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Rimini, due lucciole nelle grinfie del fisco: non dichiaravano redditi ma avevano beni di lusso



Rimini, due lucciole nelle grinfie del fisco: non dichiaravano redditi ma avevano beni di lusso | tiscali.notizie



Non dichiaravano alcun tipo di reddito, ma avevano una casa in centro e una macchina di lusso di loro proprietà. Sono le due escort fermate dalla Guardia di finanza di Rimini che, dopo le opportune verifiche, dovranno versare quanto hanno evaso negli ultimi anni. Le "sfortunate" lucciole, come racconta Il Corriere di Romagna, sono le prime di una lista destinata ad allungarsi se i futuri pronunciamenti delle varie commissioni tributarie daranno ragione al lavoro delle Fiamme Gialle che hanno incrociato i dati patrimoniali delle due donne con le dichiarazioni dei redditi.Lo ha stabilito una sentenza della Cassazione - La chiave di volta - come ricorda il quotidiano romagnolo - è una sentenza della Corte di Cassazione del 13 maggio 2011 che ha risolto positivamente la questione relativa alla tassazione (imponibilità) dei proventi derivati dalla attività di meretricio, ribaltando il precedente pronunciamento della commissione tributaria competente. Una volta fatte legittimamente le pulci a conti bancari e patrimoniali, si determina un'inversione dell'onere della prova, a carico del contribuente. Se le due donne dovessero raccontare che si tratti di regali di facoltosi clienti, sarebbero questi ultimi a tremare.
 
News


Adesso il governo Monti vuole tassare anche gli sms

Lidia Baratta

Nel decreto legge in arrivo sul riordino e il finanziamento della Protezione Civile, fra le forme di finanziamento previste (oltre ad un possibile nuovo aumento delle accise), una nuova gabella sui messaggi via cellulare. Per ogni sms inviato, i gestori telefonici dovrebbero versare due centesimi di euro, che di certo incideranno sulla bolletta dell'utente.










 
gruppo #Benetton raddoppia i licenziamenti di #Autogrill




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Autogrill sceglie la linea dura: la multinazionale controllata dalla famiglia Benetton non ritira i 43 licenziamenti di Roma, ma anzi ‘raddoppia’. I licenziamenti adesso salgono a 76, perché ai 43 di Roma bisogna sommare gli 8 addetti di Milano e i 25 di Bologna per i quali all’incontro di ieri pomeriggio con l’associazione di settore Fipe, Cgil, Cisl e Uil non è stata trovata alcuna soluzione.
BOLOGNA – All’incontro che si è svolto ieri pomeriggio a Milano, infatti, avrebbe dovuto presentarsi la McDonald’s, che si dice sia interessata a rilevare la concessione di Bologna. Ma la multinazionale dell’hamburger ha inviato soltanto un fax, letto a tutti dalla Fipe, in cui non ammette nè nega esplicitamente che prenderà il negozio, ma si limita solo ad affermare che non si ravvisa un cambio di appalto e che dunque non è obbligata a rilevare le 25 lavoratrici come dispone il contratto nazionale.
MILANO – Per quanto riguarda il ristorante di Milano, si è presentata la Compass, che però a sua volta ha dichiarato che non si farà carico delle 8 lavoratrici Autogrill in quanto la concessione muterebbe di natura, passando da un esercizio pubblico a una mensa privata (una mensa riservata ai dipendenti della Vodafone, che hanno la sede nella stessa area).
ROMA – Per le 43 lavoratrici di Roma resta il buio fitto: non è stato individuato ancora un nuovo concessionario, e Autogrill – così come per Milano e Bologna – ha confermato la linea dura. (Qui potete leggere un articolo approfondito sulla situazione delle lavoratrici di Roma)
Le procedure di mobilità vanno avanti e per le 76 lavoratrici dei tre punti vendita a questo punto resta solo la lettera di licenziamento. Che alle milanesi potrebbe essere recapitata già questo venerdì, 13 aprile. Mentre a Roma la procedura si esaurisce il 20, e a Bologna il 30 aprile.
Noi non ci arrendiamo e continuiamo a mobilitarci, non accettiamo questo comportamento irresponsabile da parte delle multinazionali: di Autogrill, come di McDonald’s e Compass – spiegano Katia Della Rocca e Lucia Anile, presenti al tavolo per la Filcams Cgil – Chiederemo ancora il ricorso alla cassa integrazione, visto che tutte le Regioni interessate si sono dette disponibili a erogare i fondi. Chiederemo alle tre aziende di farsi carico dei passaggi dei lavoratori insieme agli appalti, rendendoci disponibili a nuove organizzazioni del lavoro ove fossero necessarie per rilanciare le attività dei nuovi soggetti, grazie anche a un uso intelligente della cassa. Infine, crediamo che in ultima analisi Autogrill debba rispondere dei suoi 76 dipendenti e che debba trovare un ricollocamento interno in caso non vi siano altre soluzioni”.
Oggi è previsto a Milano un presidio dei dipendenti Autogrill, alla Galleria del Duomo. Venerdì 13 si tiene a Roma l’incontro per le 43 lavoratrici del ristorante Romanina, e martedì 17 uno a Bologna per i 25 addetti emiliani. La Cgil annuncia di essere pronta anche a impugnare le procedure, “perché sono state poste sul piano regionale anziché aprire un tavolo nazionale”, e successivamente le singole lettere di licenziamento che verranno inviate ai lavoratori.
di Antonio Sciotto
(12 aprile 2012)


Il gruppo #Benetton raddoppia i licenziamenti di #Autogrill
 
Rimini, due lucciole nelle grinfie del fisco: non dichiaravano redditi ma avevano beni di lusso



Rimini, due lucciole nelle grinfie del fisco: non dichiaravano redditi ma avevano beni di lusso | tiscali.notizie



Non dichiaravano alcun tipo di reddito, ma avevano una casa in centro e una macchina di lusso di loro proprietà. Sono le due escort fermate dalla Guardia di finanza di Rimini che, dopo le opportune verifiche, dovranno versare quanto hanno evaso negli ultimi anni. Le "sfortunate" lucciole, come racconta Il Corriere di Romagna, sono le prime di una lista destinata ad allungarsi se i futuri pronunciamenti delle varie commissioni tributarie daranno ragione al lavoro delle Fiamme Gialle che hanno incrociato i dati patrimoniali delle due donne con le dichiarazioni dei redditi.Lo ha stabilito una sentenza della Cassazione - La chiave di volta - come ricorda il quotidiano romagnolo - è una sentenza della Corte di Cassazione del 13 maggio 2011 che ha risolto positivamente la questione relativa alla tassazione (imponibilità) dei proventi derivati dalla attività di meretricio, ribaltando il precedente pronunciamento della commissione tributaria competente. Una volta fatte legittimamente le pulci a conti bancari e patrimoniali, si determina un'inversione dell'onere della prova, a carico del contribuente. Se le due donne dovessero raccontare che si tratti di regali di facoltosi clienti, sarebbero questi ultimi a tremare.

governo magnaccia :D
 
beh forse le escort non erano un gran che quindi i finanziotti le hanno multate :D

anche perche' non e' che vuole un gran genio a capire che la maggior parte delle escort ha considerevoli guadagni esentasse :cool:

se fossi un finanziere appena vedo una gran figa passare per chiasso farei un bel controllino
 
beh forse le escort non erano un gran che quindi i finanziotti le hanno multate :D

anche perche' non e' che vuole un gran genio a capire che la maggior parte delle escort ha considerevoli guadagni esentasse :cool:

se fossi un finanziere appena vedo una gran figa passare per chiasso farei un bel controllino

eh
pure io
pure senza essere finanziere :D
 
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