Buffoni

Stato
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12 Aprile 2012
Tasse tasse solo tasse, destinazione Grecia


10 cent per ogni calamità naturale (5 cent per la regione e 5 cent per il governo)
2 cent per ogni SMS inviato
Tassa sugli sms per finanziare la protezione civile
Sui finanziamenti per gli interventi sulle calamità ci sono tre strade.
Le Regioni possono aumentare l’imposta sulla benzina «fino a un massimo di cinque centesimi per litro».

Il governo, inoltre, può innalzare l’accisa sulla benzina e sul gasolio, sempre al massimo per cinque centesimi. «In alternativa» o «in combinazione» con l’incremento fiscale sul carburante, ecco la novità: «tassazione fino a una misura massima di due centesimi di euro» per l’invio di sms da «cellulare, computer o siti internet».
fonte: Il Sole 24 Ore


Il tutto per tenere in piedi il più possibile un debito insostenibile ( e quindi le banche che ne sono piene). Peccato che più si aspetta a ristrutturarlo più non basterà un taglio del 50% ma ne servirà uno del 70-75%.
Salta tassa su SMS, evidentemente era più difficile che nelle accise sui carburanti scaricare il costo sugli utenti.
Copertura Fondo sara’ interamente a carico accise caburanti
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Roma, 12 apr – La tassa di due centesimi sugli sms per finanziare il Fondo nazionale di protezione civile non figura piu’, a quanto si apprende, nella bozza del decreto legge sulla riforma della Protezione civile che sara’ domani all’esame del Consiglio dei ministri.
La copertura del Fondo nazionale di protezione civile restera’ quindi per intero a carico delle accise sui carburanti. L’Esecutivo avrebbe soprasseduto su questo tipo di copertura anche per effetto delle rimostranze degli operatori di telecomunicazione.
 
Mi pare ke questa della lega sia tutta un'latra faccenda, ma se vuoi continiuare a votare lega, nn importa va bene così.

Io incomincerei dalla prossime politiche votare il Partito 5 stelle, peggio nn credo che possano fare rispetto a quelli che già ci sono e parlo di tutti i partiti, compreso idv ( che si considera casto e puro).
Mi pacerebbe che la guardia di finanza andasse a vedere anche come hanno impiegato i soldi dei riborsi elettorali anche a tutti gli altri partiti.
Mi piacerebbe sapere che fine hanno fatto tutti i soldi del partito di Bertinotti che si è sciolto!
Mi paicerebbe sapere tante cose, io credo che questa sia solo la punta dell'aisberg!

sluti e notte

in effetti sono l'elettore modello della lega :D
 

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(ANSA) - PALERMO, 12 APR - Tra i bar di proprieta' del commerciante che ha denuncato l'estorsione subita da Benedetto Marciante e Gianfranco Cutrera c'e' anche quello all'interno del Palazzo di giustizia di Palermo. Un particolare che non ha scoraggiato gli indagati. I mafiosi dell'Acquasanta avevano avvicinato il titolare dei bar sfruttando la mediazione i due parenti della vittima. Si tratta di Francesco e Michele Lo Valvo, padre e figlio, di 73 e 45 anni. Per entrambi e' scattato un provvedimento di fermo.(ANSA).

INCREDIBILE!!
 
Da ora in poi nn bisogna essere elettori di nessuno di queti partiti, nn ci può + rappresentare nessuno di quelli che risiedono in parlamento!!

saluti
:up:
Corruzione: ex assessore della Lega arrestato a Piacenza


AGI.it - Corruzione: ex assessore della Lega arrestato a Piacenza
(AGI) - Piacenza, 13 apr. - I carabinieri di Piacenza hanno arrestato, con le accuse di corruzione e concussione, Davide Allegri, 37 anni e residente a Cortemaggiore, ex assessore provinciale della Lega Nord a Protezione civile e Ambiente ed ex assessore all'Urbanistica del comune di Cortemaggiore.
Cariche dalle quali si e' dimesso dopo l'inizio delle indagini a suo carico. Dalle indagini e' emerso che Allegri - nella carica di assessore - rallentava le concessioni per le autorizzazioni alla costruzione di impianti fotovoltaici, inducendo le societa' richiedenti a rivolgersi a un tecnico di fiducia, che provvedeva poi a sua volta a ricompensarlo dei favori. (AGI) .


quello di rallentare le concessioni è il classico giochetto per incassare bustarelle :bow: l'hanno imparato dai lombardi del PDL
 
La Bundesbank sta anche stringendo il credito a casa propria.

Soros sul FinancialTimes: Il Futuro dell’Europa non Dipende dalla Bundesbank

Soros sul Financial Times esorta i politici a prendere misure straordinarie per salvare l'euro, e ad avere il coraggio di distaccarsi dalla Bundesbank e dal letale patto fiscale

12 aprile 2012 , ore 23:00 - 0 Commenti





Per il noto finanziere, politico e filosofo Ungherese naturalizzato USA, la crisi dell’euro sta volgendo al peggio. Le operazioni di rifinanziamento a lungo termine della BCE (LTRO) hanno solo temporaneamente bloccato un’incipiente crisi del credito, ma i problemi restano sul tappeto. Il divario tra paesi creditori e debitori continua ad allargarsi, e la crisi, secondo Soros, sta entrando nella fase letale.
Perché? Grazie alle operazioni LTRO di Mario Draghi, le banche spagnole e italiane si sono impegnate in un arbitraggio molto redditizio e a basso rischio, prendendo a prestito all’1% dalla BCE per poi acquistare i titoli sovrani del proprio paese, a rendimenti più elevati.
D’altra parte, il trattamento preferenziale riservato alla BCE sulle obbligazioni Greche in suo possesso, ha scoraggiato gli altri investitori dal detenere debito sovrano.
Se continua così per qualche anno ancora, dice Soros, diventa possibile un crollo della zona euro, che lascerebbe le banche centrali dei paesi creditori con grandi crediti insoluti difficili da far valere, nei confronti delle banche centrali dei paesi debitori. Soros continua:

La Bundesbank ha visto il pericolo. E ora sta facendo una campagna contro l’espansione indefinita della massa monetaria, e ha iniziato a prendere provvedimenti per limitare le perdite che subirebbe in un crollo. Questo sta creando una profezia autoavverante: una volta che la Bundesbank inizia a stare in guardia contro un crollo, tutti dovranno fare lo stesso. I mercati stanno cominciando a riflettere questo comportamento.

La Bundesbank sta anche stringendo il credito a casa propria.

Questa sarebbe la giusta politica se la Germania fosse un paese indipendente, ma i membri fortemente indebitati della zona euro hanno fortemente bisogno del rafforzamento della domanda della Germania per evitare la recessione.

Senza questo, il patto fiscale della zona euro, approvato lo scorso dicembre, non può assolutamente funzionare.

I paesi fortemente indebitati o non riusciranno ad attuare le misure necessarie o, se lo faranno, non riusciranno a raggiungere i propri obiettivi a causa del crollo della domanda. In entrambi i casi, i rapporti di debito saliranno, e il divario di competitività con la Germania si allargherà…. La trappola della deflazione da debito minaccia di distruggere un’unione politica ancora incompleta. L’unico modo per sfuggire alla trappola è quello di riconoscere che le attuali politiche sono controproducenti e operare un cambiamento.

Ecco alcune linee guida proposte da Soros:

In primo luogo, le norme che disciplinano la zona euro hanno fallito e hanno bisogno di una revisione radicale. Difendere uno status quo che è impraticabile non fa che peggiorare le cose.

In secondo luogo, la situazione attuale è fortemente anomala, e richiede delle misure eccezionali per ritornare alla normalità.

Infine, le nuove regole devono tener conto della stabilità dei mercati finanziari.

Sul primo punto, Soros si riferisce ad alcuni difetti evidenti del patto fiscale, che dovranno essere modificati:

Il patto dovrebbe considerare anche i debiti commerciali e finanziari e nel bilancio pubblico si dovrebbe distinguere tra investimenti che pagano e spesa corrente. Per evitare truffe, quello che si qualifica come investimento dovrebbe essere soggetto ad approvazione da parte di un’autorità Europea. Una Banca Europea allargata per gli investimenti potrebbe quindi cofinanziare gli investimenti.

Sul secondo punto, Soros reputa necessarie, per tornare alla normalità, alcune nuove misure straordinarie:

Le regole di bilancio dell’UE impongono agli Stati membri di ridurre il loro debito pubblico ogni anno di un ventesimo della somma che supera il 60 per cento del prodotto interno lordo. Propongo che gli Stati membri congiuntamente premino l’acquisizione di tale obbligo. Essi hanno trasferito alla BCE i propri diritti di signoraggio, per un valore che, secondo Willem Buiter di Citibank e la Huw Pill di Goldman Sachs, ammonta a circa 2000-3000 miliardi di euro. La BCE potrebbe utilizzare una società veicolo (Special Purpose Vehicle), proprietaria di tali diritti di signoraggio, per finanziare il costo dell’acquisto delle obbligazioni, senza violare l’articolo 123 del Trattato di Lisbona.
Se un paese invece viola il patto fiscale, sarebbe obbligato a pagare gli interessi su tutto o parte del debito di proprietà della SPV. Questo sarebbe sicuramente riuscirebbe a imporre la difficile disciplina fiscale.
...Inoltre, per ridurre il divario di competitività, tutti i paesi membri dovrebbero essere in grado di rifinanziare il debito esistente allo stesso tasso di interesse. Ma questo richiederebbe una maggiore integrazione fiscale. Dovrebbe essere introdotta gradualmente.
Soros è ben consapevole che la Bundesbank non accetterà mai queste proposte, ma il futuro dell’Europa, afferma, è una questione politica, quindi va al di là delle competenze della Bundesbank.


Articolo originale: Europe’s future is not up to the Bundesbank
 
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