Dovrebbe essere proseguita in maggio la graduale ascesa del tasso d'inflazione italiano che a 1,6% rinnoverebbe i massimi da febbraio 2009, come già in aprile. La mediana delle attese raccolte da Reuters tra gli economisti proiettano per il mese in corso un progresso mensile dei prezzi al consumo dello 0,3% dopo il +0,4% di aprile. Analogamente, il tendenziale dovrebbe essere salito di un decimo - a 1,6 da 1,5% - replicando i livelli di inizio 2009. L'indice armonizzato per i confronti all'interno dell'Unione europea dovrebbe essere salito dello 0,3% su mese e dell'1,7% su anno, massimo incremento tendenziale dal 2,2% di dicembre 2008.
"Dal capitolo dei trasporti, che risente dell'aumento del prezzo della benzina, dovrebbe arrivare la spinta principale al rialzo dell'indice", dice Carmela Pace, di
Mps Capital Services. "Non escludiamo che anche il settore delle comunicazioni possa dare un contributo, storicamente si registra un aumento in maggio". La dinamica dei prezzi italiana ricalca quella relativa al più ampio blocco dell'euro. In aprile il tasso di inflazione Uem si è attestato all'1,5% annuo.
Gli analisti prevedono che i dati attesi da Eurostat martedì 1 giugno evidenzino un'accelerazione a 1,6%. In settimana sono state pubblicate le anticipazioni sull'andamento dei prezzi al consumo tedeschi basate sui dati dei
sei principali Laender. Spinto dai rincari del capitolo energetico, il tasso d'inflazione della prima economia europea è salito a 1,2% in maggio, massimo da novembre 2008. Depurata delle componenti volatili, l'inflazione mostra invece un andamento decisamente più contenuto.