Certificati di investimento - Cap. 1 (33 lettori)

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Gingill1

Forumer storico
Ragazzi... rischiate di trasmettere un messaggio sbagliato, soprattutto a chi legge da poco.
I certificati nn sono obbligazioni.
In condizioni di mercato stabili o di leggero guadagno/perdita permettono di ottenere extra-rendimenti.
Questo nn toglie che lo scenario da auspicare (a patto di nn avere reverse ovviamente) sia la salita del sottostante sopra il valore di strike.
Il certificato nn renderà più una cippa o andrà a scadenza anticipata... bene... gestione un po' più attiva del portafoglio.

Avete ragione sono troppo esigente ma l'ho sempre dichiarato!!!!

Di contro ribadisco che un solo errore sui certificati si paga caro.
L'anno prossimo oramai lo tengo fino a scadenza, (chi vive sperando muore.......) vedrò azzerato l'utile di quasi tutte le altre operazioni ................ :eek:

Con le mie briciolate sull'obbligazionario ho fatto un bel 3,73% netto annuo che di sti tempi è tanta roba e proietto un più umile 2,89% per il 2017 che spero di innalzare un pelino con qualche operazione spot !! :clap:
 

Gingill1

Forumer storico
Nel senso che non arrivo a chiedere cedole e rendimento certo :) ,altrimenti non compero uno strumento derivato ma vado, come dice Maurizio, direttamente su un bond(sperando che l'emittente non faccia mai default:().
Pero' conosco diversi operatori finanziari (consulenti-promotori-. direttori di banca-e anche traders) che hanno una visione negativa su questo strumento.Alla mia domanda come mai? mi hanno sempre risposto " a consuntivo sia io che i miei clienti ci abbiamo rimesso dei soldi".
Detta cosi' non vuole dire niente, pero' io stesso che tutto sono tranne che un contrarian all'uso dei cert, mi sono spesso interrogato sul perche' ( PER ME )sia comunque difficile realizzare guadagni con un minimo di continuita'.Ho rilevato due criticita' pesanti nella mia esperienza quinquennale nell'uso dei cert.
1) la difficolta' ad applicare lo stop loss (psicologica)che ti puo' portare a perdite pesanti -30 -40% quando vai a scadenza sotto barriera.
2) i rimborsi anticipati che nel breve mi danno un gain ma nel medio periodo mi tolgono la possibilita' di cedolare ad alti livelli.
Il punto 1 e' micidiale, ci vogliono 4 certificati da +10%(non poco) solo per azzerare una perdita da -40% e per me su base statistica "azzeccarne " 4 su 5 e' gia' un trend di alto livello.
Il punto 2 rappresenta solo un limite al gain , e quindi e' meno pesante da gestire.
Sia chiaro IO STO INCREMENTANDO la mia % di PTF in cert., perche' a queste ombre che ho citato si contrappongono molti vantaggi.
Resta pero' uno strumento complesso da maneggiare con cura poi ad ognuno la propria strategia.


Mi pare che qui, questo ottimo 3D, si maneggi il certificato più come risparmio che come trading stretto.
Naturalmente, tranne il sottoscritto incapace, disdegnano salite di trading del 10%.

L'aspetto davvero pericoloso e speculativo lo vedo sui X5-X7 ecc..... mostri che rovinano la gente.

Sono invece fortemente d'accordo con te sul punto 1 che non ti permette di stoppare le perdite. L'illusione della cedola secondo me distorce il rischio prodotto.

PS
Però siete talmente simpatici qui che mi avete fatto affezionare anche a questi strani strumentini
 

NoWay

It's time to play the game
Giove... se gli operatori finanziari con cui hai parlato hanno perso soldi con i certificati negli ultimi 5 anni, dovrebbero cambiare lavoro.
Io, che sono un dilettante e tra l'altro nn tanto bravo, ho fatto 3 anni (2013, 2014 e 2015) con rendimenti allucinanti (in senso positivo) e un anno (l'ultimo) negativo (in gran parte per mie valutazioni sbagliate sul sistema bancario italiano e sul nostro indice in generale).
Tu sottolinei 2 punti critici. Nessuno li contesta. Sto solo cercando di dirti che possono e devono essere gestiti con maggiore reattività.
 

NoWay

It's time to play the game
Sergio... fare trading con i certificati è davvero molto difficile, avere un approccio meno passivo è relativamente semplice...
 

Jackfol

Forumer storico
Anche nel caso di cert. con barriera continua, al di la' degli auspici del buon Maurizio:),sono pochi i traders che applicano lo stop loss ANTE barriera.Questo perche' nella natura umana l'avidita' prevale spesso sulla prudenza.(leggere un po' di psicologia del trading).
A mio giudizio per avere una minima speranza di essere coerenti con l'applicazione di uno stop loss bisognerebbe acquistare solo cert. nei quali la ns. visione e' positiva sull'andamento del sottostante( e non moderatamente negativa).Ecco che se il sottostante inizia a scendere e' psicologicamente piu' facile ammettere di avere sbagliato valutazione e quindi di applicare uno S.L. decente.(per la serie il mercato va contro tutti i miei bravi ragionamenti).
Ma essere coerenti con il tutto richiede una disciplina mentale ( a partire dal sottoscritto) di difficile applicazione.

Sacrosanta verità ..............basta leggere qui un po' di pagine per averne la conferma......
 

Gingill1

Forumer storico
Sergio... fare trading con i certificati è davvero molto difficile, avere un approccio meno passivo è relativamente semplice...

Infatti la reputo una cosa positiva e per questo mi piace il vs approccio.
Sai quanti ne ho visti fumarsi i conti con i X5 e X7 che qui vedo citati solo sporadicamente
 

giovecometa4

Forumer attivo
Giove... se gli operatori finanziari con cui hai parlato hanno perso soldi con i certificati negli ultimi 5 anni, dovrebbero cambiare lavoro.
Io, che sono un dilettante e tra l'altro nn tanto bravo, ho fatto 3 anni (2013, 2014 e 2015) con rendimenti allucinanti (in senso positivo) e un anno (l'ultimo) negativo (in gran parte per mie valutazioni sbagliate sul sistema bancario italiano e sul nostro indice in generale).
Tu sottolinei 2 punti critici. Nessuno li contesta. Sto solo cercando di dirti che possono e devono essere gestiti con maggiore reattività.
Vedi Maurizio ho avuto modo di parlare personalmente (in vari seminari e forum)con 4 persone che operano nel mondo cert. ad alti livelli; Scandurra P-Borsi G- Fanton S-Dal Negro P. ( penso li conoscerai anche tu).Tutti mi hanno evidenziato la complessita' del mondo cert, in particolare Borsi (un anno fa) mi disse che secondo lui se non integri la gestione certificates coprendoti con le opzioni il rischio di perdere soldi e' non irrilevante.(lui la chiama gestione attiva ma io purtroppo non la so fare:().
Credimi mi fanno molto piacere le tue performances , ma fai un atto di fiducia; il ns. e' e resta un mondo di nicchia (quello dei cert) ma non certo perche' gli altri sono pigri o meno intelligenti di noi.La % di chi ha abbandonato il prodotto dopo anni di scarsi risultati e' elevata.Io stesso 3 anni fa dopo 2 anni a rendimento zero stavo per farlo.
Riguardo i promotori e consulenti 6/7 persone in tutto che conosco direttamente nessuno li tratta piu' (anzi la polemica con me e' spesso accesa visto che io ci opero).
Probabilmente hanno interesse a dirottare i cliente sul gestito;), ma questa e'tutta un'altra storia:)
 

Gingill1

Forumer storico
Vedi Maurizio ho avuto modo di parlare personalmente (in vari seminari e forum)con 4 persone che operano nel mondo cert. ad alti livelli; Scandurra P-Borsi G- Fanton S-Dal Negro P. ( penso li conoscerai anche tu).Tutti mi hanno evidenziato la complessita' del mondo cert, in particolare Borsi (un anno fa) mi disse che secondo lui se non integri la gestione certificates coprendoti con le opzioni il rischio di perdere soldi e' non irrilevante.(lui la chiama gestione attiva ma io purtroppo non la so fare:().
Credimi mi fanno molto piacere le tue performances , ma fai un atto di fiducia; il ns. e' e resta un mondo di nicchia (quello dei cert) ma non certo perche' gli altri sono pigri o meno intelligenti di noi.La % di chi ha abbandonato il prodotto dopo anni di scarsi risultati e' elevata.Io stesso 3 anni fa dopo 2 anni a rendimento zero stavo per farlo.
Riguardo i promotori e consulenti 6/7 persone in tutto che conosco direttamente nessuno li tratta piu' (anzi la polemica con me e' spesso accesa visto che io ci opero).
Probabilmente hanno interesse a dirottare i cliente sul gestito;), ma questa e'tutta un'altra storia:)

Discorrevo di la della stessa cosa.
Anche per i Futures, che poi derivati sempre sono, se non impari a coprirti in opzioni ti fai prima o poi molto male.

Io ci ho provato a studiare ma giuro, che il mio cervello non ingegneristico, si è rifiutato di farcela. :eek:
 

NoWay

It's time to play the game
Vedi Maurizio ho avuto modo di parlare personalmente (in vari seminari e forum)con 4 persone che operano nel mondo cert. ad alti livelli; Scandurra P-Borsi G- Fanton S-Dal Negro P. ( penso li conoscerai anche tu).Tutti mi hanno evidenziato la complessita' del mondo cert, in particolare Borsi (un anno fa) mi disse che secondo lui se non integri la gestione certificates coprendoti con le opzioni il rischio di perdere soldi e' non irrilevante.(lui la chiama gestione attiva ma io purtroppo non la so fare:().
Credimi mi fanno molto piacere le tue performances , ma fai un atto di fiducia; il ns. e' e resta un mondo di nicchia (quello dei cert) ma non certo perche' gli altri sono pigri o meno intelligenti di noi.La % di chi ha abbandonato il prodotto dopo anni di scarsi risultati e' elevata.Io stesso 3 anni fa dopo 2 anni a rendimento zero stavo per farlo.
Riguardo i promotori e consulenti 6/7 persone in tutto che conosco direttamente nessuno li tratta piu' (anzi la polemica con me e' spesso accesa visto che io ci opero).
Probabilmente hanno interesse a dirottare i cliente sul gestito;), ma questa e'tutta un'altra storia:)

Tocchi tanti punti.
Andiamo con ordine.
Da quando ho aperto questo thread, sono stra-sicuro di non aver mai detto che i certificati sono strumenti semplici che permettono guadagni stellari senza rischi. Al contrario ripeto sempre che sono investimenti complessi, che si devono fare dopo aver capito bene come funzionano e se si ha un'adeguata propensione al rischio. In condizioni avverse ci si può fare molto male.
Premesso questo... dico anche che hanno dei vantaggi indiscutibili (possibilità di guadagnare anche a fronte di ribassi moderati dei sottostanti e trattamento fiscale su tutti).
Tra le persone che citi conosco (purtroppo non di persona) solo Pierpaolo, che considero un autentico esperto del settore.
Non frequento seminari tenuti da traders.
Sono un autodidatta, molto "pane e salame". Cerco di leggere e di informarmi il più possibile per poter investire i miei risparmi senza fare troppi disastri.
Quando ho cominciato ad avvicinarmi ai certificati l'ho fatto perchè non ritenevo più remunerativo il rendimento offerto dalle obbligazioni (mia asset class preferita). Ho beccato anni borsistici buoni o almeno buoni per come sono strutturati i certificati. Ho guadagnato, ma non perchè sono bravo, semplicemente perchè in quel contesto lo strumento scelto era vincente. L'ultimo anno o meglio gli ultimi 15 mesi non sono stati così positivi, però mi hanno insegnato tantissimo. Sbagliando, ho tenuto in portafoglio dei phoenix con basket in cui ci sono Saipem o Ubi e il non essere intervenuto per limitare le perdite ha comportato posizioni davvero deficitarie. Ho capito che è meglio avere una gestione meno passiva del portafoglio. Quando cambiano le condizioni devono cambiare anche le nostre "risposte".
Su quelli che abbandonano il mondo dei certificati per scarsi risultati... sostengo una tesi forse impopolare. La "colpa" non è dei certificati, quanto piuttosto delle scelte d'investimento che si fanno. Esempio concreto e banale. L'ultimo anno gestito esclusivamente con operazioni di breve/brevissimo (magari approfittando delle inefficienze dei MM) avrebbe portato ad ottimi risultati.
Su promotori e consulenti che dire? Boh... non ne ho una grande opinione e, quindi, mi astengo. :)

Scusate per il pistolotto domenicale... :bow:
 
Stato
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