E' un dato di fatto la costante diminuzione dei malati in terapia intensiva (oggi circa 1500 in Italia, 500 in Lombardia), il che costituiva all'inizio un grosso problema.
Questo effetto sarebbe dovuto a 2 ragioni: 1. miglior approccio diagnostico con disponibilità di alcune terapie parziali 2. l'arrivo di malati in ospedale in condizioni meno gravi rispetto a prima. Il secondo motivo indicherebbe una mutazione in senso favorevole del virus, forse dovuta alla stagione più favorevole (vale per tutti i virus respiratori).
Il numero dei contagi sembra invece assestato sul migliaio (di cui la metà in Lombardia), il che potrebbe indicare che il virus rimane tra noi e che le misure precauzionali adottate non sarebbero così' decisive e comunque non sufficienti a debellare il virus in modo radicale.