zLuca
Pace e generosità ♥
Lo scrivevo ieri sul FOL, ma ovviamente quei cani hanno fatto finta di non leggere...si parla di 60m di minus per cessione utp a Bain
Lo scrivevo ieri sul FOL, ma ovviamente quei cani hanno fatto finta di non leggere...si parla di 60m di minus per cessione utp a Bain
oggi ne hanno parlato ... qualcuno di 110m
qualunque sia la perdita, sarà una grave perdita, come confermava il vice presidente
siamo all’epilogo, alla resa dei conti ... quella finale
è stato un viaggio fallimentare per chi ha creduto nel Pazzo
questa è l’unica certezza
oggi ne hanno parlato ... qualcuno di 110m
qualunque sia la perdita, sarà una grave perdita, come confermava il vice presidente
siamo all’epilogo, alla resa dei conti ... quella finale
è stato un viaggio fallimentare per chi ha creduto nel Pazzo
questa è l’unica certezza
I 110 dipendono dal fatto che secondo indiscrezioni Bain offrirebbe 150 mln per il pacchetto Utp.
400-150-140 (svalutazioni già iscritte)=110 mln
Ma Utp al 37,5%... suona male. Forse è davvero come in tanti abbiamo sempre pensato: questi chiamano Utp esposizioni che di fatto sono non performing.
La cessione a quel prezzo determinerebbe un ammanco di capitale maggiore rispetto ai 200 mln che avevo preventivato... Inoltre nel 2019 secondo il piano Fiorentino vanno ceduti ulteriori 300 mln di GBV di Utp.
Considerando una cessione al 30% del GBV (perché terranno per ultimi i peggiori), nel 2019 di sola cessione Utp si determinerebbe un ammanco di ulteriori 105 mln.
A questo punto servono almeno 300 mln
Questo spiega anche il motivo per cui a marzo non sia stato emesso il t2 da 300 mln, e spiega cosa intendesse la Reichlin con "mutate condizioni di mercato". Si riferiva al mercato dei crediti in sofferenza!
Con un t2 da 300 mln, cedola trimestrale 4% e rendimento 6,5%, si incasserebbero 250 mln.
Non penso che salveranno Carige.Il terrore del Movimento 5 stelle e della Lega è di fare la fine di Matteo Renzi e Maria Elena Boschi: il "governo del popolo", infatti, dopo aver fatto una "manovra del popolo" rischia di dover intervenire per salvare le banche messe a rischio sui mercati dalla legge di Stabilità. E proprio prima delle elezioni europee. Insomma, il trionfo immaginato (grazie a reddito di cittadinanza e revisioni delle pensioni) potrebbe trasformarsi in un disastro.
Il bluff di Malacalza su Carige
By Michele Arnese
14 ottobre 2018
Post di Andrea Montanari, giornalista di Mf/Milano Finanza, pubblicato sul suo profilo Facebook
Carige è una banca poco più che regionale portata al collasso dell’ex reuccio Berneschi.
Ora da 5 anni è nelle mani della famiglia Malacalza che volendo dare un segnale a una città dormiente quale è Genova ha deciso di investire centinaia di milioni per salvare la banca. Ma l’attività creditizia non è un business industriale come tutti gli altri.
Così in 5 anni, l’ingombrante Vittorio Malacalza, manco fosse uno Zamparini, o per restare in città, un Preziosi qualunque, ha cambiato 4-quattro-4 coppie di vertice. Con il risultato che il pressing della Bce è diventato asfissiante.
E ora, dopo l’ultima battaglia vinta in assemblea con gli avversari #mincione #volpi (ex alleato di Malacalza) e #Spinelli (al Porto dicevano che lui, il termometro della città, si sposta, vince sempre… e invece così non è stato), si è messo in testa di governare da socio forte. Dettando la linea della ristrutturazione stand-alone, quando Mincione parlava apertamente di aggregazione obbligatoria e in tempi rapidi.
Ha vinto, Malacalza, con una strategia non reale se è vero che il nuovo cda è stato costretto ad ammettere, dopo i primi incontri con la Bce, che la banca è pronta a fare aggregazioni.
Quindi, come dire, ha bluffato. Da navigato giocatore di poker (con soldi suoi, veri). Ha raccontato una storia che non poteva reggere. Nel frattempo, la banca continua a non trovare la sua rotta. E a questo punto c’è il rischio che venga comprata a 0 come avvenuto per altre banche minori italiane.
Perché da sola, Carige, non va da nessuna parte. Ma questo si sapeva da anni.