Chiedo scusa se intervengo con molto ritardo (sono stato a far compere)...ma allora hanno sommato al numero dei decessi anche quelli causati dall'influenza stagionale? Mi sembra una assurdità tenuto conto che i decessi per l'influenza stagionale sono molto alti (solo negli USA sono 40-50.000 all'anno).
Da quanto riporta la stampa, le fonti ospedaliere cinesi sono al collasso (o quasi) e ormai sopraffatti dal continuo flusso sembra preferiscano affidarsi, per la diagnostica, ai soli raggi ai polmoni (che identificano con certezza la presenza di una polmonite, qualunque sia la sorgente) piuttosto che i kit specifici del coronavirus (vuoi per la lentezza, imprecisione o mancanza fisica degli stessi).[io mi immagino lunghe code di pazienti che passano una dopo l'altra davanti alla macchina dei raggi; come si faceva da noi per la visita militare....]
Forse dal punto di vista prettamente medico potrebbe anche essere una soluzione temporanea. Tanto una volta che hanno la polmonite e che comunque non ci sono cure specifiche per il coronavirus, ospedalizzare i pazienti e curarli con i medicinali antivirali ad ampio spettro già in commercio può comunque essere utile per i malati.
Ma significa anche rinunciare quasi a cercare di valutare numericamente in maniera esatta l'epidemia, tenerne monitorati i dati e dare statistiche utili per chi cerca un rimedio. Ha ragione Burioni: in queste condizioni i dati cinesi è difficile considerarli affidabili.
Oltre a ciò, naturalmente, se rimandano a casa quelli che non hanno (ancora) una polmonite (che dai primi dati sembrava fossero l'80% degli infetti) chiaramente non bloccano la diffusione della malattia che si espanderà a macchia d'olio.
Aggiungo che io non credo affatto si tratti di imposizioni di regime o tentativi di manipolazione. Credo invece purtroppo sia il risultato di incapacità di gestire numeri così alti di pazienti. E immagino rabbrividendo anche quello che succederebbe se una cosa simile avvenisse in Italia. Dico solo che ho letto sulla stampa di alcuni casi 'potenziali' (poche unità) segnalati in varie parti d'Italia. Gli ospedali raccoglievano i campioni e li mandavano a Roma (Spallanzani) anche solo per la diagnosi. E passavano almeno 3-4 giorni per ciascun paziente, con personale medico sparso in Italia che non sapeva proprio che fare.... Figurarsi con migliaia di casi al giorno come sta succedendo nel Wuhei.