Certificati di investimento - Cap. 3

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Alibaba è uscita allo scoperto e ha annunciato la sua seconda operazione di Ipo (la prima a New York nel 2014), sul mercato di Hong Kong. Le contrattazioni partiranno il prossimo 26 novembre.
Il colosso dell’e-commerce fondato da Jack Ma ha reso noto che con lo sbarco in Borsa raccoglierà fino a $13,8 miliardi di dollari. Alibaba emetterà 500 milioni di nuove azioni ordinarie, oltre a 75 milioni di opzioni “greenshoe”.
Dei 500 milioni di nuovi titoli emessi, 12,5 milioni saranno offerti agli investitori retail a un prezzo non superiore ai 188 dollari di Hong Kong (l’equivalente di 24 dollari circa). Il prezzo finale delle azioni sarà reso noto entro il prossimo 20 novembre.
 
è un'idea di investimento per chi pensa che Nokia sia eccessivamente penalizzata dal mercato rispetto alle potenzialità dell'azienda, come già accaduto quest'anno, ad esempio, per Bayer e Tesla.
Non è detto che sia una strategia vincente, è ovvio. ;)
Da GBInvesting

Tornando a Nokia spieghiamo perché ci sentiamo abbastanza tranquilli:
il titolo non ha evidenziato perdite, anzi ha realizzato un utile di 82 milioni nel terzo trimestre 2019. L’utile rettificato al 30 settembre si è attestato a 264 mln di euro rispetto ai 309 del terzo trimestre 2018 ed il fatturato è aumentato del 4,2% a 5,69 miliardi di euro, con gli analisti che si aspettavano un fatturato di 5,62 miliardi.

Al mercato però non è piaciuto che Nokia abbia sospeso il pagamento dei dividendi.

La cosa importante da notare è che per un possessore di un certificato è molto meglio se l’azienda capitalizza gli utili e non paga il dividendo!!!

Se oggi volessimo quindi investire su Nokia si avrebbero migliori benefici da un certificato a cedola che non dal titolo stesso (che non paga più dividendi, almeno fintanto che la società non rigeneri cassa per più di 2 miliardi di euro: con il certificato potrò beneficiare comunque di questa fase di non stacco dividendi e al contempo, qualora Nokia comunicasse di tornare a pagare i dividendi il mercato molto probabilmente apprezzerà la notizia e la risalita del titolo andrà comunque a vantaggio del certificato stesso.

Il paragone con Bayer e Tesla ci può stare, poi sappiamo che la storia non si ripete mai uguale...
 
Da GBInvesting

Tornando a Nokia spieghiamo perché ci sentiamo abbastanza tranquilli:
il titolo non ha evidenziato perdite, anzi ha realizzato un utile di 82 milioni nel terzo trimestre 2019. L’utile rettificato al 30 settembre si è attestato a 264 mln di euro rispetto ai 309 del terzo trimestre 2018 ed il fatturato è aumentato del 4,2% a 5,69 miliardi di euro, con gli analisti che si aspettavano un fatturato di 5,62 miliardi.

Al mercato però non è piaciuto che Nokia abbia sospeso il pagamento dei dividendi.

La cosa importante da notare è che per un possessore di un certificato è molto meglio se l’azienda capitalizza gli utili e non paga il dividendo!!!

Se oggi volessimo quindi investire su Nokia si avrebbero migliori benefici da un certificato a cedola che non dal titolo stesso (che non paga più dividendi, almeno fintanto che la società non rigeneri cassa per più di 2 miliardi di euro: con il certificato potrò beneficiare comunque di questa fase di non stacco dividendi e al contempo, qualora Nokia comunicasse di tornare a pagare i dividendi il mercato molto probabilmente apprezzerà la notizia e la risalita del titolo andrà comunque a vantaggio del certificato stesso.

Il paragone con Bayer e Tesla ci può stare, poi sappiamo che la storia non si ripete mai uguale...
L'entusiasmo dell'articolista mi lascia perplesso:se Nokia non paga il dividendo il titolo può cadere quindi va male pure il certificato,i tre punti esclamativi non li capisco
 
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