Sono giunte nel corso della notte delle indicazioni confortanti sulle prospettive delle piccole e medie imprese manifatturiere: l’indice PMI di Caixin Markit basato sulle aspettative dei direttori degli acquisti di una base campione di circa 500 società, è salito in giugno a 51,2, il massimo da inizio anno. A inizio settimana, un’indagine analoga, curata dall’Ufficio Centrale di Statistica su una base più ampia (3.000 aziende), aveva fornito indicazioni analoghe.
Intanto, la nuova legge sulla sicurezza su Hong Kong, è stata firmata dal presidente della Repubblica Xi Jinping e recepita, senza dibattito, dalle autorità della ex colonia inglese. Washington ha detto che si tratta di un’aperta violazione degli impegni previsti dal trattato del 1997 firmato da Cina e Regno Unito. Prese di posizioni contro l’iniziativa di Pechino sono arrivate dall’Unione Europea, dall’Australia e della Gran Bretagna, quest’ultima ha promesso che almeno tra milioni di residente ad Hong Kong potranno chiedere il passaporto britannico.
A conferma del peggioramento dei rapporti in atto tra Cina e Stati Uniti, stanotte la Federal Communications Commission di Washington ha inserito Huawei e ZTE nella lista delle aziende che minacciano la sicurezza nazionale. Il provvedimento priva i due colossi mondiali delle telecomunicazioni dei finanziamenti miliardari destinati ai soggetti che portano la fibra ottica nella aree remote.
Dalla Federal Reserve, presente ieri con il suo governatore al Congresso, giungono di continuo rassicurazioni sul mantenimento fino a data da destinarsi, delle misure di supporto: non passa giorno senza che qualche dirigente della banca centrale, dopo aver segnalato che il quadro economico resta molto fragile, che però il peggio forse è alle spalle, che gli indicatori macroeconomici segnalano ripresa, ma è ancora presto per parlare di una fine della crisi, pronunci il suo “wathever it takes”. Nelle ultime ore, questo schema è stato seguito, nel suo intervento, dal vice presidente della Federal Reserve di New York.
La banca centrale degli Stati Uniti mostra con i fatti, di voler dare seguito all’impegno di assistenza a tutti, dalle aziende, alle persone che perdono il posto di lavoro, agli stati ed alle amministrazioni pubbliche in difficoltà. Ieri è stata attivata la colossale linea di credito da 500 miliardi di dollari che acquisterà bond aziendali sul mercato primario: i margini di manovra sono ampi, praticamente la Fed potrebbe sottoscrivere tutta un’emissione di debito di una società, come se fosse un collocamento tra privati.