Certificati di investimento - Cap. 3 (22 lettori)

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NoWay

It's time to play the game
L’ultimo sussurro sul negoziato Stati Uniti - Cina, arrivato ieri sera dal consigliere ecomomica della Casa Bianca, il loquace Larry Kudlow, rivitalizza il rally delle Borse.
Kudlow, parlando ieri ad evento del Consiglio per le relazioni con l’estero, ha detto che ci sono stati negli ultimi giorni “notevoli progressi”. Donald Trump sta seguendo con soddisfazione quel che succede, anche se non ritiene sia arrivato il momento di scendere in campo e di prendere un impegno con l’interlocutore, la chiusura è comunque molto vicina.
Ieri ci sono state le dichiarazioni del ministro del Commercio cinese, il quale ha ribadito che per chiudere la trattativa serve la cancellazione delle tariffe. Su questo tema, Pechino è già passata dalle parole ai fatti, visto che ha deciso in modo unilaterale di rimuovere i dazi sul pollame in arrivo dagli Stati Uniti, una misura che vale circa un miliardo di dollari. Washington chiede molto di più, sia in termini di impegno all’acquisto di soia e maiali, sia, soprattutto sul ruolo dello stato cinese negli aspetti più delicati e strategici dell’alta tecnologia. Per quanto riguarda i maiali, l’intesa sarebbe vicinissima, soprattutto perché la Cina rischia l’emergenza alimentare, a causa di un’epidemia di peste suina che ha già portato al raddoppio del prezzo della carne di maiale, la base, insieme al riso ed all’aglio, della cucina cinese. Su tutto il resto però, come scrive il Financial Times, la Cina è disponibile a firmare solo impegni non vincolanti.



Nel frattempo indagato anche Giuliani... sembra una catena di Sant'Antonio...
 
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