I certificati sono strutturalmente strumenti illiquidi per due ragioni:
1. ce ne sono troppi in circolazione... di azione Intesa ne esiste una, di certificati con sottostante Intesa ne abbiamo centinaia con strike diversi, barriere diverse
2. le strutture sono talmente tante e specifiche che e' praticamente impossibile per un soggetto terzo che non abbia in pancia lo swap originario inserirsi come market maker. Gli ETF hanno 2-3-4 market maker "ufficiali" e probabilmente altrettanti "non ufficiali". Nei certificati questo non può avvenire e quasi sempre si e' limitati al market making dell'emittente e alle proposte unilaterali dei clienti
Una possibile mitigazione del problema potrebbe avvenire se si andasse verso una serie "core" di certificati con emissione trimestrale o semestrale e strutture standardizzate con opzionalità il più possibile replicabile con opzioni quotate in modo da permettere a più soggetti di fare market making