Banca Carige (CRG) Carige - Piano industriale e risultati

oggi ne hanno parlato ... qualcuno di 110m

qualunque sia la perdita, sarà una grave perdita, come confermava il vice presidente

siamo all’epilogo, alla resa dei conti ... quella finale

è stato un viaggio fallimentare per chi ha creduto nel Pazzo

questa è l’unica certezza
 
oggi ne hanno parlato ... qualcuno di 110m

qualunque sia la perdita, sarà una grave perdita, come confermava il vice presidente

siamo all’epilogo, alla resa dei conti ... quella finale

è stato un viaggio fallimentare per chi ha creduto nel Pazzo

questa è l’unica certezza

Sono 400 mln di Utp.
Se non ricordo male il coverage ratio Utp era al 35%.
Significa che hanno già iscritto perdite per 140 mln.
Ammettiamo che cedano il pacchetto Utp al 55%, sono 220 mln.
Devono svalutare per altri 60.
110 non capisco da dove esca...

Io quando avevo fatto ancora mesi fa il conto dei 200 mln, erano 135 di t2 che scade, 120 mln di nuove svalutazioni, e avevo considerato 50 mln di risultato prima delle svalutazioni...
 
Ah, nel frattempo il TBV è sceso sotto i 2 mld.
Vedo che diegoforever scrive che secondo lui in una fusione con Intesa, Carige potrebbe essere valutata a 0,40 volte il TBV. Questo, perché ha in dote 1 mld di DTA.
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Questi sono sogni erotici, altro che "mi sembra equo".
Il discorso non sta assolutamente in piedi, perché fondersi con Carige significherebbe anche diminuire la propria redditività. Significherebbe aumentare i deteriorati. Significherebbe anche tante altre cose evidenti, che lui sa, ma che finge di non conoscere.

Quel che invece è certo, è che se fossi azionista Intesa, farei un discorso molto semplice: Carige la acquisiamo (e non ci fondiamo) a un euro dopo che sarà fallita, ma solo a fronte di garanzie statali per tot miliardi (e Modiano è andato da Tria proprio per questa ragione, a mio parere) e di azzeramento dei vecchi soci. La domanda che si fa chiunque è: "Quanto varrebbe Intesa in meno, se si fondesse con Carige?".
 
oggi ne hanno parlato ... qualcuno di 110m

qualunque sia la perdita, sarà una grave perdita, come confermava il vice presidente

siamo all’epilogo, alla resa dei conti ... quella finale

è stato un viaggio fallimentare per chi ha creduto nel Pazzo

questa è l’unica certezza

I 110 dipendono dal fatto che secondo indiscrezioni Bain offrirebbe 150 mln per il pacchetto Utp.
400-150-140 (svalutazioni già iscritte)=110 mln
Ma Utp al 37,5%... suona male. Forse è davvero come in tanti abbiamo sempre pensato: questi chiamano Utp esposizioni che di fatto sono non performing.

La cessione a quel prezzo determinerebbe un ammanco di capitale maggiore rispetto ai 200 mln che avevo preventivato... Inoltre nel 2019 secondo il piano Fiorentino vanno ceduti ulteriori 300 mln di GBV di Utp.
Considerando una cessione al 30% del GBV (perché terranno per ultimi i peggiori), nel 2019 di sola cessione Utp si determinerebbe un ammanco di ulteriori 105 mln.
A questo punto servono almeno 300 mln :-R

Questo spiega anche il motivo per cui a marzo non sia stato emesso il t2 da 300 mln, e spiega cosa intendesse la Reichlin con "mutate condizioni di mercato". Si riferiva al mercato dei crediti in sofferenza!
Con un t2 da 300 mln, cedola trimestrale 4% e rendimento 6,5%, si incasserebbero 250 mln.
 
Ultima modifica:
I 110 dipendono dal fatto che secondo indiscrezioni Bain offrirebbe 150 mln per il pacchetto Utp.
400-150-140 (svalutazioni già iscritte)=110 mln
Ma Utp al 37,5%... suona male. Forse è davvero come in tanti abbiamo sempre pensato: questi chiamano Utp esposizioni che di fatto sono non performing.

La cessione a quel prezzo determinerebbe un ammanco di capitale maggiore rispetto ai 200 mln che avevo preventivato... Inoltre nel 2019 secondo il piano Fiorentino vanno ceduti ulteriori 300 mln di GBV di Utp.
Considerando una cessione al 30% del GBV (perché terranno per ultimi i peggiori), nel 2019 di sola cessione Utp si determinerebbe un ammanco di ulteriori 105 mln.
A questo punto servono almeno 300 mln :-R

Questo spiega anche il motivo per cui a marzo non sia stato emesso il t2 da 300 mln, e spiega cosa intendesse la Reichlin con "mutate condizioni di mercato". Si riferiva al mercato dei crediti in sofferenza!
Con un t2 da 300 mln, cedola trimestrale 4% e rendimento 6,5%, si incasserebbero 250 mln.

si esatto ... la questione di fondo è quanto valgano sti utp ... credo che l’intorno di 40 sia più verosimile dell’intorno di 50

e a bilancio ci sono ancora miliardi di utp ... la fusione era ed è l’unica speranza di sopravvivenza per Carige

nn è una questione di prezzo ormai ... ma solo di sopravvivenza

l’attuale market cap sarà presto un bel ricordo
 
Il bluff di Malacalza su Carige
By Michele Arnese
14 ottobre 2018

Post di Andrea Montanari, giornalista di Mf/Milano Finanza, pubblicato sul suo profilo Facebook

Carige è una banca poco più che regionale portata al collasso dell’ex reuccio Berneschi.

Ora da 5 anni è nelle mani della famiglia Malacalza che volendo dare un segnale a una città dormiente quale è Genova ha deciso di investire centinaia di milioni per salvare la banca. Ma l’attività creditizia non è un business industriale come tutti gli altri.

Così in 5 anni, l’ingombrante Vittorio Malacalza, manco fosse uno Zamparini, o per restare in città, un Preziosi qualunque, ha cambiato 4-quattro-4 coppie di vertice. Con il risultato che il pressing della Bce è diventato asfissiante.

E ora, dopo l’ultima battaglia vinta in assemblea con gli avversari #mincione #volpi (ex alleato di Malacalza) e #Spinelli (al Porto dicevano che lui, il termometro della città, si sposta, vince sempre… e invece così non è stato), si è messo in testa di governare da socio forte. Dettando la linea della ristrutturazione stand-alone, quando Mincione parlava apertamente di aggregazione obbligatoria e in tempi rapidi.

Ha vinto, Malacalza, con una strategia non reale se è vero che il nuovo cda è stato costretto ad ammettere, dopo i primi incontri con la Bce, che la banca è pronta a fare aggregazioni.

Quindi, come dire, ha bluffato. Da navigato giocatore di poker (con soldi suoi, veri). Ha raccontato una storia che non poteva reggere. Nel frattempo, la banca continua a non trovare la sua rotta. E a questo punto c’è il rischio che venga comprata a 0 come avvenuto per altre banche minori italiane.

Perché da sola, Carige, non va da nessuna parte. Ma questo si sapeva da anni.
 
Il terrore del Movimento 5 stelle e della Lega è di fare la fine di Matteo Renzi e Maria Elena Boschi: il "governo del popolo", infatti, dopo aver fatto una "manovra del popolo" rischia di dover intervenire per salvare le banche messe a rischio sui mercati dalla legge di Stabilità. E proprio prima delle elezioni europee. Insomma, il trionfo immaginato (grazie a reddito di cittadinanza e revisioni delle pensioni) potrebbe trasformarsi in un disastro.
 
Il terrore del Movimento 5 stelle e della Lega è di fare la fine di Matteo Renzi e Maria Elena Boschi: il "governo del popolo", infatti, dopo aver fatto una "manovra del popolo" rischia di dover intervenire per salvare le banche messe a rischio sui mercati dalla legge di Stabilità. E proprio prima delle elezioni europee. Insomma, il trionfo immaginato (grazie a reddito di cittadinanza e revisioni delle pensioni) potrebbe trasformarsi in un disastro.
Non penso che salveranno Carige.
Lega e M5s non sono il Pd, e non devono nascondere la polvere sotto il tappeto in attesa che il vecchio gruppo dirigente vada in pensione.
Se dovrà saltare la lasceranno saltare.

Il bluff di Malacalza su Carige
By Michele Arnese
14 ottobre 2018

Post di Andrea Montanari, giornalista di Mf/Milano Finanza, pubblicato sul suo profilo Facebook

Carige è una banca poco più che regionale portata al collasso dell’ex reuccio Berneschi.

Ora da 5 anni è nelle mani della famiglia Malacalza che volendo dare un segnale a una città dormiente quale è Genova ha deciso di investire centinaia di milioni per salvare la banca. Ma l’attività creditizia non è un business industriale come tutti gli altri.

Così in 5 anni, l’ingombrante Vittorio Malacalza, manco fosse uno Zamparini, o per restare in città, un Preziosi qualunque, ha cambiato 4-quattro-4 coppie di vertice. Con il risultato che il pressing della Bce è diventato asfissiante.

E ora, dopo l’ultima battaglia vinta in assemblea con gli avversari #mincione #volpi (ex alleato di Malacalza) e #Spinelli (al Porto dicevano che lui, il termometro della città, si sposta, vince sempre… e invece così non è stato), si è messo in testa di governare da socio forte. Dettando la linea della ristrutturazione stand-alone, quando Mincione parlava apertamente di aggregazione obbligatoria e in tempi rapidi.

Ha vinto, Malacalza, con una strategia non reale se è vero che il nuovo cda è stato costretto ad ammettere, dopo i primi incontri con la Bce, che la banca è pronta a fare aggregazioni.

Quindi, come dire, ha bluffato. Da navigato giocatore di poker (con soldi suoi, veri). Ha raccontato una storia che non poteva reggere. Nel frattempo, la banca continua a non trovare la sua rotta. E a questo punto c’è il rischio che venga comprata a 0 come avvenuto per altre banche minori italiane.

Perché da sola, Carige, non va da nessuna parte. Ma questo si sapeva da anni.

Pensa che ai tempi sostenevo che la Reichlin sapesse benissimo che l'aggregazione era necessaria. E ovviamente mi davano addosso. Il fatto è che quella gente non ha nemmeno un'azione. Sono i lecchini di Malacalza.
 

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