Articolo in chiaro scritto da Giovanni Borsi su certificati Maxicoupon.
Citigroup si presenta con 3 straordinari certificati al consueto appuntamento autunnale che coinvolge molti risparmiatori e/o consulenti finanziari alle prese con le minusvalenze in scadenza a fine 2019.
CODICE ISIN: XS1273319100 MAXICOUPON DEL 20%
emesso ad inizio luglio di quest’anno, scadenza luglio 2024
Nella tabella trovate solo le prossime date di rilevazione, in realtà ha rilevato
il 7 ottobre per il maxicoupon del 20% che verrà pagato a T+10 (questo è l’ultimo prodotto emesso da Citigroup con il pagamento delle cedole ben 10 gg lavorativi dopo la data di rilevazione, ora tutti gli altri prevedono T+5): per cui chi lo compra sino al 16 ottobre compreso riceve la maxicedola del 20%, chi lo compra il 17 ottobre dovrebbe già comprarlo scontato del 20% e se rimassero le condizioni attuali (con Unicredit e Fca scese del 10% dagli strike) si potrebbe comprare molto bene, ora a 920 e post stacco cedola a 720-730, per cui sarebbe
un ottimo certificato sia per l’investitore prudente (cedole dell’8% sul nominale, ma dell’11% sull’importo investito, cui si aggiunge un possibile extrarendimento del 40% in caso di rimborso anticipato o a scadenza) che può sfruttare lo sconto sul prezzo come una sorta di AIRBAG: la barriera al 50% lo rende difensivo, anche se non dovesse pagare neanche una cedola e lo si considerasse come uno zero coupon offrirebbe un rendimento del 40% in meno di 5 anni).
Ma sarebbe
ottimo anche per un investitore più aggressivo, pensate solo che tra 9 mesi, se dovesse andare in autocall (e solo una settimana fa i prezzi erano tutti sopra strike), pagandolo 720 post stacco cedola potresti ottenere in 9 mesi 60 punti di cedole e 280 di capital gain, quasi un 50% in nove mesi !!! Senza dover sperare in chissà quali rialzi dei sottostanti
CODICE ISIN: XS1273325768 MAXICOUPON DEL 25%
titoli americani scadenza settembre 2024
Questo certificato è molto aggressivo come cedolone (25%) ma leggermente meno difensivo nella barriera a scadenza, posta al 60% anziché al 50%, mentre per quanto riguarda le cedoline trimestrali siamo sempre al 2% con trigger posto al 70%. L’autocall sarà attiva da settembre del 2020 con trigger 100% degli strike. Direi che è ottimo per diversificare e non avere solo titoli italiani come sottostanti.
CODICE ISIN: XS1273320884 MAXICOUPON DEL 22%
su titoli italiani con scadenza settembre 2023
Non sottovalutiamo questo certificato perché rende “solo” il 22%, non dimentichiamoci mai di andare a vedere ogni singola caratteristica ed in questo caso notiamo subito che la durata è di 4 anni e non di 5 e non è cosa da poco, perché se io considero che il mio investimento post cedola sarà del 22% più basso l’eventuale futuro capital gain va considerato su un numero inferiore di anni, se lo dovessi comprare post cedolone a 720 8come nel primo caso) avrei 280 punti di beneficio in 3 anni e 9 mesi circa e non in 4 anni e 9 mesi, per cui il rendimento annuo supera abbondantemente il 20% con la barriera finale al 50%.
Come tutti gli altri che abbiamo visto ha il trigger cedola al 70% e non ha le cedole a memoria, ma con questi rendimenti posso anche permettermi il lusso di perdere qualche cedola ed avere in mano un certificato che è pur sempre meglio di un qualsiasi certificato AIRBAG.
L’autocall sarà attiva da settembre del 2020 con trigger 100% degli strike.
Ora un po' tutti gli Emittenti sono in gara e presentano strutture ad hoc per assecondare una richiesta del mercato molto forte, ma come sempre accade quando c’è un’urgenza da risolvere e tu hai la soluzione a portata di mano del tuo cliente, se non sei eticamente corretto, approfitti del suo stato di impellente bisogno per guadagnarci oltre il lecito.
Questi 3 certificati penso rimarranno imbattibili, anche perché oramai è tardi creare nuovi certificati copiando queste strutture (gli Emittenti sono molto attenti alle offerte della concorrenza e se sono buone le copiano)
e fare in modo che la maxicedola venga staccata prima di fine anno così da soddisfare il bisogno di tanti risparmiatori che ricorrono a questo tipo di strumenti.
Perché dico che questi 3 certificati romperanno le palle agli altri Emittenti?
Perché sono in assoluto i migliori del loro comparto e più girerà questo articolo e più avranno difficoltà a proporre delle schifezze che a volte arrivano a rendere quasi la metà di questi prodotti.
Il nostro ruolo di insegnare l’arte del confronto per arrivare alla scelta del migliori prodotti porta inevitabilmente a
premiare gli Emittenti più onesti, che magari guadagneranno meno nel breve periodo, ma che avranno benefici indiscutibili nel lungo termine, che poi è la stessa cosa che pensano tanti consulenti finanziari nostri clienti che si rifiutano di vendere prodotti caldeggiati dalla loro banca stessa, perché preferiscono minori guadagni ma clienti soddisfatti garantendosi uno sviluppo costante della propria clientela.
C’è chi è lungimirante e chi no. C’è chi vuole tutto subito e chi invece guarda al lungo termine, al suo nome etc etc. E’ chiaro che se sei alla canna del gas (come lo sono molte banche) e continui a pensare al cliente come vacca da mungere, avrai sempre meno clienti e diventerai sempre più ladro nei confronti di quei pochi clienti che ti rimangono. Se invece hai tanti clienti, e soddisfatti, puoi programmare tante piccole entrate, certe e in crescita costante e alla lunga essere tu quello che vince sul mercato.
Quelle banche che obbligano i loro clienti e/o consulenti a comprare solo ed esclusivamente i certificati fatti in casa o peggio ancora in collocamento sul primario, presenteranno grandi numeri oggi per poi piangere domani: il fastidio maggiore è che la maggior parte delle persone che hanno avuto un’esperienza di questo tipo e si sono affacciati al mondo dei certificati tramite un prodotto in collocamento, salvo rari casi fortunati che sia andato particolarmente bene, ha maturato un pessimo giudizio sul prodotto certificato, per cui se si vuole promuovere lo strumento certificates seriamente bisogna innanzitutto farne conoscere nei dettagli le caratteristiche, ma purtroppo questo in Italia lo fanno veramente in pochi, perché pochi possono permettersi il lusso di parlarne apertamente come facciamo noi da anni senza timore di perdere una sponsorizzazione o l’invito a qualche evento.
Far girare questo articolo contribuirà non poco a far crescere la concorrenza tra gli Emittenti a tutto beneficio di noi utenti finali.