credo che bisogna avere una visione un po più a lungo raggio e non rammaricarsi (e lo dico a me stesso) del fatto che si sarebbe potuto comprare meglio o non comprare affatto. Del resto quando si pensava di investire per recuperare il tracollo di marzo si parlava (Loen in primis) di un tempo di 2/3 anni. Per cui le oscillazioni giornaliere, seppur davvero fastidiose e preoccupanti dovrebbero essere mitigate da investimenti fatti con orizzonti temporali lunghi e con protezioni maggiori. Airbag e barriere profonde. Ci sono i vari Airbag Exane e Leonteq usciti tra aprile e maggio che hanno caratteristiche molto protettive e rendimenti ottimi, si possono aprire nuove possibilità di entrata.
Del resto credo, ma non vorrei sbagliare, i certificati, almeno i più classici e diffusi, non sono proprio strumenti adatti al trading.
Io invece penso che i certificati, esclusi quelli a capitale protetto, sono strumenti molto rischiosi e quindi altamente speculativi.
I sottostanti sono azioni (rischio alto!), a cui vanno aggiunti altri rischi, come abbiamo visto (e sottolineato) evidenziando i comportamenti dei MM/trader.
Tra 2/3 anni dove saremo?
Siamo nel mezzo di una pandemia di cui non si capisce ancora come e quando ne usciremo.
Aggiungo l'incognita per me più grande: cosa succederà quando le banche centrali ridurranno le dosi di droga su cui si regge tutta la finanza?
Per me si deve vivere alla giornata tenendo pronte coperture o stop loss e non ci penso neanche a prendere un certificato e chiuderlo nel cassetto per i prossimi 2-3 anni.