Quadro macroeconomico
Nel secondo trimestre del 2015, il PIL macedone è aumentato del 2,6%. Secondo la Banca Centrale macedone per l’intero 2015 dovrebbe attestarsi al 3,7%. La crescita è stata stimolata soprattutto dagli effetti dell’accelerazione degli investimenti esteri sulle esportazioni, dall’andamento positivo dei consumi privati e dalla dinamicità dell’attività creditizia. Le previsioni della Banca Centrale macedone confermano una crescita del PIL nel 2016 del 4,5% stimolata soprattutto dagli effetti dell’accelerazione degli investimenti esteri sulle esportazioni, dalla dinamicità dell’attività edile spinta dagli investimenti pubblici e dall’andamento positivo dei consumi privati.
Mentre, il FMI (Fondo Monetario Internazionale) ha rivisto le sue stime sul PIL, prevedendo un rallentamento della crescita per il 2015 e 2016 del 3,2% e 3,22% rispettivamente.
Il tasso di inflazione nel 2014 è stato intorno allo 0%; per il 2015 e il 2016 si prevedono tassi d’inflazione rispettivamente del 0,5% e del 2%. Un dato positivo riguarda l’occupazione, il tasso di disoccupazione nel secondo semestre del 2015 scende al 26,7% (era del 28,2%) nello stesso periodo del 2014), mentre la produttività aumenta del 2%. I nuovi posti di lavoro riguardano il settore delle costruzioni (per i progetti infrastrutturali in corso), la pubblica amministrazione e i nuovi insediamenti produttivi nelle zone franche. Il problema della disoccupazione in Macedonia, che aveva raggiunto la fatidica soglia del 37,7% nel 2005, interessa i giovani e le persone con un basso livello di istruzione. Dal 2007 il tasso di disoccupazione è in costante riduzione