CHI NON COMPRENDE IL TUO SILENZIO PROBABILMENTE NON CAPIRA' NEMMENO LE TUE PAROLE

I prossimi post li dovete affrontare con la mente libera.


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https://www.spectator.co.uk/.../how-did-sage-scenarios...

Parlare di pandemia e modelli nel 2022 per me non ha ormai alcun senso.

Tra i buffoni che producono buffonate,
magari dicendo "Oh, non e' una previsione questa, solo un esercizio teorico"

ed i blasonati che continuano imperterriti a sfornarne,

dopo due anni e performance che sono state quelle note,

è inutile discuterne ancora, se non un'ultima volta.


L'articolo linkato merita di essere letto da capo a fondo.


Quanto in media i modelli SAGE abbiano funzionato si vede benissimo dall'immagine.

E veniamo al punto cruciale:

"Le difese dei modelli Sage lasciano molte domande senza risposta.
Se i modelli sono solo "illustrativi" e non predicono,
perché sono stati riassunti e presentati ai ministri in questo modo?

“Senza interventi in aggiunta alle misure già in atto
i modelli indicano un picco di almeno 3000 ospedalizzazioni al giorno in Inghilterra".

E perché questi scenari sono stati descritti come probabili?


I modelli contano.

Hanno conseguenze.

Se gli scenari Sage sulla riapertura estiva fossero stati creduti il lockdown sarebbe stato esteso, con il relativo danno sociale ed economico.

Se si fosse creduto ai modelli Sage per l'autunno, le scuole potevano rimanere chiuse.

Se solo un consiglio dei ministri di dicembre fosse andato diversamente,
ci sarebbero state restrizioni che i dati del mondo reale ora dicono sarebbero state completamente non necessarie"



Poi una cosa la dovrei aggiungere.
Parlando di modelli a me viene da ricordare roba letta secoli fa, e precisamente questo:


Risfogliandolo, nella sua parte introduttiva questo ritrovo:


Prendiamo l'esempio del meccano.

Pensiamo si chieda un modello di carrozza ferroviaria,
per quanto approssimato possa venire usando quello strumento.


Nel momento in cui ci viene consegnato invece c'è un modello di gru, c'è un problema.


Non c'è dubbio che il modello di gru funzioni in sé, ma non è una carrozza ferroviaria,

e non fa, per quanto con approssimazione e margine di incertezza, quello che fa una carrozza ferrovia,

che è andare su rotaie avendo spazio per trasportare merci o persone.


Ma da due anni a questa parte, siccome parliamo di professionisti,

c'è chi ha prodotto gru, e poi ci ha appiccicato un carrello ferroviario...
 
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Quale è stato il motore dell'offshoring e dell'outsourcing verso la Cina, diventato compulsivo all'incirca dal 2005?

I costi.

E inutile girarci attorno, ambiente e sicurezza sono costi.

Costi sacrosanti, sì, ma solo "da noi".

Altrove no.


La sicurezza nei laboratori è cultura tecnico-scientifica:

"Al di là delle leggi,
i datori di lavoro e gli scienziati si ritengono responsabili del benessere di chi lavora nella struttura e del pubblico in generale.

Lo sviluppo di una cultura della sicurezza - con responsabilità in basso ed in alto alla catena amministrativa e scientifica -
è risultata in laboratori che sono di fatto ambienti sicuri in cui insegnare, imparare, lavorare.

Farsi male, per non parlare di martirio, non è più di moda"


(così in "Prudent Practice in Laboratories", edito dalle National Academies of Science, Engeneering and Medicine (https://www.nap.edu/.../prudent-practices-in-the...).


Tra la citata "cultura della sicurezza" e i corsi di formazione all'italiana c'è parecchia differenza.

E, generalizzando oltre i laboratori, la differenza diventa abissale quando si va a considerare quella tra le leggi italiane e la realtà del mondo.


Post testo unico 2008 un consulente mi raccontò che in un'azienda
il responsabile per la sicurezza esigette di avere la Scheda di Sicurezza per... l'acqua della caldaia
(se ti infili dentro la caldaia puoi annegare, se l'acqua è molto calda ti puoi scottare, voleva roba del genere).


Ad alcuni anni luce dalle disposizioni del legislatore italiano c'è il mondo reale,

in cui periodicamente qualcuno muore asfissiato operando in una vasca o in una cisterna

ed altri, alle volte un sindacalista, più spesso un generico commentatore, dicono "se avesse avuto una mascherina..."


Se avesse avuto una mascherina sarebbe morto lo stesso,
non si va a uno scontro a fuoco con un coltello
e con una mascherina dove serve un autorespiratore.



Ma ritorniamo a sicurezza, costi e formazione (non corsi di formazione all'italiana).

La formazione, specialmente universitaria, è un problema serio,
e la mancanza di formazione in materia di sicurezza ha provocato tragedie in contesti dove, in teoria, non te le aspetteresti

(https://cen.acs.org/.../10-years-Sheri-Sangjis-death/97/i1,

per un conciso commento tecnico
https://twitter.com/ChimicoSce.../status/1482762151207002113).


Se contesti come quello americano hanno saputo reagire in qualche modo dopo episodi tragici,
altrove le cose sono sempre state differenti: sicurezza e ambiente solo costi, per l'appunto - un motivo culturale.


Quindi non stupisce che in Cina il problema della sicurezza nei laboratori persista, e faccia vittime.
 
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C'è da chiedersi perché la pandemia abbia spinto tanti che competenze le hanno, e non poche
(Pierangelo Marcati - Wikipedia), a buttarle nel cesso e tirare l'acqua.



Per rivestirsi di una comunicazione pubblica "edificante", poi.

E' successo anche a un recente Nobel per la Fisica.

E quanto all'autore del tweet in materia di matematica, in teoria, se parla io potrei solo ascoltare,
tacendo, e sicuramente solo comprendendo una piccola frazione di quel che dice.


Ed allora perché?


Ma forse si è capito: non importa se sembra scendere o salire, la curva pandemica.

Quel che importa è il messaggio.

Si è passati da comunicare la scienza, a martellare con il messaggio.

Sul messaggio giusto non è possibile dibattito: l'unico giusto è "restate paranoici".

Per il bene del sistema sanitario italiano.

E per ribadire che cresce, esponenzialmente, no matter what.

"Esponenziale" ha un messaggio, e qualcuno ha saputo dirlo molto meglio di quanto posso farlo io.



NOVE DIFFERENTI MESSAGGI. DIPENDE DA TE INTERPRETARLI :





Se dici "esponenziale" dici "guarda, cresce in modo incontrollabile!".

Ma gli oubreak epidemici non crescono, crescono, crescono finché tutti sono malati o morti.


Non ha mai funzionato così, altrimenti ci saremmo estinti tempo fa.


Un'ondata epidemica raggiunge un massimo e poi cala,va così da che mondo è mondo.


E sì, c'è di mezzo della matematica, modelli descrittivi, ma ormai è del tutto futile parlarne ancora.



Quindi, da due anni a questa parte non è questione di descrivere il fenomeno.

Il potere descrittivo non interessa a nessuno, pare.


Quel che interessa è comunicare ai cittadini

che un'inarrestabile catastrofe è in corso

e che LORO devono "comportarsi bene" o saranno dannati;

se la paura della malattia grave non basta

si provvede legislativamente con il Green Pass all'italiana, super o mega o platinum,

senza il quale l'inferno è certo:

niente lavoro,

niente stipendio,

niente mezzi pubblici,

niente acquisti in esercizi commerciali,

etc etc etc.


Era stato venduto come strumento per il controllo dell'epidemia, il Green Pass all'italiana,

ma ormai anche tra chi lo aveva comprato soddisfatto compaiono i primi velati dubbi...








I dati delle multe e delle sanzioni dicono
che i cittadini italiani in maggioranza si sono comportati benissimo, durante il primo outbreak.

E di base hanno continuato a farlo, pure troppo.


Non lo stesso si può dire riguardo allo stato italiano in tutte le sue articolazioni,

che poi ha continuato imperterrito a seguire la vecchia linea guida non scritta,

"trattali come funghi" (leave them in the dark and feed them shit).


Non c'è da stupirsi se ancora in così tanti sono entusiasti nel collaborare, solo per esserne parte.


Parte della narrazione dominante e quindi, in spirito, del potere costituito.
 
Questa ormai è storia antica:

"A further change that is set to transform future pharmaceutical activities and operations irrevocably
is the increased emphasis on preventive rather than curative healthcare.
As the population ages and demand on healthcare budgets increases,
pre-empting rather than reacting to illness and disease constitutes the prevailing aspirational mission
statement driving the direction of modern healthcare policy"
(https://ilchimicoscettico.blogspot.com/…/2009-houston-we-ha…).


Le moderne politiche sanitarie, quelle che da 30 anni si preoccupano in primo luogo della sostenibilità della spesa.


Già, battaglia decennale quella per sostenibilità della spesa sanitaria, che detto così sembra buono e giusto,
ma sarebbe meglio chiamare le cose con il loro vero nome, molto più brutto:

la lunga guerra per i tagli alla spesa sanitaria.


Una guerra che in Italia fu dichiarata da De Lorenzo:

i bisogni sanitari non più variabile indipendente, ma funzione dei fondi allocati
(https://ilchimicoscettico.blogspot.com/…/la-battaglia-contr…),
ed eravamo all'inizio degli anni novanta.


La guerra fu vinta velocemente:

gli anni passarono, e passarono, ed alla fine questa dottrina fu talmente assorbita dal corpo del sistema sanitario
che le polemiche sui costi e sui prezzi finivano per arrivare all'assurdo:

in anni in cui la rivoluzione dei farmaci oncologici targeted era una solida realtà

c'era chi rimpiangeva il cisplatino a 50 cent la fiala,

il suo farmaco ideale

(costa niente, il resto poco importa https://ilchimicoscettico.blogspot.com/…/la-radice-marcia-d…).




Ora con COVID19 pare che sia la volta buona per dare una spallata definitiva

a questo fastidioso residuo del vecchio welfare state italiano:


la sanità pubblica ad accesso universale.
 

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