(4) Gli amici di Ettore_61 e non solo.....
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ettore_61
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News tr.userDefinedColor td{ background-color: #CCFF99; } MILANO (MF-DJ)--Scende al 4,827% il tasso Euribor a 3 mesi, perdendo altri 3,3 punti base rispetto a ieri. Dal record storico raggiunto lo scorso 9 ottobre, l'Euribor ha perso 56,6 punti base, attestandosi sui minimi dal 22 aprile. In calo di 3,6 punti base rispetto a ieri anche il tasso a 6 mesi, che si attesta al 4,894%, minimo dal 14 maggio. red/mri (END) Dow Jones Newswires October 29, 2008 06:27 ET (10:27 GMT) Copyright (c) 2008 MF-Dow Jones News Srl.
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ettore_61
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Scalda il motore?
Spinge il future che rompe la ribassista di breve (vedi figura sopra).
Il superamento di 942.75/943 dovrebbe dare nuovo impulso al rialzo .....
veilfast
Forumer storico
Cresme: Nel 2008-2010 nuove costruzioni -30%, prezzi in forte calo
Roma, 29 ott - Per il settore delle costruzioni si annuncia un periodo molto difficile.
Il Cresme stima che nel triennio 2008-2010 ci sara' ''una drammatica caduta delle nuove costruzioni residenziali con un -30%'' mentre la nuova produzione non residenziale fa segnare un -5,4% nel 2008 e un -7,5% l'anno prossimo.
''La crisi eccezionale condiziona pesantemente il settore delle costruzioni: non solo perche' alla base della crisi c'e' lo scoppio della bolla speculativa immobiliare, o perche' si incide sul basilare ruolo che il credito ha giocato e gioca nel processo edilizio, ma perche' incide su una domanda gia' in flessione, riducendone ulteriormente la capacita' di spesa e minandone il clima di fiducia''.
''La naturale fase di discesa del ciclo edilizio espansivo che il settore delle costruzioni aveva intrapreso dopo la fase di altopiano, si aggrava per la crisi finanziaria e ora economica che mina le quantita' e le qualita' della domanda''.
Cosi' il direttore del CRESME Lorenzo Bellicini ha sintetizzato la stretta relazione esistente tra scenario economico mondiale e mercato italiano delle costruzioni in occasione della presentazione del XVI Rapporto Congiunturale del Cresme nel corso del seminario che ha aperto oggi la prima edizione del Construction Day ideato e promosso nell'ambito della collaborazione con Verona Fiere.
Roma, 29 ott - Per il settore delle costruzioni si annuncia un periodo molto difficile.
Il Cresme stima che nel triennio 2008-2010 ci sara' ''una drammatica caduta delle nuove costruzioni residenziali con un -30%'' mentre la nuova produzione non residenziale fa segnare un -5,4% nel 2008 e un -7,5% l'anno prossimo.
''La crisi eccezionale condiziona pesantemente il settore delle costruzioni: non solo perche' alla base della crisi c'e' lo scoppio della bolla speculativa immobiliare, o perche' si incide sul basilare ruolo che il credito ha giocato e gioca nel processo edilizio, ma perche' incide su una domanda gia' in flessione, riducendone ulteriormente la capacita' di spesa e minandone il clima di fiducia''.
''La naturale fase di discesa del ciclo edilizio espansivo che il settore delle costruzioni aveva intrapreso dopo la fase di altopiano, si aggrava per la crisi finanziaria e ora economica che mina le quantita' e le qualita' della domanda''.
Cosi' il direttore del CRESME Lorenzo Bellicini ha sintetizzato la stretta relazione esistente tra scenario economico mondiale e mercato italiano delle costruzioni in occasione della presentazione del XVI Rapporto Congiunturale del Cresme nel corso del seminario che ha aperto oggi la prima edizione del Construction Day ideato e promosso nell'ambito della collaborazione con Verona Fiere.
veilfast
Forumer storico
Mercati: Ha fallito il sistema dei controlli
29 ott - ''Ci stiamo confrontando con il fallimento del sistema dei controlli: quelli che la crisi dei mercati sta ponendo alla nostra attenzione.
La crisi dei mercati ha portato in questi giorni i nostri argomenti molto al di la' della Mifid: e' li' che dobbiamo ritornare per capire come va costruita la 'compliance' in questo momento e ci ripropone tutta l'attivita' della banca in un'ottica di mercato che pure considera gli interessi del cliente''.
Vittorio Conti, commissario Consob, interviene cosi' al convegno 'Compliance in Banks 2008', che si svolge a Palazzo Altieri sede dell'Abi.
Conti sottolinea che ''la crisi a messo in luce il fallimento del sistema dei controlli e dietro questa emergenza c'e' la necessita' di estendere questi ragionamenti a un ambito molto piu' complesso di quello delimitato dalla Mifid: il livello del terreno di gioco tra prodotti uguali, ma che rispondono a differenti autorita', e che alla fine sempre prodotti finanziari sono.
Abbiamo davanti una montagna di cose da fare, diamoci una regolata, diamoci dei tempi realistici e difiniamo pure cosa deve essere fatto prima o dopo''.
Per Conti, in sostanza, ''l'ingegnerizzazione dei prodotti finanziari non puo' ignorare l'altra funzione che devono avere i prodotti: rispettare le regole della trasparenza, della correttezza e l'interesse dei clienti''
29 ott - ''Ci stiamo confrontando con il fallimento del sistema dei controlli: quelli che la crisi dei mercati sta ponendo alla nostra attenzione.
La crisi dei mercati ha portato in questi giorni i nostri argomenti molto al di la' della Mifid: e' li' che dobbiamo ritornare per capire come va costruita la 'compliance' in questo momento e ci ripropone tutta l'attivita' della banca in un'ottica di mercato che pure considera gli interessi del cliente''.
Vittorio Conti, commissario Consob, interviene cosi' al convegno 'Compliance in Banks 2008', che si svolge a Palazzo Altieri sede dell'Abi.
Conti sottolinea che ''la crisi a messo in luce il fallimento del sistema dei controlli e dietro questa emergenza c'e' la necessita' di estendere questi ragionamenti a un ambito molto piu' complesso di quello delimitato dalla Mifid: il livello del terreno di gioco tra prodotti uguali, ma che rispondono a differenti autorita', e che alla fine sempre prodotti finanziari sono.
Abbiamo davanti una montagna di cose da fare, diamoci una regolata, diamoci dei tempi realistici e difiniamo pure cosa deve essere fatto prima o dopo''.
Per Conti, in sostanza, ''l'ingegnerizzazione dei prodotti finanziari non puo' ignorare l'altra funzione che devono avere i prodotti: rispettare le regole della trasparenza, della correttezza e l'interesse dei clienti''
veilfast
Forumer storico
Cina: Banca centrale
Roma, 29 ott - La Banca centrale della Cina ha tagliato i tassi di interesse di 27 punti base portando il tasso di riferimento sui prestiti al 6,66%. Quello sui depositi scende al 3,60%.
Dallo scorso 16 settembre il tasso di riferimento sui prestiti e' sceso di 81 punti base.
La mossa era attesa come una risposta alla attuale crisi finanziaria.
Roma, 29 ott - La Banca centrale della Cina ha tagliato i tassi di interesse di 27 punti base portando il tasso di riferimento sui prestiti al 6,66%. Quello sui depositi scende al 3,60%.
Dallo scorso 16 settembre il tasso di riferimento sui prestiti e' sceso di 81 punti base.
La mossa era attesa come una risposta alla attuale crisi finanziaria.
veilfast
Forumer storico
Cina: Rallenta la crescita
NEL 3* TRIM AL 9%, AI MINIMI DEL 2003
Rallenta la crescita economica della Cina anche se Pechino continua a marciare a ritmo sostenuto.
Nel terzo trimestre il pil registra una crescita del 9% rispetto a oltre l'11% dell'analogo periodo dell'anno scorso.
Per la Cina si tratta del tasso di crescita piu' basso dal 2003. Stabile invece l'inflazione al 4,6% che e' il livello piu' basso dallo scorso anno.
NEL 3* TRIM AL 9%, AI MINIMI DEL 2003
Rallenta la crescita economica della Cina anche se Pechino continua a marciare a ritmo sostenuto.
Nel terzo trimestre il pil registra una crescita del 9% rispetto a oltre l'11% dell'analogo periodo dell'anno scorso.
Per la Cina si tratta del tasso di crescita piu' basso dal 2003. Stabile invece l'inflazione al 4,6% che e' il livello piu' basso dallo scorso anno.
dona46
Forumer storico
Sono in calo i futures sugli indici della Borsa di New York, in un mercato convinto che un taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve non riuscirà a evitare un peggioramento dell'economia. A Londra, il contratto sul Dow Jones cede il 2% a 8.910,0 punti; quello sullo S&P 500 è in ribasso del 2,3% a 917,4 punti e quello sul Nasdaq-100 arretra del 2,5% a 1.275,25 punti. La maggioranza degli economisti si aspetta che la Fed oggi abbasserà il costo del denaro di mezzo punto, dall'attuale 1,5% all'1%, anche se oltre un 30% punta su un taglio di ben lo 0,75%. Il mercato è in attesa anche dei dati sugli ordinativi di beni durevoli, visti in calo dell'1,1% a settembre dopo il crollo del 4,8% (dato rivisto) del mese prima. Sulle piazze europee, vanno male i titoli dei gruppi più esposti all'andamento del ciclo economico, in termini di fatturato, anche sui mercati starnieri. Fra questi, General Electric perde l'1,4% e 3M in ribasso dell'1,7%
ettore_61
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Sono oltre +1.5% ..... probabilmente i riferimenti sono sbagliati.
Stamattina erano pesantemente negativi intorno a -2%
