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Forumer storico
da yahoo finance riguardo i nuovi cct:
Dal 28 giugno 2010 sarà negoziabile il “nuovo” CCT sul comparto obbligazionario del Listino Ufficiale (MOT).
Lo stacco cedolare semestrale avverrà il 15 giugno e il 15 dicembre di ogni anno fino alla scadenza naturale del 15 dicembre 2015.
La novità introdotta riguarda il calcolo del rendimento semestrale, non più agganciato al rendimento del Bot semestrale, ma d'ora in avanti all'euribor 6 mesi.
La scelta ha motivazioni legate all'esigenza di collocare maggiormente i titoli del Tesoro (NYSE: TSO - notizie) presso investitori stranieri, per i quali il tasso interbancario è più noto, e per ridurre il rischio derivante dall'aggancio del rendimento di un titolo di Stato con un altro titolo dello stesso emittente. Una disaffezione verso i Bot Italiani genererebbe infatti un duplice danno finanziario: aumento del rendimento dei Bot e dei Cct ad esso collegati, con relativi maggiori oneri per il Tesoro.
L'emissione collocata sul Mot prevede un rendimento pari all'euribor 6 mesi più uno spread dello 0,8%.
Il codice Isin del Titolo è: IT0004620305.
Il mercato obbligazionario corporate offre rendimenti simili, Eni Giugno 2015 euribor 6m+ 0,89% (MOT isin IT0004503766), in considerazione anche del fatto che lo Stato Italiano e l'Eni (Milano: ENI.MI - notizie) hanno lo stesso rating sul debito: A+ (Standard & Poor's).
Il livellamento del rischio tra i due emittenti analizzati rende l'idea di quanto poco sia percepita la solidità finanziaria Italiana dal momento in cui un Paese Sovrano viene ritenuto rischioso al pari di un'azienda privata dello stesso Stato.
Il Cds (Credit Default Swap) sul debito senior a 10 anni dell'Italia, stimato da Unicredit (Milano: UCG.MI - notizie) il 25.06.2010, era pari a 172,205, ovvero assicurarsi contro il fallimento dello Stato Italiano costava l'1,72% del credito in portafoglio da coprire. Lo stesso strumento relativo all'Eni quotava 116,395 alla stessa data, il costo della copertura era quindi pari all'1,16% del nozionale.
Questo parametro accentua l'atteggiamento non ordinario degli investitori istituzionali che preferiscono comprare debito privato rispetto a debito pubblico contrariamente alla normali situazioni di atteggiamento verso il rischio.
Lo Studio Cogliandro Raparo, nell'ottica di offrire consulenza nell'allocazione del portafoglio obbligazionario, consiglia di diversificare gli emittenti, privilegiando coloro che posseggono un elevato standing creditizio (AA-AAA) ed investendo una quota minoritaria del proprio portafoglio in Titoli di Stato Italiani.
ragazzi ,breve considerazione ,a pensar male si fa peccato ma s'indovina sempre, per me fra un po i bot vanno alle stelle. Un saluto
e bhe