Apprendo che Coopers & Lybrand (società di revisione che fu il mio primo datore di lavoro) è un banchiere della City.
Poi, può essere tutto vero, non lo discuto: ma si continua a dimenticare che, se le varie maggioranze (di dx e sx) succedutesi avessero avuto il coraggio di tagliare le spese e ridurre le tasse, facendo la faccia "dura" ai propri elettori, non avrebbero dovuto piegarsi (a PiGreco Mezzi) di fronte a società finanziarie.
[sapete che a me piacciono le metafore?] E' come se uno fumasse 100 sigarette al giorno, si nutrisse di wurstel e patatine fritte, bevesse superalcolici a fiumi, e poi trovasse antipatici i dottori (e i becchini, quando è troppo tardi).
Faccio una proposta: visto che
- i tassi di interesse sono al 6% (circa)
- bisogna rimborsare/ridurre i debiti
- il reddito (mio personale, ma anche complessivo italiano) NON cresce del 6% annuo
- pertanto, pagare 100 euro di tasse in più quest'anno mi impoverisce meno che pagarne 106 tra un anno (e penso che questo valga pressoché per tutti)
Aumentiamo sùbito le tasse. O tagliamo sùbito le spese. Siam tutti d'accordo?