Da about markets
Fra un po ci vorrà anche il protezionismo sui chip
Il “Manhattan Project” cinese dei chip: cosa sta davvero succedendo sull’EUV
(fonte
Reuters)
• Cos’è l’EUV e perché conta
La litografia EUV è la tecnologia chiave per produrre chip avanzati (AI, smartphone, difesa). Incide circuiti estremamente piccoli usando luce ultravioletta estrema. Oggi è un monopolio di ASML, che non ha mai venduto queste macchine alla Cina per via dei controlli USA.
• Cosa ha fatto la Cina
In un laboratorio ultra-protetto a Shenzhen, un team di ex ingegneri ASML ha costruito un prototipo funzionante di macchina EUV. È enorme, rudimentale rispetto a quelle occidentali, ma riesce a generare luce EUV. Non ha ancora prodotto chip funzionanti.
• Come ci sono riusciti
Reverse engineering di vecchie macchine ASML comprate sul mercato secondario, componenti giapponesi, intermediari e reclutamento aggressivo di talenti (anche ex ASML in pensione). Circa 100 giovani ingegneri lavorano sotto sorveglianza, con team isolati per massima segretezza. Huawei coordina l’intera filiera.
• I limiti attuali
Il vero collo di bottiglia resta l’ottica di precisione (livello Zeiss), oltre ad affidabilità e potenza della fonte luminosa. Il prototipo funziona, ma non è ancora industriale. Obiettivo ufficiale: chip entro il 2028; target realistico secondo fonti: 2030.
• Perché è un cambio di regime
Dimostra che i controlli alle esportazioni hanno rallentato, ma non fermato, l’autosufficienza cinese. Pechino non parte da zero: l’EUV esiste già, e il problema è “solo” replicarla nel tempo. È la versione cinese del Progetto Manhattan applicata ai semiconduttori.
Non è una vittoria immediata della Cina, ma è la prova che il monopolio occidentale sull’EUV non è eterno. Per mercati e geopolitica dei chip, il rischio non è il 2026, ma il 2030.