Certificati di investimento - Cap. 3 (4 lettori)

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Luca_niubbo

Forumer storico
Attualmente i miei peggiori certificati sono CH0387885384 e XS2090839908 con barriere forate e con perdite vicine al 40% .
Sul XS......908 la cedola 0.91% è garantita fino al 22/6/2020.
Avete qualche suggerimento da darmi ? Grazie

la scadenza è comunque lontata (quasi 3 anni) e la cedola è a memoria...
quanto quota ora?
 

tower68

Forumer storico
Che ne sarà dei nostri portafogli rosso sangue e con perdite pesantissime soprattuto su certificati con barriere continue soprattutto su un titolo sulla carta apparentemente affidabile come Eni. Cosa farete che ne sarà dei soldi bruciati in borsa e ormai molti non più recuperabili ci avete pensato!? :cry::cry:
 

Luca_niubbo

Forumer storico
CH... 458,48
XS....490

per XS2090839908 io terrei.
Ma non perchè non credo possa scendere ancora, ma perchè credo che da qua a 3 anni si potrà vendere ad un prezzo maggiore.

Io per i miei certificati con scadenze così lontane sto ragionando così, ma è un mio personalissimo pensiero.

Che ne sarà dei nostri portafogli rosso sangue e con perdite pesantissime soprattuto su certificati con barriere continue soprattutto su un titolo sulla carta apparentemente affidabile come Eni. Cosa farete che ne sarà dei soldi bruciati in borsa e ormai molti non più recuperabili ci avete pensato!? :cry::cry:

Io spero che ENI riuscirà a riprendersi un poco nei prossimi anni.
Il problema sono i certificati che scadono quest'anno... su quelli sono poco ottimista :(
 

giancarlo22

Forumer storico
Attualmente i miei peggiori certificati sono CH0387885384 e XS2090839908 con barriere forate e con perdite vicine al 40% .
Sul XS......908 la cedola 0.91% è garantita fino al 22/6/2020.
Avete qualche suggerimento da darmi ? Grazie

La tua è una situazione molto comune a tutti gli investitori. Con il conforto della lettura dell'ultimo numero di Certificate Journal una manovra disponibile è quella di ricercare certificati simili a quelli da te posseduti con valori di barriera dei titoli critici più bassa. Se esistono conviene vendere quelli posseduti e girare su questi. Ovviamente concretizzerai una perdita ma approfitterai del calo di prezzo di quelli che vai a comprare portandoti verso una situazione di maggior serenità.
Quelli difficilmente recuperabili per cui non è attuabile la manovra di cui sopra potresti cercare di tenerli per rivenderli al primo segnale di ripresa (ma così facendo rischi che scendano ulteriormente) oppure li vendi appena possibile (personalmente farei un mix di queste decisioni).
Altra manovra è ristrutturare il portafoglio girando sui valutari, anche loro in calo ma che non hanno registrato dei movimenti forti dei sottostanti (che sono valute di paesi emergenti come Russia, Brasile, India, Messico, Sud Africa, ecc.).
Ancora: io ho aumentato (con le vendite) la quota di portafoglio dei certificati su indici al posto di azioni e questo è un cambiamento strutturale che manterrò per il futuro, alternando posizioni Long e Short.
Considerazione finale: ritengo che ci sarà a medio termine una ripresa (specie per gli USA) ma per l'indice italiano dobbiamo sognarci i valori che abbiamo visto fino a 3 settimane fa (25.000) e ci si manterrà su binari intorno a quelli attuali o poco meglio.
 
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valgri

Valter : Born in 1965
per XS2090839908 io terrei.
Ma non perchè non credo possa scendere ancora, ma perchè credo che da qua a 3 anni si potrà vendere ad un prezzo maggiore.

Io per i miei certificati con scadenze così lontane sto ragionando così, ma è un mio personalissimo pensiero.



Io spero che ENI riuscirà a riprendersi un poco nei prossimi anni.
Il problema sono i certificati che scadono quest'anno... su quelli sono poco ottimista :(
Grazie per aver espresso la tua opinione ...
 

valgri

Valter : Born in 1965
La tua è una situazione molto comune a tutti gli investitori. Con il conforto della lettura dell'ultimo numero di Certificate Journal una manovra disponibile è quella di ricercare certificati simili a quelli da te posseduti con valori di barriera dei titoli critici più bassa. Se esistono conviene vendere quelli posseduti e girare su questi. Ovviamente concretizzerai una perdita ma approfitterai del calo di prezzo di quelli che vai a comprare portandoti verso una situazione di maggior serenità.
Quelli difficilmente recuperabili per cui non è attuabile la manovra di cui sopra potresti cercare di tenerli per rivenderli al primo segnale di ripresa (ma così facendo rischi che scendano ulteriormente) oppure li vendi appena possibile (personalmente farei un mix di queste decisioni).
Altra manovra è ristrutturare il portafoglio girando sui valutari, anche loro in calo ma che non hanno registrato dei movimenti forti dei sottostanti (che sono valute di paesi emergenti come Russia, Brasile, India, Messico, Sud Africa, ecc.).
Ancora: io ho aumentato (con le vendite) la quota di portafoglio dei certificati su indici al posto di azioni e questo è un cambiamento strutturale che manterrò per il futuro, alternando posizioni Long e Short.
Considerazione finale: ritengo che ci sarà a medio termine una ripresa (specie per gli USA) ma per l'indice italiano dobbiamo sognarci i valori che abbiamo visto fino a 3 settimane fa (25.000) e ci si manterrà su binari intorno a quelli attuali o poco meglio.
Grazie anche a te
 
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