Certificati di investimento - Cap. 3 (6 lettori)

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CarloConti

Forumer storico
Più che altro a me sembra che come ci si muove si sbaglia... :(
credo che bisogna avere una visione un po più a lungo raggio e non rammaricarsi (e lo dico a me stesso) del fatto che si sarebbe potuto comprare meglio o non comprare affatto. Del resto quando si pensava di investire per recuperare il tracollo di marzo si parlava (Loen in primis) di un tempo di 2/3 anni. Per cui le oscillazioni giornaliere, seppur davvero fastidiose e preoccupanti dovrebbero essere mitigate da investimenti fatti con orizzonti temporali lunghi e con protezioni maggiori. Airbag e barriere profonde. Ci sono i vari Airbag Exane e Leonteq usciti tra aprile e maggio che hanno caratteristiche molto protettive e rendimenti ottimi, si possono aprire nuove possibilità di entrata.
Del resto credo, ma non vorrei sbagliare, i certificati, almeno i più classici e diffusi, non sono proprio strumenti adatti al trading.
 

skolem

Listino e panino
credo che bisogna avere una visione un po più a lungo raggio e non rammaricarsi (e lo dico a me stesso) del fatto che si sarebbe potuto comprare meglio o non comprare affatto. Del resto quando si pensava di investire per recuperare il tracollo di marzo si parlava (Loen in primis) di un tempo di 2/3 anni. Per cui le oscillazioni giornaliere, seppur davvero fastidiose e preoccupanti dovrebbero essere mitigate da investimenti fatti con orizzonti temporali lunghi e con protezioni maggiori. Airbag e barriere profonde. Ci sono i vari Airbag Exane e Leonteq usciti tra aprile e maggio che hanno caratteristiche molto protettive e rendimenti ottimi, si possono aprire nuove possibilità di entrata.
Del resto credo, ma non vorrei sbagliare, i certificati, almeno i più classici e diffusi, non sono proprio strumenti adatti al trading.
Io invece penso che i certificati, esclusi quelli a capitale protetto, sono strumenti molto rischiosi e quindi altamente speculativi.
I sottostanti sono azioni (rischio alto!), a cui vanno aggiunti altri rischi, come abbiamo visto (e sottolineato) evidenziando i comportamenti dei MM/trader.
Tra 2/3 anni dove saremo?
Siamo nel mezzo di una pandemia di cui non si capisce ancora come e quando ne usciremo.
Aggiungo l'incognita per me più grande: cosa succederà quando le banche centrali ridurranno le dosi di droga su cui si regge tutta la finanza?
Per me si deve vivere alla giornata tenendo pronte coperture o stop loss e non ci penso neanche a prendere un certificato e chiuderlo nel cassetto per i prossimi 2-3 anni.
 

NoWay

It's time to play the game
credo che bisogna avere una visione un po più a lungo raggio e non rammaricarsi (e lo dico a me stesso) del fatto che si sarebbe potuto comprare meglio o non comprare affatto. Del resto quando si pensava di investire per recuperare il tracollo di marzo si parlava (Loen in primis) di un tempo di 2/3 anni. Per cui le oscillazioni giornaliere, seppur davvero fastidiose e preoccupanti dovrebbero essere mitigate da investimenti fatti con orizzonti temporali lunghi e con protezioni maggiori. Airbag e barriere profonde. Ci sono i vari Airbag Exane e Leonteq usciti tra aprile e maggio che hanno caratteristiche molto protettive e rendimenti ottimi, si possono aprire nuove possibilità di entrata.
Del resto credo, ma non vorrei sbagliare, i certificati, almeno i più classici e diffusi, non sono proprio strumenti adatti al trading.

Io la penso proprio all'opposto. Per me è un periodo da continuo entra & esci (non mi riferisco in modo particolare ai certificati). Bisognerebbe saper cavalcare l'onda (da long a short, da short a long e via di seguito). Prendere posizioni di lungo periodo mi sembra molto rischioso. Se dovesse esserci un secondo lockdown (e i numeri dei contagi in giro per il mondo sono decisamente brutti), sarebbero davvero cavoli amari...
 

tower68

Forumer storico
Io invece penso che i certificati, esclusi quelli a capitale protetto, sono strumenti molto rischiosi e quindi altamente speculativi.
I sottostanti sono azioni (rischio alto!), a cui vanno aggiunti altri rischi, come abbiamo visto (e sottolineato) evidenziando i comportamenti dei MM/trader.
Tra 2/3 anni dove saremo?
Siamo nel mezzo di una pandemia di cui non si capisce ancora come e quando ne usciremo.
Aggiungo l'incognita per me più grande: cosa succederà quando le banche centrali ridurranno le dosi di droga su cui si regge tutta la finanza?
Per me si deve vivere alla giornata tenendo pronte coperture o stop loss e non ci penso neanche a prendere un certificato e chiuderlo nel cassetto per i prossimi 2-3 anni.
Sono d'accordo che si deve vivere alla giornata e che questa è una crisi diversa dalle precedenti ed infatti le borse alternano momenti di euforia come ieri a momenti di pessimismo come oggi. Ma credo che tra due tre anni ci ritroveremo a livelli più alti di quelli attuali. Il Covid oltre ad aver condizionato le persone ha cambiato il mondo e gli investimenti.
 

tower68

Forumer storico
Io la penso proprio all'opposto. Per me è un periodo da continuo entra & esci (non mi riferisco in modo particolare ai certificati). Bisognerebbe saper cavalcare l'onda (da long a short, da short a long e via di seguito). Prendere posizioni di lungo periodo mi sembra molto rischioso. Se dovesse esserci un secondo lockdown (e i numeri dei contagi in giro per il mondo sono decisamente brutti), sarebbero davvero cavoli amari...
Infatti tocca sperare si trovi un vaccino efficace a ridosso dell'autunno per cambiare rotta. Nel frattempo si va avanti con questi sbalzi repentini.
 

CarloConti

Forumer storico
Io la penso proprio all'opposto. Per me è un periodo da continuo entra & esci (non mi riferisco in modo particolare ai certificati). Bisognerebbe saper cavalcare l'onda (da long a short, da short a long e via di seguito). Prendere posizioni di lungo periodo mi sembra molto rischioso. Se dovesse esserci un secondo lockdown (e i numeri dei contagi in giro per il mondo sono decisamente brutti), sarebbero davvero cavoli amari...
sicuramente, ma tutta la teoria dello "switch to recovery" era ed è basata sull'allungare le scadenze per aumentare le probabilità di recupero dei valori improvvisamente ridotti di oltre il 50%. Credo che se si deve tradare, esistano strumenti più adatti dei certificati. Poi se si è in grado di prendere sempre i momenti migliori per entrare e uscire sia in posizioni long che short, allora alzo le mani. Ma se ci si vuole affidare a strumenti con protezioni decisamente profonde e airbag, per me è giusto guardare più lontano. Alcuni dei certificati comprati in pomeriggio hanno barriere distanti il 50% dai minimi raggiunti a marzo ed in più l'airbag. Ora, se la borsa oggi fa -3, anche il ctf scenderà, ma sta nella normalità delle cose. Ma grazie alle barriere e alle protezioni (airbag) il ctf è in grado di dare una discreta probabilità di non perdere sul capitale? Poi tutto nuovamente scenderà del 5a/60%...... bhe allora, almeno per me, ci sarebbe davvero poco da fare in ogni caso, a quel punto dovrei decidere, ora, di non investire proprio più.
 
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