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Nelle ultime 24 ore, l'USD è diminuito dell'1,90% rispetto allo JPY, chiudendo a 108,06 dollari. Sul fronte dei dati macro, secondo quanto comunicato dal ministero nipponico di Affari Interni e Comunicazione, in febbraio il tasso d'inflazione è calato nel Sol Levante allo 0,4% annuo dallo 0,7% di gennaio (0,8% in dicembre), contro lo 0,5% stimato dagli economisti. L'inflazione core è invece scesa in Giappone allo 0,6% annuo dallo 0,8% precedente (0,7% in dicembre), in linea con il consensus di Reuters. Su base mensile l'indice dei prezzi è calato dello 0,1% dopo la lettura invariata di gennaio (0,2% invece il declino dell'inflazione core, contro il precedente ribasso dello 0,1%). Inoltre, secondo ministero nipponico di Economia, Commercio e Industria, l'indice delle attività industriali del Giappone è calato dell'1,4% annuo in gennaio, come in dicembre (2,8% il declino di novembre), nel quarto mese consecutivo di contrazione. Su base sequenziale rettificata stagionalmente l'indice è invece cresciuto dello 0,8% dopo il precedente ribasso dello 0,1% (0,9% il progresso di novembre), contro il rialzo dello 0,2% del consensus.
Durante la sessione asiatica, la coppia di valute USD/JPY è stata quotata di 109,33$, in aumento dell'1,18% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 107.56$ seguito da 105.80$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 110,29$ seguito da 111,26$
Durante la sessione asiatica, la coppia di valute USD/JPY è stata quotata di 109,33$, in aumento dell'1,18% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 107.56$ seguito da 105.80$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 110,29$ seguito da 111,26$