Chi lascia la via vecchia per la nuova, sa quello che perde, ma non sa quello che trova

Se ci fate caso in 2 gruppi lontani ma che fanno lo stesso lavoro si sviluppano ruoli simili.

In ambedue i gruppi ci sara uno che fa la spia per il capo.

Un rompiscatole c'è sicuramente nei 2 gruppi.

Uno che lavora come un matto e tutti lo sfruttano.

Uno che non ha voglia di lavorare e si impegna per evitare tutti i lavori rognosi...quello c'è dappertutto.

Eccetera
 
Il problema è che se l'ambiente non ti da possibilità di reazioni di aggressione o fuga vai in stress.

Spesso un brutto ambiente viene da regole esterne all'ambiente. O sono assurde regole o sono regole assenti. Questo genera il brutto clima.
 
Oggi pomeriggio mi sono incontrata con una collega che lavora a Brescia per parlare della possibilità di mettere in atto il cd "cambio compensativo".
In pratica, io dovrei chiedere al mio datore di lavoro di prendere lei al mio posto e lei farebbe lo stesso col suo.
È una cosa che si può fare quando si tratta di professioni in cui rileva più la qualifica, quindi non si fa con i medici ma con il personale infermieristico sì, anche se, secondo me, anche in questo caso il "fattore umano ed esperienziale" dovrebbe avere valore, ma abbiamo ampiamente sperimentato che noialtri siamo pedine :wall:

Ordunque, a fare questo cambio entrambe avremmo vantaggi indiscutibili, soprattutto io.
Passerei ad una realtà enorme e all'avanguardia, risparmierei 300 euro circa di benzina al mese, avrei circa 150 euro in più in busta paga e potrei usare la bici, facendo anche movimento e non spendendo un solo centesimo di parcheggio, risparmierei anche tempo.

Solo che questa collega mi ha descritto il suo reparto come un covo di vipere :depresso: .

Ammesso e non concesso che mi accordino il cambio e che io finisca nel reparto della collega, io non voglio vivere in un brutto clima lavorativo.

Nel mio reparto mi trovo umanamente benissimo con tutti i colleghi e non ci sono vipere né bullismo. La caposala è una persona splendida e regna davvero una bella atmosfera

C'è da dire che la collega mi è sembrata rozza e ignorante perciò non so se fidarmi del suo giudizio...

Ho qualche mese per pensarci, visto che lei mi ha chiesto di rinviare la domanda di cambio alla fine delle ferie estive e io sono d'accordo.

Ma mi chiedo se sul piatto della bilancia siano più pesanti il benessere psicologico dato da un ottimo ambiente, o i vantaggi economici...

Boh, devo pensarci su e maturare convinzione.
Sarei tendente a continuare sulla strada del cambio ma non con la fermezza che pensavo avrei avuto.

Voi cosa ne pensate?
Io rischierei il cambio. I vantaggi economici e di qualità della vita sono notevoli. Poi tu ti conosci. Sai che sei una persona buona e riusciresti a farti volere bene. Credo
 
Il problema è che se l'ambiente non ti da possibilità di reazioni di aggressione o fuga vai in stress.

Spesso un brutto ambiente viene da regole esterne all'ambiente. O sono assurde regole o sono regole assenti. Questo genera il brutto clima.
A dire la verità, io raramente ho scazzi con i colleghi, essendo pacifica di temperamento e poco incline a liti e polemiche.

Lavoro al meglio e, al massimo, resto sola, ma credo di poterlo sopportare
 

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