Certificati di investimento - Cap. 3

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Oggi giornata movimentata, incrementato anche Generali XS1747015474 a 105.2 di media

P.S. la lotta contro la macchinetta di questa mattina era su Kering che avevo ripreso a 103.88 e alla fine le ho comunque vendute quasi tutte, domani la seconda puntata ;)
 
Ok NoWay, grazie per il KID in Italiano. Io ho capito così (cioè non ho capito nulla).

Ipotizziamo che il certificato non venga richiamato prima della scadenza e che alla scadenza il worst of quoti il 70% del fixing iniziale.

Applicando la formula mi viene:
Prezzo finale = 1000 x (200%-30%) = 1700 (!!!)

Dove sbaglio?

Con i twin win in caso di chiusura sotto il valore iniziale, ma sopra la barriera, si "ribalta" la perdita (o la si prende in valore assoluto se preferisci)...
Nel tuo esempio il rimborso sarebbe 1300..
 
Con i twin win in caso di chiusura sotto il valore iniziale, ma sopra la barriera, si "ribalta" la perdita (o la si prende in valore assoluto se preferisci)...
Nel tuo esempio il rimborso sarebbe 1300..
Quindi, poiché la barriera è posizionata al 50%, con una perdita fino al 50% dello strike si ottiene un guadagno fino al 50%.
Analogamente, con un guadagno percentuale del sottostante rispetto allo strike si ottiene l'analogo guadagno del nominale del certificato.

Poiché non c'è cap ... sembra una bengodi!
 
Quindi, poiché la barriera è posizionata al 50%, con una perdita fino al 50% dello strike si ottiene un guadagno fino al 50%.
Analogamente, con un guadagno percentuale del sottostante rispetto allo strike si ottiene l'analogo guadagno del nominale del certificato.

Poiché non c'è cap ... sembra una bengodi!
In realtà, se non sbaglio, con barriera al 50%, guadagni fino ad una perdita del 49,99%, perché se chiude al 50%, prendi il 50% del valore nominale.
Guarda un po' la tabella di questo allegato, dovrebbe essere semplice da capire
 

Allegati

Gli investitori smarriti guardano alla Federal Reserve e sollecitano un intervento: le aspettative di un nuovo taglio dei tassi alla fine di questo mese sono schizzate a 75%, da 40% di venerdì scorso. Ma i vertici della banca centrale non sono così convinti della necessità di dare retta ai mercati: oggi il governatore della Fed di Chicago, Charles Evans, ha detto che il quadro macroeconomico non è così male, per cui non si vede il bisogno di interventi a sostegno. La presa di posizione è rilevante, in quanto gli esperti di cose della Fed, collocano Evans tra le colombe, ovvero, tra i dirigenti inclini a tenere il costo del denaro, basso.
 
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