Obbligazioni bancarie Banca Marche subordinate XS0257293828 e XS0302580880: dolcetto o scherzetto?

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giuridicamente la parte sana verrebbe ceduta ad una nuova entità giuridica o addirittura ad una banca già esistente e la vecchia BdM verrebbe liquidata.
nel caso di una nuova banca BdM dovrebbero iniettare capitale sufficiente a coprire anche le immobilizzazioni immateriali (es. avviamento) in quanto mi sembra che debbano venire sotratte dal patrimonio al fine del calcolo de ratios necessari

sicuramente non possono spostare i sub assieme ai crediti deteriorati in una nuova entità giuridica, in quanto i sub dovrebbero essere d'accordo o dovrebbe essere fatta una norma ad hoc, che non credo al momento ci sia già.

Vedo che non ci capiamo.

Perchè:

1)escludi possa essere ceduta la parte corrispondente alla "good bank" (capitale sociale=zero) ad una nuova "scatola" denominata "Nuova Banca delle Marche", che ha già il giusto livello di capitale sociale XXX, immesso dagli imprenditori Pinco e Palla?

2)ipotizzi che subs e crediti deteriorati debbano essere spostati? Rimangono dove sono oggi per essere liquidati.

Per favore: rispondi ai miei quesiti.
 
Il vero problema che rende questa una puntata "al buio" è che la vera situazione dei conti in questo momento la conoscono solo poche persone (e si guardano bene dal dirlo ad altri: chi pensa che il "cavaliere bianco" cominci in silenzio ad accumulare sub secondo me ha visto troppi film :rasta:).

Fossi un aspirante cavaliere bianco:

a) assumerei Rottweiler come consulente giuridico :D

b) spremerei tutto ciò che è spremibile, cercando di comprare ad un tozzo di pane quel che resta della banca "sana" (meglio se gratis), lasciando che la parte "marcia" segua il suo destino.

Il problema è:

- quanto è "marcia" la parte marcia?

- col passar del tempo quale possibilità c'è che la situazione migliori?

- quanto vale la parte sana? anni fa gli sportelli bancari venivano ceduti a più di 4 milioni, le ultime transazioni sono crollate ad 1 milione, ma risalgono ad un'altra era. Fossi una banca non presente nel territorio forse forse preferirei veder fallire un concorrente risparmiando sui costi di avviamento... ;)

- quanto vale la parte marcia? tempo fa il Banco Popolare non ha ceduto un pacchetto di crediti deteriorati perché il prezzo di 20-30 sembrava troppo basso. Forse qualcuno crede che i crediti di una banca in amministrazione straordinaria valgano di più? :babbo:

- chi, in questa situazione, è disposto a farsi avanti assumendosi dei rischi non indifferenti a meno che non abbia garanzie sostanziali?

- chi è in grado in questa situazione di fornire queste garanzie? lo Stato? Fonspa? i taxpayers? o l'intero sistema bancario (Fitd)?

Detta in una parola, "qui se vede i problemi, ma no se vede i schei" (anonimo trevigiano).

Alla fine l'unico rigore a porta vuota era fare un time deposit con 100k. :cool:

Detto questo auguro a chi ha il biglietto in tasca di venire estratto :up:

Se dovesse succedere, però, aprirei immediatamente la Filiale Italiana della Banca del Negus (nota banca d'affari internazionale con sede ad Addis Abeba, Etiopia) offrendo conti deposito al 6% e fidi illimitati senza garanzie (ad amici e amici degli amici, ovviamente, contattatemi in MP :-o).

In poco tempo il Fitd sarebbe costretto a metterci una pezza, altrimenti dovrebbe spendere di più... ;)
 
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Vedo che non ci capiamo.

Perchè:

1)escludi possa essere ceduta la parte corrispondente alla "good bank" (capitale sociale=zero) ad una nuova "scatola" denominata "Nuova Banca delle Marche", che ha già il giusto livello di capitale sociale XXX, immesso dagli imprenditori Pinco e Palla?

2)ipotizzi che subs e crediti deteriorati debbano essere spostati? Rimangono dove sono oggi per essere liquidati.

Per favore: rispondi ai miei quesiti.

1) NO non escludo che possa possa essere ceduta la parte corrispondente alla "good bank" ad una nuova scatola. In questo caso Pinco e Palla dovrebbero mettere capitale tale d[FONT=&quot]a coprire ANCHE le immobilizzazioni immateriali (es. avviamento) in quanto mi sembra che debbano venire sottratte dal patrimonio al fine del calcolo de ratios necessari [/FONT]

2) NO subs e crediti deteriorati dovrebbero rimanere nella entità giuridica attuale che andrebbe in liquidazione, ma questa entità incasserebbe qualche cosa per la cessione della parte 1) e quindi alla fine (anni) comunque "potrebbe" rimanere qualche cosa per subs.
 
1) NO non escludo che possa possa essere ceduta la parte corrispondente alla "good bank" ad una nuova scatola. In questo caso Pinco e Palla dovrebbero mettere capitale tale d[FONT=&quot]a coprire ANCHE le immobilizzazioni immateriali (es. avviamento) in quanto mi sembra che debbano venire sottratte dal patrimonio al fine del calcolo de ratios necessari [/FONT]

2) NO subs e crediti deteriorati dovrebbero rimanere nella entità giuridica attuale che andrebbe in liquidazione, ma questa entità incasserebbe qualche cosa per la cessione della parte 1) e quindi alla fine (anni) comunque "potrebbe" rimanere qualche cosa per subs.

OK: allora possiamo fare il passo successivo:

1)le immobilizzazioni immateriali in un caso come questo non solo non sarebbero comprese negli indici di Basilea 3, ma difficilmente lo sarebbero anche nella valorizzazione del net worth della banca da parte dell'acquirente. Molto probabilmente verrebbero ammortizzati (=azzerati).
In ogni caso stiamo parlando di un dato marginale: circa 40 mln

2)sul piano teorico potresti avere ragione. Nella pratica, è lecito sospettare che i crediti deteriorati non sarebbero tenuti in vita chissà quanto tempo, nella speranza di massimizzarne la resa: costerebbe un sacco di soldi e sarebbe un'impresa comunque disperata. Al contrario, sarebbe più logico venderli ad un soggetto come Fonspa, avendo le spalle coperte da un altro signore (FITD) il quale, guarda caso, scucirebbe proprio la quota che, sommata al valore dei sub, corrisponderebbe alla perdita derivante dalla vendita.
 
In una procedura di liquidazione il passivo si liquida in base al grado di subordinazione. Pertanto non vedo perché non possano cedere, a valore pieno, depositi, bonds senior e tutto ciò che non è subordinato. In base a quale ragione i subholders potrebbero protestare? E’ semmai il contrario che non si può fare.

La materia è regolata dai prospetti di emissione dei bonds.

Nel caso, ipotetico e del tutto schematico, da me fatto per BdM non riesco a capire quali ostacoli pensi possano intervenire:

*tutto il passivo, con eccezione delle voci più subordinate, e cioè azioni e subs, andrebbero nell’unità da liquidare, con tutta la calma del mondo;

*tutto l’attivo sarebbe ceduto al nuovo acquirente, con eccezione della spazzatura. Per la cessione di quest’ultima non vedo che problemi possano esserci di selettività: possono cederla prima o dopo la messa in liquidazione.

Se la tua obiezione è solo quella che grassetto, mi sembra facilmente superabile.
Ne hai altre?

Si un'altra: l'art. 90 dice che i commissari possono cedere attività e passività, azienda etc. Poi aggiunge che il cessionario (ossia l'acquirente) risponderà delle passività risultanti dallo stato passivo......quindi anche delle sub, visto che ne fanno parte?
 
Vedo che non ci capiamo.

Perchè:

1)escludi possa essere ceduta la parte corrispondente alla "good bank" (capitale sociale=zero) ad una nuova "scatola" denominata "Nuova Banca delle Marche", che ha già il giusto livello di capitale sociale XXX, immesso dagli imprenditori Pinco e Palla?

2)ipotizzi che subs e crediti deteriorati debbano essere spostati? Rimangono dove sono oggi per essere liquidati.

Per favore: rispondi ai miei quesiti.

Una soluzione simile a questa mi sembra fu adottata ai tempi del fallimento del Banco Ambrosiano nel 1982. La vecchia banca venne liquidata e fù creato il Nuovo Banco Ambrosiano, a cui un pool di banca iniettò il nuovo capitale sociale.
Vista l'epoca remota, pre-Basilea, non penso esistessero subordinate.

Comunque le regole in vigore da decenni consentono questa soluzione.
 
Si un'altra: l'art. 90 dice che i commissari possono cedere attività e passività, azienda etc. Poi aggiunge che il cessionario (ossia l'acquirente) risponderà delle passività risultanti dallo stato passivo......quindi anche delle sub, visto che ne fanno parte?

Il passaggio che citi dice:

"il cessionario risponde comunque delle sole passività risultanti dallo stato passivo"

E secondo te da qui si potrebbe dedurre l'obbligo, per chi acquista debito senior, ad assumersi anche le sub?
Scusami, ma proprio non ti seguo.

Non essendo un giurista (Negus: grazie comunque...) riesco solo a capire che il cessionario, il quale acquista un debito, risponde solo di quello.
 
......sarebbe più logico venderli ad un soggetto come Fonspa, avendo le spalle coperte da un altro signore (FITD) il quale, guarda caso, scucirebbe proprio la quota che, sommata al valore dei sub, corrisponderebbe alla perdita derivante dalla vendita.

guarda caso e' un gentilissimo modo di dire
imho questa non e' una puntata al buio su rosso/nero (che ricordo hanno una probablita' del 50%)
giustamente russia ha parlato di miracolo, perche' qui le probabilita' contro sono del 100%
 

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