Dario®
Nuovo forumer
Salve a tutti.
Nel tentativo di migliorare la mia metodologia di trading non certo impeccabile ho letto un libro in merito, e ho trovato alcuni concetti interessanti che vi riassumo brevemente
I NEMICI DEL TRADING DI SUCCESSO:
1 Speranza
2 Paura
3 Avidità
4 EGO
Mentre UMILTA' E Il SAPERSI ARRENDERE vengono descritti come elementi positivi
SPERANZA:
La speranza distorce la visione del mercato: i segnali non congruenti alle attese vengono scartati. Esempio: il mercato va contro la nostra posizione, tutti gli indicatori del modello decisionale mostrano un cambiamento di trend appena agli inizi, eppure la posizione viene mantenuta perchè si spera che succeda qualcosa, che la situazione migliori all'uscita dei dati, che un rimbalzo consenta di uscire almeno in pari, etc..
La speranza che le cose si aggiustino da sole può spingere a lasciare le posizioni aperte senza alcuna forma di protezione nell'attesa di un evento esterno...
PAURA:
Quando si opera sotto il giogo della paura si tagliano gli utili molto velocemente. Si vive spesso un conflitto interiore tra il piacere di chiudere in utile, il timore di veder trasformare gli utili in perdita e la paura di mancare ulteriori utili con il risultato di valutare erroneamente il rischio-rendimento degli investimenti.
La paura aumenta a dismisura quando non si hanno regole ed obbiettivi precisi e si vive sempre di fronte all'ignoto.
La paura puo' essere superata da un'accorta pianificazione operativa,che, fissando obiettivi predefiniti in termini di rischio-rendimento, consenta un distacco emotivo sufficiente ad accettare razionalmente come passo evitabile e necessario verso l'utile eventuali perdite ragionate. (Per perdite ragionate si intendono le perdite derivanti da uno stop-loss calcolato al momento di apertura di posizione secondo le regole di un predefinito modello decisionale".
Si potrebbe affermare che il primo passo è apprendere la gestione delle perdite, il secondo degli utili.
AVIDITA:
L'avidità puo' portare all'abbandono delle valutazioni di rischio-rendimento per effetto dell'ecessiva concentrazione sul supposto potenziale di utile, sottovalutando o addirittura dimenticando il rischio sottostante. Per esempio l'entrare sul mercato cercando di anticiparlo, è una logica fondata sulla cupidigia in quanto ha il solo fine di cercare di posizionarsi fin dall'inizio di un eventuale movimento del mercato senza nessun segnale di inversione.
Io aggiungerei che il trasformare gains in perdite è anche dovuto all'avidità di non accontentarsi e cercare di guadagnare di più dalla singola operazione. Almeno personalmente è così.
EGO:
Per guadagnare bisogna sapersi arrendere, l'ego rende difficile ammettere i propri errori. Chi ha un forte ego spesso si identifica con la posizione, cos' l'autostima finisce col dipendere dai risultati dell'operazione. Non volendo "perdere la faccia" aumentano le difficoltà nel chiudere le operazioni in perdita e si aspetta qualche evento che inverta la situazione. Il trader professionista è disposto ad accettare perdite razionalmente ridotte. Le operazioni in perdita vengono infatti chiuse rapidamente e si integrano in un unico processo con le molte operazioni in utile, senza sostanziali coinvolgimenti emotivi.
UMILTA':
"Avere disciplina" nel trading altro non è che l'umile accettazione di ciò che il mercato mostra indipendentemente dalle opinioni o visioni personali, sia che si tratti d'iniziare un'operazione che di monetizzare utili o accusare delle perdite. Un ego forte porterà a perdere d'umiltà, con la conseguenza che non s'agirà in base alla realtà mostrata dal mercato, bensì in base alle opinioni espresse, a ciò che si è pubblicamente detto o scritto, in altri termini sul se.
Ciao.
Nel tentativo di migliorare la mia metodologia di trading non certo impeccabile ho letto un libro in merito, e ho trovato alcuni concetti interessanti che vi riassumo brevemente
I NEMICI DEL TRADING DI SUCCESSO:
1 Speranza
2 Paura
3 Avidità
4 EGO
Mentre UMILTA' E Il SAPERSI ARRENDERE vengono descritti come elementi positivi
SPERANZA:
La speranza distorce la visione del mercato: i segnali non congruenti alle attese vengono scartati. Esempio: il mercato va contro la nostra posizione, tutti gli indicatori del modello decisionale mostrano un cambiamento di trend appena agli inizi, eppure la posizione viene mantenuta perchè si spera che succeda qualcosa, che la situazione migliori all'uscita dei dati, che un rimbalzo consenta di uscire almeno in pari, etc..
La speranza che le cose si aggiustino da sole può spingere a lasciare le posizioni aperte senza alcuna forma di protezione nell'attesa di un evento esterno...
PAURA:
Quando si opera sotto il giogo della paura si tagliano gli utili molto velocemente. Si vive spesso un conflitto interiore tra il piacere di chiudere in utile, il timore di veder trasformare gli utili in perdita e la paura di mancare ulteriori utili con il risultato di valutare erroneamente il rischio-rendimento degli investimenti.
La paura aumenta a dismisura quando non si hanno regole ed obbiettivi precisi e si vive sempre di fronte all'ignoto.
La paura puo' essere superata da un'accorta pianificazione operativa,che, fissando obiettivi predefiniti in termini di rischio-rendimento, consenta un distacco emotivo sufficiente ad accettare razionalmente come passo evitabile e necessario verso l'utile eventuali perdite ragionate. (Per perdite ragionate si intendono le perdite derivanti da uno stop-loss calcolato al momento di apertura di posizione secondo le regole di un predefinito modello decisionale".
Si potrebbe affermare che il primo passo è apprendere la gestione delle perdite, il secondo degli utili.
AVIDITA:
L'avidità puo' portare all'abbandono delle valutazioni di rischio-rendimento per effetto dell'ecessiva concentrazione sul supposto potenziale di utile, sottovalutando o addirittura dimenticando il rischio sottostante. Per esempio l'entrare sul mercato cercando di anticiparlo, è una logica fondata sulla cupidigia in quanto ha il solo fine di cercare di posizionarsi fin dall'inizio di un eventuale movimento del mercato senza nessun segnale di inversione.
Io aggiungerei che il trasformare gains in perdite è anche dovuto all'avidità di non accontentarsi e cercare di guadagnare di più dalla singola operazione. Almeno personalmente è così.
EGO:
Per guadagnare bisogna sapersi arrendere, l'ego rende difficile ammettere i propri errori. Chi ha un forte ego spesso si identifica con la posizione, cos' l'autostima finisce col dipendere dai risultati dell'operazione. Non volendo "perdere la faccia" aumentano le difficoltà nel chiudere le operazioni in perdita e si aspetta qualche evento che inverta la situazione. Il trader professionista è disposto ad accettare perdite razionalmente ridotte. Le operazioni in perdita vengono infatti chiuse rapidamente e si integrano in un unico processo con le molte operazioni in utile, senza sostanziali coinvolgimenti emotivi.
UMILTA':
"Avere disciplina" nel trading altro non è che l'umile accettazione di ciò che il mercato mostra indipendentemente dalle opinioni o visioni personali, sia che si tratti d'iniziare un'operazione che di monetizzare utili o accusare delle perdite. Un ego forte porterà a perdere d'umiltà, con la conseguenza che non s'agirà in base alla realtà mostrata dal mercato, bensì in base alle opinioni espresse, a ciò che si è pubblicamente detto o scritto, in altri termini sul se.
Ciao.