CERCA DI ESSERE IL GIOCATORE DI SCACCHI, NON IL PEZZO SULLA SCACCHIERA

Il mio non è un dubbio. E' verità. Ci prendono per beoti.

contebiscia ha incassato la fiducia del Parlamento, ed è pronto per assumere i pieni poteri spettanti.
Una vorticosa stagione di riforme aspetta ora di essere avviata, stando al discorso pronunciato alla Camera,
con la presentazione di un programma di Governo tutt’altro che povero di contenuti:
dagli asili nido, con l’azzeramento delle rette per famiglie a medio-basso reddito, al taglio del cuneo fiscale;
dalla legge sul salario minimo alla revisione dei decreti sicurezza; e poi ancora digitalizzazione del paese,
sostegno all’agricoltura, turismo e made in Italy, tutela dei risparmiatori, taglio dei parlamentari, legge sulla parità di salario tra uomini e donne.
E molto altro.

Intanto possiamo già iniziare a tracciare le prime linee sulle misure in arrivo nella Manovra 2020. Ecco un primo elenco.

Manovra 2020: stop aumenti dell’Iva
Tra i pericoli incombenti all’alba del 2020 c’è sicuramente l’aumento dell’Iva, che peserebbe per circa 23 miliardi di euro.
Questo rischio va scongiurato con una sterilizzazione, che rientra tra le prime misure annunciate dal nuovo Governo giallorosso.
Stando infatti al programma presentato alla Camera da Giuseppe Conte (in occasione del voto di fiducia alla neonata compagine governativa),
il Governo si impegna a evitare l’aumento Iva con risorse reperite anche attraverso una razionalizzazione della spesa e una spending review,
portata avanti anche mediante la revisione del quadro delle agevolazioni fiscali e il contrasto all’evasione fiscale.
(QUINDI PAGHIAMO NOI CON PIU' TASSE E/O CON MENO SERVIZI)

Manovra 2020: taglio cuneo fiscale sul lavoro
Il secondo impegno assunto in prima persona dal Premier nel suo discorso alla Camera è quello di una più giusta redistribuzione del carico fiscale
e un alleggerimento del cuneo fiscale sul lavoro, a vantaggio dei lavoratori.
Si parla di un’estensione dei benefici del Bonus Renzi, o comunque misure fiscali volte al recupero di circa 1500 euro.
(QUINDI SE E' REDISTRIBUZIONE QUALCUNO DOVRA' PAGARE PER DARE BENEFICI AD ALTRI)

Manovra 2020: riforma fiscale ma niente Flat tax
Questo taglio del cuneo fiscale rientra nel piano di redistribuzione del carico, con una rimodulazione delle aliquote Irpef.
Conte non ha però fatto alcun riferimento alla Flat tax. Tutto ciò fa pensare che il Governo abbandonerà il progetto
voluto da Matteo Salvini di tassa piatta, in favore di una revisione degli scaglioni e un riordino delle agevolazioni fiscali.

Manovra 2020: azzeramento rette asili nido
All’interno del programma di Governo c’è un’ampia volontà di sostegno all’eduzione.
In quest’ottica il Governo è pronto ad aiutare le famiglie a medio-basso reddito, azzerando le rette per la frequenza degli asili nido pubblici, già dal 2020.
(MA GIA' LO FA REGIONE LOMBARDIA, PERTANTO DA NOI NULLA)

Manovra 2020: legge sul salario minimo
Altro pilastro, lanciato a suo tempo dai 5 stelle con Luigi Di Maio, e portato avanti anche dal governo giallorosso,
sarà la legge sul salario minimo, che deve portare a un giusto compenso per lavoratori dipendenti e autonomi.
(QUINDI MAGGIORI COSTI PER LE IMPRESE. CHE GIA' CHIUDONO. ALTRE DI PIU' CHIUDERANNO)

Manovra 2020: novità sulle pensioni
Per quanto riguarda le pensioni, il Premier Conte, non ha fatto cenno per la prossima Manovra a Quota 100.
Stando però alle dichiarazioni del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro,
nel corso di un’intervista al Corriere della sera, Quota 100 resterà al suo posto.
“Abbiamo dimostrato di essere in grado di individuare coperture solide per le nostre proposte, lo faremo anche stavolta.
Reddito e Quota 100 non si toccano, garantisco”,
ha assicurato. Esattamente come non verrà toccato il Reddito di cittadinanza.
(QUINDI TUTTO COME PRIMA)

Nel programma di Governo è menzionata invece la proroga di Opzione donna.
Inoltre si parla di una pensione di garanzia per le giovani generazioni di precari.
Si prevede a questo scopo l’incremento del Fondo previdenziale integrativo pubblico,
includendo la prestazione per i giovani, che va incontro a coloro che purtroppo hanno carriere discontinue.
Le modalità ovviamente non si conoscono ancora.
(QUESTA E' LA STRONZATA PIU' UTOPISTICA MAI LETTA. CARO IL MIO PRECARIO QUANDO ANDRAI IN PENSIONE
PRENDERAI PER QUANTO HAI VERSATO).


Manovra 2020: parità di genere nelle retribuzioni
Oltre al salario minimo, la volontà del Governo è di lavorare e approvare una legge sulla parità di genere in tema di salari.
Uomini e donne devono ottenere parità di stipendio.
(ALTRA STRONZATA UTOPISTICA. I CONTRATTI DI LAVORO PER I LAVORATORI DIPENDENTI NON HANNO DIFFERENZE
DI SESSO. VALGONO PER TUTTI.)


Manovra 2020: assegno unico per famiglie e sostegno alla disabilità
Nel programma di prevede per i giovani a basso reddito un assegno unico per le famiglie meno abbienti, soprattutto se numerose e con persone con disabilità.
Inoltre il premier ha promesso grande attenzione al tema della disabilità.
Nel prossimo futuro (non si sa ancora quando avverrà esattamente, ma comunque entro l’arco della legislatura),
è previsto un riordino della normativa sulla disabilità, mediante l’unificazione del tutto in un Codice unico delle disabilità.
La delega in materia di disabilità verrà assunta direttamente dalla Presidenza del consiglio.
(FAI INVECE UN ACCERTAMENTO REALE SULLE PENSIONI DATE AI FALSI INVALIDI
E NON GIRARE LA TESTA DALL'ALTRA PARTE SUL LAVORO IN NERO. POI SONO TUTTI NON ABBIENTI)


Manovra 2020: pagamenti elettronici
Altro punto, in ottica soprattutto di lotta all’evasione è la promozione dei pagamenti elettronici
per ridurre i costi delle operazioni e scongiurare fenomeni di evasione fiscale.
(IO PAGO PER CONTANTI E SONO LIBERO DI FARLO. NON TI DIRO' MAI COME E DOVE SPENDO I MIEI SOLDI
SUI QUALI LE TASSE LE PAGO)
 
Dopo l'aggressione in stazione, ecco i commenti dei buonisti beoti.

"Accumunare un fatto grave e violento con il fenomeno dell'immigrazione è stupido.
Stupido e altrettanto violento perché colpisce ancora più persone e più diffusamente.
Creando anche un clima d'odio. (leggere la valanga di tali commenti su Facebook per rabbrividire davvero)."

"Allo stesso tempo vogliamo manifestare la nostra indignazione verso quegli esponenti politici e istituzionali
che stanno utilizzando questa vicenda per attaccare indistintamente il sistema di accoglienza,
agitando lo spettro della paura verso "il diverso, l'immigrato, il clandestino" - pericoloso e criminale -
scendendo in proclami basati sul colore della pelle."

"Se la soluzione per la maggioranza è quella della sicurezza, che si mettano in campo gli strumenti per garantirla, ma non basta.
È necessario tenere ben in mente che la risposta a questo tipo di situazioni non può e non deve essere occasionale o improvvisata.
Occorre una soluzione decisa dalle Istituzioni, che parta soprattutto dall'individuare le situazioni di disagio e porvi rimedio"

"E per noi GD della provincia di Lecco questa risposta deve partire nel nostro territorio da tutti quei contesti dove l'integrazione non sta funzionando,
consegnando giornate vuote e senza prospettive a chi è in costante attesa di costruire, legalmente, il suo futuro in Italia.
Le Istituzioni intervengano anche in città, perché l'accoglienza non può essere abbandonata al caso."

"l’origine dell’aggressione va cercata nel disagio psichico che si traduce in atteggiamenti aggressivi verso tutti, verso la prima persona che incontri.
Le soluzioni sono complesse e non possono essere ricercate nell’odio verso il diverso, nell’avversione al colore della pelle.
Non possono essere ricercate soluzioni partendo da quelle basi proprio perché quelle basi, trascurando le vere radici,
non possono offrire soluzioni realmente in grado di risolvere le cause del disagio psichico."
 
Allora. Mettiamo i puntini sulle "I".

La stazione è diventata il Bronx. Ma quello anni '60 non quello che vediamo oggi.
Ci sono "diversamente colorati" ovunque. Che chiedono soldi e che fanno battute alle donne.
E' realtà.

A ciìrca 200 metri dalla stazione, C'è il Ferrohotel. Cosa sarai mai ?
L'escamotage di Ferrovie per portare a casa soldi. Tanti soldi.
Ha convertito un immobile destinato agli alloggi dei ferrovieri ad hotel per immigrati.
E' lo stesso hotel dove qualche mese fa hanno arrestato decini di "diversamente colorati"
con addosso dosi di coca e/o eroina.

200 metri oltre il ferrohotel ci sono 2 scuole con circa 2000 studenti, la maggior parte
dei quali per andare in stazione passa davanti al ferrohotel dove i "diversamente colorati"
offrono le dosi di coca. Ancora oggi.

Non mi credete ? Venite a vedere con i vostri occhi.

La strda di collegamente fra il centro commerciale - che si trova anch'egli a 200 metri dal
ferrohotel è stata chiusa per mesi, perchè luogo di spaccio. Hanno messo le telecamere.
Vi invito a venire a vedere che fine hanno fatto.

E di fronte a tutto questo. Che è realtà. Il comune fa finta di nulla.
Il prefetto fa finta di nulla. I cc. girano la testa dall'altra parte.
Ed i buonisti scrivono.

PS: La maggior parte di quelli arrestati - ed oggi sono sempre in giro - erano :
immigrati clandestini, senza documenti di identificazione.
Altro che "persone in attesa di costruire legalmente il loro futuro in italia)
 
00:00 Il Corriere della Sera dice che con questo governo si apre uno spiraglio sui migranti.
Ma di cosa?

La fake news di Alesina e Giavazzi che scrivono che Lamorgese è la prima donna a ricoprire l’incarico di Ministro dell’Interno.
Ma la Cancellieri, che lo è stata dal 2011 al 2013, se la sono dimenticata?

01:20 Gian Micalessin ci spiega come nel 2015 l’Europa prometteva la ridistribuzione dei migranti che però non c’è mai stata.
E nessuno è stato multato…

04:08 È guerra tra i sottosegretari del nuovo governo, un vero gioco delle poltrone

06:50 Renzi potrebbe far nascere gruppi autonomi, Zingaretti preoccupato…

08:04 Roberto Fico spiega che l’Europa sarà contagiata dalle idee del M5s, forse è successo l’inverso

08:30 Il patteggiamento del Sole24ore sui conti truccati

08:54 La proposta di Confindustria di tassare i prelievi di contanti fatti col bancomat

09:18 La Borsa di Hong Kong vorrebbe comprare la Borsa di Londra
 
"il bello è che ci sono quelli che ci credono, che pensano che basta “andare a parlare” in Europa e due sanzioni per far ridistribuire i “migranti”.
A parte che l’immigrazione selvaggia va fermata (e la cosa riguarda tutta Europa), ma non sono bastati questi 14 mesi per capire che NESSUNO li vuole??????
Non è stato sufficiente vedere chi ce li riporta indietro sedati, ingabbiati, abbandonati nei nostri boschi, etc?
Ed il nuovo fenomeno che abbiamo per premier dice che sbarcano in Italia e poi li ridistribuiamo … se sbarcano, CE LI TENIAMO COME ABBIAMO SEMPRE FATTO!
SVEGLIA! Sono solo BLA,BLA, BLA!"

"OTAN UE vuole cambiare e redistribuire i migranti ???
Siamo seri per favore, stiamo parlando :

Della stessa OTAN UE che ha bombardato la Libia e se ne è impipata dei flussi di migranti causati dalle bombe ???

Della stessa che ha girato la testa quando il sultano ha aperto le autostrade del Jihad contro la Siria
e che poi ha regalato al sultano 6 miliardi per ringraziarlo del servigio reso ai tagliagola e compagni di tutte le AL del terrore ???

Della stessa che ha affrontato gli sterminii dell’ISIS ed il genocidio dei cristiani d’oriente a colpi di riunioni al vertice, coffee break e foto di gruppo ???

Della stessa che dichiarò almeno 3 anni orsono che avrebbe combattuto i mercanti di uomini che imperversano in Libia ???

Della stessa che dice che la Tunisia, dove migliaia di italiani vanno in vacanza, non è un porto sicuro
e che di sicuro ha invece l’olio di oliva che distrugge il mercato olivicolo meridionale ???

Il Bisconte Zio, è uno che crede alla Befana, ma la Von der Lyen per l’Italia non ha cenere e carbone, ma solo migranti che la UE non vuole e non vorrà mai per non implodere."

"La redistribuzione parte da un’ idea sbagliata: che questi stranieri siano come vitamine per i paesi europei, da prendersi in dosi precise,
mentre invece sono, ahinoi, come virus letali, che non dovrebbero venire assunti, né diffusi."
 
Posta l'evidente volontà dell'Unione europea di favorire la formazione di un nuovo esecutivo Pd-M5S con l'avvallo di Macron e Merkel,
ha sorpreso il tweet di Donald Trump in favore di Giuseppe Conte nei febbrili giorni delle trattative politiche.

Innumerevoli sono state le interpretazioni, le dietrologie, i punti interrogativi di un tweet che è apparso,
oltre che un endorsement di Conte, una sconfessione nei confronti di Salvini.

I retroscena che oggi arrivano dagli Stati Uniti aiutano a comprendere meglio la crisi italiana e la posizione assunta del governo americano.

La notizia del licenziamento del consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton da parte di Trump,
spiega il cambio di equilibri all'interno dell'amministrazione americana dove ha un peso sempre più consistente il Segretario di Stato Mike Pompeo.

Sebbene secondo accreditate fonti del mondo conservatore americano il tweet di Trump a favore di Conte
sia stata una decisione del Presidente senza consultarsi con il Dipartimento di Stato, il più forte sostenitore di Salvini nel governo Usa era proprio John Bolton.

L'ex ministro dell'Interno italiano non era riuscito a costruire solide relazioni nell'esecutivo guidato da Trump né negli influenti ambienti del deep state.

Ma c'è di più: proprio Pompeo (che in precedenza è stato capo della Cia) sembra essersi infastidito per i legami russi della Lega oltre che per l'adesione dell'Italia alla via della seta.

A ciò si aggiunga che l'entrata in scena di Renzi ha rimesso in gioco le componenti del Partito Democratico
che coltivano da tempo rapporti con gli Stati Uniti, in particolare con il mondo della finanza, il deep state e soprattutto con il Dipartimento di Stato.

La posizione del governo americano nei confronti di Salvini è spiegata alla perfezione da John Gizzi,
corrispondente alla Casa Bianca per Newsmax, definito «l'uomo che conosce tutti a Washington» e uno dei più influenti analisti politici americani:

«Al di là di Bolton, i sostenitori di Salvini sono più al di fuori del governo piuttosto che al suo interno
a partire dai leader tradizionali del movimento conservatore e dal gruppo di intellettuali legati all'area del national conservatism».

Come insegna la storia, ancora una volta la partita per decidere il futuro dell'Italia
si è giocata più al di fuori dei confini nazionali che all'interno del nostro paese.
 
Il governo giallorosso sbatte contro il muro dell'immigrazione.
Il primo nodo da sciogliere sul tavolo del nuovo esecutivo Pd-Cinque stelle è la gestione dei flussi migratori.

Le due forze politiche, oggi alleate al governo, non hanno una linea univoca sul tema dell'immigrazione.

Sarebbe bastato, infatti, ascoltare gli interventi dei due leader, Luigi di Maio e Nicola Zingaretti, su La7 al DiMartedì per notare la spaccatura nel governo.

Il leader del Pd, intervistato da Giovanni Floris sul caso della Ong Ocean Viking, non ha alcun dubbio:
«Per me deve entrare senza se e senza ma in un porto italiano».
Posizione ribadita ieri da Bruno Vespa: «In attesa che gli Stati si mettano d'accordo, i migranti sbarchino
legati a una redistribuzione che oggi non io ma la presidente della commissione europea ha garantito.
Non si possono lasciare esseri umani all'infinito in mezzo al mare. Io voglio confini vigilati.
Ma la soluzione prospettata dal governo precedente non era una soluzione».

Zingaretti si augura «un cambio di passo che ponga fine a una situazione drammatica».

Per il ministro degli Esteri, che offre un'altra via d'uscita al problema, non c'è la necessità di un cambio di rotta:
«L'obiettivo è che quando gli immigrati arrivano si deve creare un meccanismo europeo, che in realtà già esiste
ma deve essere più veloce, per ridistribuire negli altri paesi le persone che arrivano qui», commenta Di Maio da Floris.

Le spaccature non sono solo nel governo ma anche nei due partiti.

Tra i dem c'è la posizione sostenuta da Matteo Orfini e Maurizio Martina che punta alla cancellazione dei due decreti sicurezza e all'apertura dei porti. Il modello Alfano, per intenderci.
Linea che si scontra con la posizione di renziani e dell'ex ministro dell'Interno Marco Minniti. Bene l'accoglienza ma i flussi vanno regolati. E soprattutto la cancellazione dei decreti sicurezza sarebbe troppo rischiosa.

E una posizione univoca non c'è nemmeno tra i Cinque stelle.
Di Maio, Stefano Buffagni, l'ex sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo sono favorevoli a mantenere la chiusura dei porti
in assenza di garanzie da parte dell'Europa su ricollocamenti e superamento del trattato di Dublino.
La pattuglia di parlamentari, Doriana Sarli, Rina di Lorenzo, Dalila Nesci, Carmen di Lauro, vicina al presidente della Camera Roberto Fico
sposano la linea orfiniana dei porti aperti.

Nodi che mettono già a rischio la compattezza governo.
 
ahahahahahahah

stampa-immigrazione.png

Ed il 50% rimane in Italia.
 
Educazione civica materia a scuola?

Non siamo pronti: autorità dicono

“metterebbe in crisi calendario scolastico” (calendario intoccabile: i turni e i posti dei prof).

In crisi andrebbero prof, studenti e famiglie alla rivelazione che io prima di tutti
e degli altri chi se ne frega non è art. 1 della Costituzione.

Rinviare, rinviare, rinviare che è poi l’art. 2.
 
ROMA – A Torino i grillini di governo il Pd li conosce bene e ha preso le misure.
Due piemontesi grilline e donne sono entrate nel Governo Conte 2, Paola Pisano, ministro senza portafoglio per l’Innovazione, e Fabiana Dadone, per la Pubblica Amministrazione.

Per questo, Stefano Lo Russo, capo gruppo del Pd nel Consiglio comunale di Torino,
avverte che c’è da andare cauti, “anzi, molto cauti”, come riferisce sul Foglio David Allegranti.

Il fair play politico non regge più di tanto.

Lo Russo non tiene e non nasconde “un certo qual stupore” per l’inserimento fra i ministri del Governo Conte bis, della Pisano, assessore della Giunta Appendino :

“Non ha particolarmente brillato per efficacia amministrativa a Torino”, sbotta Lo Russo.

Paola Pisano, “ha sicuramente avuto un mandato con poche luci e molte ombre.
Ha positivamente aperto la città a investimenti e a sperimentazioni, ma contemporaneamente non è stata minimamente in grado
di gestire i servizi essenziali come l’anagrafe, che ha raggiunto livelli di inefficienza intollerabili per i cittadini di Torino,
con tempi di attesa per una carta identità di oltre 4 mesi. Allucinante”.

In altre parole: tante idee, tanta filosofia, tante parole. Purtroppo però, come dice il proverbio, fra il dire e il fare…

Dalle parole di Lo Russo emerge la senzazione che il Movimento 5 stelle abbia colto l’occasione del rimpasto che provare a tirare fuori dal guano Chiara Appendino:

“Appendino, con opportunismo, prova a ritagliarsi uno spazio che le serve a coprire le inefficienze torinesi,
cercando di far passare l’equivalenza che il fatto che Pisano fa il ministro allora significa che il modello Torino è virtuoso”.

Infatti, aggiunge il capogruppo Pd: “Pisano è stata imposta dal M5s nella trattativa nazionale. Il Pd ha fatto buon viso a cattivo gioco in sede di trattativa”.

Domanda chiave: Pd e Cinque stelle possono allearsi anche a livello locale?

Risposta: “Qui non è minimamente all’ordine del giorno.
Il nostro giudizio sulla guida della città di Torino da parte di Appendino e della sua squadra è negativo su tutti i fronti, senza possibilità di recupero.
Sarebbe non solo incomprensibile ma anche sbagliato vederla diversamente.
Non basta che cambi il quadro nazionale per cambiare anche i giudizi.
Valutazioni oggettive basate su elementi di merito e su anni di prove provate di inefficienza governativa”.
 

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