Joe Silver
Forumer storico
Ciao Joe, il p/e essendo il valore corrente diviso gli utili è indice di quanto il mercato (incrocio tra domanda ed offerta) giudichi il corretto valore attuale di un certo titolo. da li a dire se il p/ debbe valere il 30 o il 50% del peso nella scelta dipende da altri fattori:
a. il sentiment del mercato: quando come oggi il sentiment è positivo sale tutto, ma vale anche il contrario (ci sono stati parecchi casi di titoli che da un anno all'altro hanno aumentato i propri utili di oltre il 30% e visto il loro valore scendere del 50%)
b. denaro a buon costo: quando come oggi il denaro costa poco, diviene più difficile capire i bilanci e di conseguenza la veridicità degli utili
c. le prospettive future di un titolo: se si tratta di una utility non in trasformazione è meno difficile commettere errore nel proiettare, sulla base del passato, gli utili dei passati esercizi verso quelli futuri; differentemente in attività con basse barriere d'ingresso e business in trasformazione (tecnologia in generale) è facile vedere aziende che nel giro di pochi anni passano dalle stelle alle stalle e viceversa. Purtroppo queste ultime son proprio quelle trattate a multipli maggiori e quindi più soggette di altri a scossoni.
Per i prudenti potrebbe essere utile guardare quante delle aziende del Dow presenti oggi lo erano anche solo 30 anni fa (sono quelle della tecnologia ad aver avuto il maggior numero di perdite)
IMHO dato che il punto a. non lo so prevedere nè maneggiare, guardo ai fondamentali dei sottostanti che tratto, maggiormente che alla struttura del certificato che li "ospita"; faccio eccezione solo per i certificati che uso per azioni tattiche (pochi gg fino a tre mesi)
Grazie...direi di più ma sono imbufalito dal comportamento indecente del MM di Commerz che anche oggi non è presente sul DE000CZ45Q71.
NoWay...qualche mese fa mi avevi dato la mail del tizio cui rivolgersi: l'hai ancora sottomano per favore?