ARGENTINA obbligazioni e tango bond vol(2) (9 lettori)

StockExchange

Forumer storico
Brava Fitch così posso comprare altre 993 a prezzo basso
Più che altro a prezzo giusto direi.
Questa è una bella scommessa, ma solo se vincendola, si venga strapagati.
Perché i rischi ci sono e concreti.
Per altro in un periodo dove l'opportunity cost in valute forti è intorno al 4%, quindi è un costo di per sé partecipare alla scommessa sbagliata.
È un costo pure se l'esito è mediocre e alla fine si esce senza perdite e senza guadagni, magari avendo compensato con le cedole incassate, un successivo brutto tracollo in conto capitale dal proprio pmc. Anche nel caso del pari e patta, oggi giorno costerebbe il rendimento mancato su roba più tranquilla, che stante l'attuale costo del denaro, non renderebbe neanche malaccio.
E infatti già questa condizione globale al contorno, rende in linea teorica molto più complicati eventuali ulteriori accordi di ristrutturazione.
In un mondo finanziario quale è stato lo scorso decennio, in un lungo inverno di tassi praticamente a 0, se una realtà di debito divenuta speculativa, che magari è stata comprata già distressed a 50/100, poi in sede di ristrutturazione ti viene proposto no haircut, tassi ridicoli con step up ridicolo, ma comunque capitale 100 fra 20 anni...
chi ha comprato a 50 in un contesto in cui ci si è convinti che mai più il costo del denaro schioderà da zerovirgola e deflazione eterna (credo che la quasi totalità degli attori del mercato ancora sul finire dello scorso decennio ne fossero totalmente persuasi, quasi narcotizzati, da questa view) se dalla ristrutturazione hai ottenuto una promessa di pagamento di 100 tra 20 anni, magari pure con ammortamento negli ultimi 10, pensi che comunque sei cascato in piedi (fermo restando poi tutto il rischio di successivi eventi di credito).
Comunque puoi sperare di uscire dai lavori di ristrutturazione con un NPV non pessimo.

Ma se l'opportunity cost di un treasury USA è sopra il 4% allora cambia tutta la storia e vista dal lato creditore "ristrutturando", quasi qualunque offerta che ragionevolmente può formulare il debitore (che non dimentichiamoci che se avanza richieste di sconti e dilazioni è perché ha effettiva necessità contabile di tangibile sollievo) suonerà come irricevibile.

Le stesse condizioni accettate (anche se sicuramente obtorto collo) nella ristrutturazione 2020 di no-haircut, ma maturities nei decenni avanti a tassi step up ridicoli, come sarebbero suonate all'orecchio del creditore se il contesto fosse stato quello attuale e non quello addirittura dei tassi deposito BCE negativi che era allora ?

E infatti mi chiedo quali margini di ristrutturazione del debito abbia negli imminenti mesi futuri l'Argentina, in un quadro di accettazione volontaria, consensuale dei creditori, necessaria al raggiungimento delle soglie sufficienti stabilite dalle CAC.
 
Ultima modifica:

darklender

Forumer attivo
Potrebbero avere convenienza a trattare solo con L FMI lasciando stare i bonds visto che hanno duration lunghe e tassi fuori mercato al ribasso.
O meglio attendere e tenere la ristrutturazione in caso di diminuzione dei tassi.
 

neosephiroth86

Forumer storico
Più che altro a prezzo giusto direi.
Questa è una bella scommessa, ma solo se vincendola, si venga strapagati.
Perché i rischi ci sono e concreti.
Per altro in un periodo dove l'opportunity cost in valute forti è intorno al 4%, quindi è un costo di per sé partecipare alla scommessa sbagliata.
È un costo pure se l'esito è mediocre e alla fine si esce senza perdite e senza guadagni, magari avendo compensato con le cedole incassate, un successivo brutto tracollo in conto capitale dal proprio pmc. Anche nel caso del pari e patta, oggi giorno costerebbe il rendimento mancato su roba più tranquilla, che stante l'attuale costo del denaro, non renderebbe neanche malaccio.
E infatti già questa condizione globale al contorno, rende il linea teorica molto più complicati eventuali ulteriori accordi di ristrutturazione.
In un mondo finanziario quale è stato lo scorso decennio, in un lungo inverno di tassi praticamente a 0, se una realtà di debito divenuta speculativa, che magari è stata comprata già distressed a 50/100, poi in sede di ristrutturazione ti viene proposto no haircut, tassi ridicoli con step up ridicolo, ma comunque capitale 100 fra 20 anni...
chi ha comprato a 50 in un contesto in cui ci si è convinti che mai più il costo del denaro schioderà da zerovirgola e deflazione eterna (credo che la quasi totalità degli attori del mercato ancora sul finire dello scorso decennio ne fossero totalmente persuasi, quasi narcotizzati, da questa view) se dalla ristrutturazione hai ottenuto una promessa di pagamento di 100 tra 20 anni, magari pure con ammortamento negli ultimi 10, pensi che comunque sei cascato in piedi (fermo restando poi tutto il rischio di successivi eventi di credito).
Comunque puoi sperare di uscire dai lavori di ristrutturazione con un NPV non pessimo.

Ma se l'opportunity cost di un treasury USA è sopra il 4% allora cambia tutta la storia e vista dal lato creditore "ristrutturando", quasi qualunque offerta che ragionevolmente può formulare il debitore (che non dimentichiamoci che se avanza richieste di sconti e dilazioni è perché ha effettiva necessità contabile di tangibile sollievo) suonerà come irricevibile.

Le stesse condizioni accettate (anche se sicuramente obtorto collo) nella ristrutturazione 2020 di no-haircut, ma maturities nei decenni avanti a tassi step up ridicoli, come sarebbero suonate all'orecchio del creditore se il contesto fosse stato quello attuale e non quello addirittura dei tassi deposito BCE negativi che era allora ?

E infatti mi chiedo quali margini di ristrutturazione del debito abbia negli imminenti mesi futuri l'Argentina, in un quadro di accettazione volontaria, consensuale dei creditori, necessaria al raggiungimento delle soglie sufficienti stabilite dalle CAC.
Purtroppo è sicuramente vero che con i tassi anche dei treasury così alti il debito arg diventa meno appetibile. Però pure con i dovuti calcoli a 30 la 993 dopo questa volta a destra abbastanza liberale mi sembra a sconto. Certo dall'altra parte c'era un moderato come Massa (che presto andrà a lavorare in qualche fondo speculativo, sembrerebbe). Quindi che l'alternativa non era un duro kirchnerismo era già incorporata nei prezzi, per questo non sono esplosi poi così tanto.
 

neosephiroth86

Forumer storico

E' da ieri che mi "accapiglio" con Chris Marsh per questo articolo. Molti lo conosceranno per il suo blog "The General Theorist". Ha lavorato moltissimi anni al IMF ed è molto addentro ai meccanismi dei programmi di quest'ultimo.
Nell'ultimo articolo spiega la Milei's way per ricapitalizzare la BCRA e trovare i dollari per rimpinguare le riserve.

Ve la faccio breve: le riserve le dobbiamo rimpinguare noi e IMF. Quando poi ho letto questa frase "External creditors have to accept their responsibility for the mess in Argentina." mi sono pure girate le pelotas. Perché sui numeri, le modalità, le ristrutturazioni ci possiamo ragionare, ma il senso di colpa anche no!

A parte la parte sanguigna, l'articolo (ce se sono molti altri in giro, ma aimè tutti dello stesso tenerone ed epilogo, ad esempio Brad Setser dice sostanzialmente la solita cosa) è interessante per capire le dinamiche e le tappe possibili. In particolare per eventualmente non perdere la bussola, in quanto prima la pillola amara la dovrà ingoiare il popolo argentino e poi noi.

Specificatamente per venire al nostro borsello, se nell'articolo si parla più che altro di flussi piuttosto che di stock del debito, quando uno va più nel dettaglio e si discute del profilo del debito (specificatamente quello estero), il problema poi diventa anche il nominale, sia la modalità di rimborso (da dilazionare e ammortizzare) che la quantità (haircut) [nell'articolo non c'è scritto ma è proprio su questo che mi sto "accapigliando" con lui in privato].
Ma infatti può essere che Milei si stia dirigendo anche più velocemente di quanto potessimo immaginare prima verso una nuova ristrutturazione e i bond...salgano
Sai perché? Perché al mercato non piacciono le incertezze, meglio togliersi il dente subito. Sanno che una nuova ristrutturazione sarebbe comunque accompagnata anche da una ristrutturazione e un taglio anche ad altre spese dello stato argentino.

Soprattutto sanno che non sarebbe una ristrutturazione "ideologica" che lascerebbe degli holdout, dei bond come come quelli della PBA che non sono stati ristrutturati e sono in default. Sanno appunto che si farà una ristrutturazione e non un default...senza problemi di holdout etc

Allora accettano in questa logica di perdere un 20-30% di NPV ma di avere poi dei buoni vendibili a mercato di un paese che dopo tutti questi aggiustamenti potrebbe di nuovo avere accesso ai mercati con spread di 600-700 punti base.

P.s: ovviamente per arrivare a ciò un altro bel programma FMI con altri 30 -40 miliardi di dollari freschi a tassi "umani". Tanto con tutto quanto scritto sopra, non per ultimo altro haircut ai bond privati, e con un Donald Trump primo azionista del FMI alla Casa Bianca, un altro prestito glielo concedono sicuro (ovviamente mi riferisco al nuovo inquilino della casa bianca il prox anno)
 
Ultima modifica:

Jackrussel

Forumer storico

tommy271

Forumer storico
Anche ieri il rendimento dei Treasury è ritornato a salire con il biennale al 4,9484%, il decennale al 4,665% ed il trentennale al 4,5973%.
I soberanos Latam ed in generale i bond sovrani globali hanno chiuso in negativo.
A mio parere, ed è la mia scommessa, i max dovremmo averli già visti e le salite di questi giorni sono un rimbalzo fisiologico.

Intanto l'Argentina continua a fare bene.
L'indice azionario cresce a vista d'occhio e gli indicatori di rischio viaggiano sempre su nuovi minimi.
Al mercato piace sognare e, come dice il mio amico Lucio, i sogni non costano nulla.
Dunque siamo vicini alla riscossa: l'Argentina sarà il paese più ricco dell'America Latina, verrà dollarizzato (ma non subito), l'inflazione scenderà al 5% e dagli USA faranno a gara per investire in questa terra baciata dal Signore.
Ed, ovviamente, i nostri bond saranno a 100.

Ma, tornando a terra, vediamo numeri sempre positivi.
Il rischio paese scende ancora a 1960 pb. da 2124 pb.
CDS in ritirata a 5710 pb. da 6490 pb.
Festeggiano ancora i bonos in dollari mentre quelli in euro sono più accorti.
La "993" si è svegliata dal torpore, ultimo a 29,12.


F_uds7QXMAA9xoA
 

Users who are viewing this thread

Alto