In realtà Binck ha già controdedotto (il mio ricorso era del 25 agosto) asserendo:
- il ricorso è inammissibile perché non rientra nel perimetro delle competenze dell'ACF
-il risarcimento richiesto non risulta basato su alcun fondamento economico o finanziario e non attiene ad un'eventuale perdita dallo stesso patita
richiedendo in via preliminare di dichiarare l'inammissibilità del ricorso e nel merito l'integrale rigetto dello stesso.
C
Quanto alla quantizzazione del danno, che la normativa preveda a carico del ricorrente, mi sono limitato a sottolineare che mi astenevo da proporre una qualsivoglia presunzione atta a quantizzare il danno subito per non offendere l'altrui intelligenza.
Concludevo chiedendo all'arbitro di stigmatizzare e, possibilmente, sanzionare l'atteggiamento nei fatti irrispettoso dell'intermediario, sconfinante anche nella malafede.
L'invio delle mie controdeduzioni non ha fatto altro che allungare ancora di più il procedimento, avendo Binck possibilità di interloquire nuovamente.
Questa, purtroppo, è la nostra giustizia e questi sono i tempi che sono previsti per una deliberazione su di un ricorso, assolutamente inadeguati alla bisogna. Forse di questo ci si dovrebbe lamentare, visto che le tutele previste sono alquanto formali.