Mah.. io sinceramente ci credo veramente poco alle valutazioni post ristrutturazione.. 11%? ma voi vi accontentereste dell'11% di yeld di un paese che ristruttura di nuovo il suo debito? secondo me post ristrutturazione varranno molto meno i titoli..
Effettivamente la questione più spinosa secondo me è proprio che qualunque rendimento richiesto all'argentina, per come sono concepiti i titoli in concambio, per lungo tempo si intenderà come yield to maturity.
E lo yield to maturity purtroppo è cosa ben diversa dal cash yield in flusso cedolare.
Se non mi fido del debitore ma a tenermi la patata bollente del suo titolo in ptf, poi in un anno mi entra l'11-14% di rendimento attraverso cedole, magari pure con due stacchi semestrali, è un discorso.
Se la resa è quasi zero coupon a scadenza su un debitore defaultatore seriale il discorso è ben diverso.
Certo si dovrebbe presumere che uno zero coupon anno dopo anno cresca scontando la scadenza che si avvicina.
Ma l'entitá della crescita data dal trascorrere del tempo (che quindi potrebbe dare la percezione di un rendimento capitalizzato anno dopo anno, più immediato) può essere soverchiata e ribaltata in un amen da un peggioramento dell'outlook, dei dati economici, della congiuntura.
Sostanzialmente titoli simili si possono muovere come una qualsiasi azione, magari di quelle su cui per di più non si fa affidamento su distribuzione dividendi (come ora i bancari). Avere la certezza di una data futura, piuttosto remota, in cui devono iniziare a pagarti l'ammortamento di 100 è proprio poca cosa se il debitore in questione si chiama Argentina.
Saranno, anche all'indomani della ristrutturazione, titoli molto speculativi, forse ottimi per trading.
Come d'altronde gli stessi par e discount dell'altro default.
I primi par emessi nel 2005 intorno al 2007 stavano a 45.
Peccato che durante la crisi finanziaria innescata da Lehman Brothers li abbiamo visti precipitare nel 2009, quando tutte le borse ormai erano ai minimi, a valori infimi, 14 e anche meno. Per poi tendere verso area 40 nel 2011-2012 (forse iniziavano a sembrare un lido finanziario più tranquillo di quanto apparisse in quel biennio l'Europa
).
Per poi riprecipitare in area 25 e pure meno con lo pseudo-default indotto dal giudice Griesa col pari passu.
Per poi superare i 70 in era Macrì con la riappacificazione con i mercati saldando i contenziosi pendenti e tornando a rifinanziarsi. Fino ad averla rivista in questi giorni di nuovo a 25. Insomma col timing giusto c'era da moltiplicare ricchezze. Col timing sbagliato da dilapidarle.