


Giovedì 12 Gennaio 2006, 19:53


Risparmio: Guido Rossi, Legge Tra Piu' Brutte Ultimi 30 Anni
(ANSA) - MILANO, 12 GEN - La recente legge sul risparmio varata dal Parlamento è "una delle più brutte leggi degli ultimi 30 anni". A sostenerlo - nel corso della presentazione del libro 'L'Intrigò, di Giuseppe Oddo e Giovanni Pons - è l'avvocato ed ex presidente della Consob Guido Rossi.
"La legge sul risparmio - ha osservato - è una delle più brutte leggi degli ultimi 30 anni. Affrettata, obbrobriosa tecnicamente, fatta in fretta e furia per far dimettere il governatore della Banca d'Italia".
A giudizio di Rossi, poi, questa legge "non tutela il risparmio e contiene elementi assolutamente inconcepibili. Queste sono le leggi - ha concluso - che ha fatto la politica che trova un Parlamento debole, perché la maggior parte delle leggi le fa il governo con leggi delegate". (ANSA).
 
io non lo voterò il berlusca anke solo perkè ci ha condotti in guerra per motivi sbagliati ed inesistenti(esportazione della democrazia,ipotetike bombe di distruzione di massa mai trovate... :down:)
sembra ke molti se ne dimentikino,ma siamo in guerra e non sappiamo ancora il perkè..(spero ke non consideriate missione di pace quella in iraq..)
:love: :love: :love: :) :ciao:
 
http://www.raiclicktv.it/raiclickpc/secure/stream.srv?id=12474&idCnt=33161&path=RaiClickWeb^Notizie^ARCHIVIO^TG2+10+MINUTI
 
MENO TASSE.
PER LUI. PROMESSA MANTENUTA
http://www.wallstreetitalia.com/articolo.asp?ART_ID=343485

di Marco Travaglio
Non e' la prima volta che emerge questo rapporto, diciamo, evasivo fra il premier e il Fisco. Era stato lui stesso, in una leggendaria visita alla Guardia di Finanza, a teorizzare che un po' di evasione non fa male a nessuno...


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10 Gennaio 2006 22:57 ROMA

Il contenuto di questo articolo esprime il pensiero dell' autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

(WSI) - Tutto si può dire di Silvio Berlusconi, fuorché non sia un uomo di parola. Aveva promesso «Meno tasse» e ha scrupolosamente mantenuto l’impegno. Fatto! È vero, sottilizzerà qualche sofistico, che aveva promesso "Meno tasse per tutti", ma era una classica figura retorica: il tutto per la parte. Per il momento, meno tasse per lui. Ma anche per i colleghi evasori fiscali, che non sono pochi. La notizia della modica quantità di denaro sborsata dal Cavaliere e dalle sue aziende per «sanare» un debituccio con l’erario di qualche decina di milioni di euro emerso nel processo sui diritti Mediaset è dunque incoraggiante. Ma non è una novità.


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Non è la prima volta che emerge questo rapporto, diciamo, evasivo fra il premier e il Fisco. Era stato lui stesso, passando in rassegna le fiamme gialle in una leggendaria visita alla Guardia di Finanza, a teorizzare che un po' di evasione non fa male a nessuno, tantomeno a lui: "C'è una norma di diritto naturale che dice che se lo Stato ti chiede più di un terzo di quello che con tanta fatica hai guadagnato, c'è una sopraffazione dello Stato nei tuoi confronti e allora ti ingegni per trovare dei sistemi elusivi o addirittura evasivi che senti in sintonia con il tuo intimo sentimento di moralità e non ti fanno sentire colpevole" (11 novembre 2004).

Anche i suoi più stretti collaboratori hanno sempre avuto le idee chiare in materia: appena vedevano un maresciallo entrare in azienda per un'ispezione, gli mettevano in tasca una mazzetta perché se ne andasse, non potendoli assumere tutti nel gruppo come aveva fatto il Cavaliere con il primo visitatore in uniforme grigia, l'allora maggiore Massimo Maria Berruti, poi divenuto legale del gruppo e infine, previa condanna definitiva per favoreggiamento, deputato di Forza Italia. Furono tutti condannati, i manager rei confessi di quelle stecche: tre tangenti da 100 milioni ciascuna per ammorbidire le verifiche a Mediolanum, Mondadori e Videotime.

L'unico assolto (sia pure con formula dubitativa) fu il Cavaliere, sempre l'ultimo a sapere. Cosa avesse da nascondere, lo si scoprì qualche anno più tardi, quando la Procura di Milano mise le mani su 64 off-shore del "comparto riservato" Fininvest, capofila la mitica All Iberian, mai comparse sui bilanci del gruppo: custodivano la bellezza di 1550 miliardi di fondi neri. Ma il processo per falso in bilancio andò in prescrizione prim'ancora di cominciare, grazie alla provvidenziale riforma del falso in bilancio scritta dagli on. avv. dell'imputato e varata dal governo dell'imputato.

Intanto Marcello Dell'Utri, come ex presidente di Publitalia, veniva condannato a Torino per frode fiscale e false fatture e dunque premiato con un seggio sicuro al Senato e al Consiglio d'Europa. E Cesare Previti, con comprensibile orgoglio, si difendeva dall'accusa di aver pagato tangenti estero su estero a un gruppo di giudici romani adducendo come alibi le sue evasioni fiscali: tanto su 21 miliardi di "consulenze" versati in Svizzera dalla famiglia Rovelli nel '94 quanto su decine di miliardi di "parcelle" Fininvest, sempre estero su estero e senza uno straccio di fattura. Tutti fatti che risalivano a prima della provvidenziale discesa in campo del Cavaliere & soci.

Per quelli successivi, appunto, ci sono i condoni e le altre norme fiscali su misura varati dal Cavaliere medesimo. Grazie alla legge Tremonti-1 del '94 che defiscalizza gli utili reinvestiti, si gonfiano i costi di vecchi film già posseduti da società del gruppo e si risparmiano 243 miliardi di lire di tasse. Grazie all'abolizione della tassa di successione e sulle donazioni, si possono passare enormi capitali a figli o parenti vari senza lasciare un euro al fisco. Grazie allo scudo fiscale si possono eventualmente far rientrare capitali illegalmente esportati o guadagnati all'estero, pagando un modesto 2,5% allo Stato, e con l'assoluto anonimato.

Poi il capolavoro: il condono fiscale del 2003. Berlusconi giura solennemente che non se ne avvarrà, poi naturalmente se ne avvale: dei 197 milioni di euro di tasse non pagate che gli contesta l'erario, ne paga solo 35; ora completa l'opera con 1800 euro per decine di milioni mai pagati. Col decreto "spalmadebiti" del calcio, i passivi del Milan vengono diluiti su dieci anni, con un risparmio di 217 milioni di euro per il bilancio 2003. Infine la riduzione delle tasse: l'aliquota più alta - salvo contributo di solidarietà - scende al 39% e, secondo l'Espresso, il contribuente Berlusconi risparmia 760 milioni di euro l'anno. Infine gli sgravi fiscali tremontiani sulla vendita partecipazioni azionarie: l'estate scorsa il Cavaliere vende il 16.8% di azioni Mediaset incassando 2.2 miliardi di euro cash, praticamente esentasse. Ma lui, sia chiaro, "non ho mai fatto affari con la politica. Anzi, ci ho solo rimesso".


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Un motivo per non votare Berlusconi è che è dotato della più assoluta mancanza di pudore.
Per lui dire una cosa un giorno e il contrario il giorno dopo, dando la colpa ai giornalisti, è ordinaria amministrazione.
Difendere i propri interessi a suon di leggi "pro domo sua" è la cosa più normale del mondo.
Chiedere la fiducia in continuazione ed esautorare il parlamento delle sue funzioni democratiche più elementari è pane quotidiano.
Fare le corna in testa ad un ministro, girare con una bandana, farsi il trapianto dei capelli e vestire come un manichino, far finta di parlare l'inglese con Bush e di suggerirgli strategie :eek:, mostrare il ghigno(quello della sua faccia e l'altro)e raccontare barzellette in pubblico rientrano nelle più elementari abitudini di un presidente del consiglio.
La sua tecnica da piazzista è fenomenale: pochi concetti chiari e percebili da tutti; basta dare del comunista a chi non la pensa(ma pensa?)come lui.
Se poi deve negare anche l'evidenza ci sono i leccaculo dei giornalisti prezzolati.
Quanto agli amici della Casa della libertà bastano un paio di poltrone o la tutela di interessi personali per bilanciare i favori chiesti.
Una vergogna: tra 10 anni molti si chiederanno come sia stato possibile che un omuncolo così sia stato presidente del consiglio: e molti faranno finta di dimenticarsi di averlo votato.
 

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