CHI NON COMPRENDE IL TUO SILENZIO PROBABILMENTE NON CAPIRA' NEMMENO LE TUE PAROLE

Adessoaspettiamomartedì.



E così, con la fine delle elezioni per il Quirinale, è arrivato febbraio.

Un po' all'improvviso.

E da martedì, come da copione, partiranno le multe.

Cento euro una tantum.


Come ricorda il Messaggero,

"colpiranno coloro che hanno più di cinquant'anni e non sono ancora vaccinati.
Questo provvedimento interesserà tutti, mentre dal 15 febbraio altre sanzioni
(dai 600 ai 1.500 euro) andranno a interessare solo coloro che lavorano.
E saranno anche sospesi, senza stipendio".



Secondo i conti del Messaggero si parla di 1,7 milioni di over 50 che non hanno ricevuto nemmeno una dose.

"Certo, una parte di questi potrà dimostrare di avere diritto all'esenzione,
ma in linea di massima la multa ai No vax consentirà allo stato di incassare circa 150 milioni di euro
che saranno destinati al Fondo emergenze nazionali",

spiega il Messaggero, che anticipa anche le modalità con le quali dovranno pagare le multe.


"Il non vaccinato sarà fermato per strada e ogni volta multato come chi viene sorpreso sulla moto senza casco? No.

Si tratta di una sanzione una tantum che arriverà direttamente a casa,
a cura dell'Agenzia delle entrate-Riscossioni, che incrocerà le differenti banca dati".


E ancora:

"Se l'over 50 ha ricevuto la prima dose non sarà multato, ma se poi, nei tempi previsti dal tipo di vaccino,
non si presenta per la seconda, allora scatta la sanzione.

Lo stesso succederà a chi lascerà scadere il Green pass perché non si è presentato per la terza dose".
 
Berlusconi «non l’ho sentito molto in questi giorni, se non fugacemente»,

Salvini «non l’ho capito, lo trovo incomprensibile. Ho scoperto dalle agenzie che avrebbe votato Mattarella»:

lo dichiara Giorgia Meloni al Corriere della Sera, ricostruendo la genesi del clamoroso voltafaccia dei suoi (ex) alleati sul Quirinale.



Mattarella era «l’unica ipotesi alla quale tutti i leader del centrodestra avevano detto no
– ricorda la leader di FdI a Paola Di Caro – con apparente convinzione.

Ed è la seconda volta che apprendo dalle agenzie di scelte su cui sembravamo d’accordo poi totalmente disattese.
Prima l’ingresso di FI e Lega nel governo Draghi e ora questa».



Parlando quindi del centrodestra dopo quanto successo con l’elezione di Mattarella, la Meloni non ha dubbi:

”Va ricostruito. Non mi dimentico che nella Nazione milioni di elettori lo chiedono.
Inizio dal mio partito, percepisco la solitudine di tanta gente che non ha compreso, che non voleva finisse così».

Meloni spiega che

«noi non siamo solo destra, siamo conservatori, e non di poltrone, come altri… FdI ha già allagato il suo campo d’azione.
Ed i “centristi” non sono una cosa a sé.
In tutte le grandi democrazie c’è un partito conservatore e uno progressista,
in cui ci sono esponenti che vanno da un estremo all’altro dello schieramento.

Quello che negli altri Paesi non esiste è un ‘centro’ trasformista,

che può formarsi col proporzionale,

spregiudicato

e pronto a stare ovunque dove si governa.

Questo non può esserci nel nuovo centrodestra che ricostruiremo».




Quanto al governo in molte regioni e città del centrodestra
il presidente di Fdi ricorda che «sul territorio le dinamiche sono diverse, sono modelli che funzionano.
Vedremo nelle prossime ore che succederà, ma ricostruiremo quello che oggi si è rotto, in modo migliore.
È una promessa, e io sono una che, come si è visto, mantiene la parola data».


Poi la domanda tranciante su Lega e Forza Italia: siete ancora alleati?.

La risposta è altrettanto netta:

«In questo momento no.

Mi sembra che abbiano preferito l’alleanza col centrosinistra, sia per Draghi sia per Mattarella.

Se per fare una prova manca un terzo indizio, quello è la legge elettorale:

c’è chi cercherà di cambiarla in senso proporzionale.

Se ci staranno, ci sarà poco da aggiungere,

perché con il proporzionale si riproduce la palude degli ultimi governi».



Secondo la Meloni, il voltafaccia di Salvini e Berlusconi è nato in una condizione che ha accomunato quasi tutto il parlamento.

«Per paura. Non solo dei partiti del centrodestra, ma di tantissimi in Parlamento.

Hanno barattato sette anni di presidente della Repubblica con sette mesi di legislatura,


o se vogliamo, DI STIPENDIO.
 
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Questo è l'ultimo.

Presto vedremo il prossimo.

(il 3,6% è di LEU)
 
Ultima modifica:
Forse qualcuno si ricorderà come nella primavera 2020
venne fuori il problema della disponibilità di remdesivir,
in buona parte collegato al fatto che quel principio attivo
(API, Active Pharmaceutical Ingredient) veniva prodotto con una sintesi poco ottimizzata.

Qualche problema potrebbe porsi di nuovo con paxlovid,
perché come fa notare Chris McKay
360 tonnellate di principio attivo significano migliaia di tonnellate di solventi.

E ipotizza il processo in continuo, in cui allo scale up
(aumentare la dimensione del reattore usato)

si sostituisce il numbering up
(aumentare il numero di microreattori impiegati),

che è quello che e' stato fatto per un passaggio chiave della produzione dei vaccini mRNA, il microincapsulamento in lipidi.


In realtà nella primavera del 2020 remdesivir ad occhio veniva prodotto ancora su impianto pilota,

mentre per nilmatrevir (https://en.wikipedia.org/wiki/Nirmatrelvir)

nel tardo autunno 2021 erano stati già prodotti batch commerciali per un totale di oltre 300 kg
(shorturl.at/mwLZ1).


Quindi siamo un bel pezzo avanti, quanto a lavoro svolto.




Per quanto l'idea di McKay sia attraente, è un po' difficile sovrapporla alla sintesi nota
(https://www.science.org/doi/10.1126/science.abl4784 , la trovate nei supplementary materials, nel paragrafo "Synthesis of PF-07321332 (Compound 6)").


Si tratta della sintesi della chimica medicinale, che sappiamo ormai superata da quella della chimica di processo.

Pare che Codexis, la specialista delle fermentazioni e degli enzimi, sia coinvolta,
probabilmente nel produrre uno dei due amminoacidi non naturali di partenza, per esempio.

E che altri aspetti critici siano stati risolti.

Ad esempio alla scarsa disponibilità globale di di-t-butildicarbonato,
necessario a produrre il materiale di partenza nella sintesi originaria,
si è probabilmente ovviato cambiando il composto di partenza
(utilizzando un amminoacido diversamente protetto
(https://www.science.org/content/blog-post/making-paxlovid).


Tutto questo richiede know how,

profonda conoscenza delle supply chain globali,

e un network di collaborazioni specialistiche con produttori di intermedi e fornitori di tecnologia.


Ma alla radice di tutto ciò resta la chimica di processo:

prendere una sintesi di laboratorio

e trasformarla in modo da renderla adatta ad una produzione industriale.

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E' da tempo che lo si dice, ma fanno finta di nulla.
Disinformazione e potere, un bel connubio per il popolo bue.



Perché in Italia ci sono così tanti morti nonostante le restrizioni che ci sono?

Sono tutti morti di Covid o sono morti con il Covid?


Queste alcune delle domande alla base di un servizio esclusivo realizzato dal format Restart in onda su Rai 2.


Nel video, un medico dirigente di un ospedale romano rilascia delle dichiarazioni a dir poco sconvolgenti.


Il medico sostiene che i dati in certi casi sarebbero volontariamente alterati.




Riportiamo fedelmente le sue dichiarazioni:

È frequente che venga scritto sulla cartella

che un paziente è morto di Covid,

quando in realtà non lo è
,

in modo che salga il numero di positivi.


La stessa cosa accade per i ricoveri.

Se un malato oncologico entra in ospedale

e poco dopo si rivela positivo,

anche se non ha sintomi diventa immediatamente un paziente Covid.


È gravissimo che trasferiscano un malato di tumore in una struttura Covid,

può essere come mandarlo alla morte, ma accade spesso”.



A quel punto la giornalista chiede:

ma a cosa servono tutti questi positivi?


La risposta del medico è da brividi: “A fare soldi”.


“Lei capisce che uno che mi entra in ospedale con una gamba rotta

e poi risulta positivo non costa quelle cifre se non ha sintomi.



L’ospedale prende dei rimborsi in proporzione al numero dei ricoveri

e quindi tecnicamente la legge viene rispettata, ma poi esistono logiche per spartirsi il bottino.



Ci sono interessi, soldi, potere, avanzamenti di carriera,

li stanno premiando ed hanno già cominciato,

rimodulando i contratti,

l’hanno chiamata ‘produttività’, ma purtroppo si producono soltanto molte false morti per Covid.



In alcune strutture ospedaliere si alterano i dati perché sperano che,

dimostrandosi in sofferenza per il Covid,

possano mettere le mani più facilmente sui soldi del Pnrr.



Si stanno organizzando anche per assumere nuovo personale,

nonostante questa cosa non sia prevista.



Il pubblico apre le strutture e la gestione del personale viene data ai privati.



I positivi servono per alimentare il sistema!”
 
Giusto per chiarezza.
Mi piacerebbe far presente a questo dottore, che anche le strutture sanitarie pubbliche
sono improntate sul "sistema profitto", perchè sono diventate delle "società a scopo di lucro"
dove il Dirigente deve rispettare dei "prospetti di remunerazione" e presentare dei "bilanci positivi".

Se non ci credete, andate ad informarvi.


Sempre nella clip di Restart,

un’altra testimonianza rilascia ulteriori inquietanti dichiarazioni.


“È un business, il Covid per i privati è un business.

Quello che succede nell’ambito privato è qualcosa di molto grave.

A noi sono arrivate richieste dall’alto, dai direttori generali, direttori sanitari,

di alterare le cartelle cliniche, scrivendo magari che il tampone è positivo

o dichiarando come Covid casi sospetti.

Per l’ospedale su 10 morti, 7 sono Covid.

È già deciso”.



Parole scioccanti.

Ma a questo punto non resta solo che attendere gli sviluppi della vicenda
con la speranza di ritornare alla piena normalità di vita senza restrizioni.
 
Che tristezza. Che figura dimmerda.
Inutile sperare che la gente se ne ricordi al momento del voto.....
....che prima o poi....ci sarà.



Con 759 voti Sergio Mattarella è stato eletto nuovamente presidente della Repubblica.
È il secondo Capo dello Stato più votato dopo Sandro Pertini, che fu eletto con 832 voti.

L’esito di questo ottavo scrutinio era totalmente scontato,
che comunque è stato accolto con un applauso particolarmente lungo dall’Aula.

In particolare, il Pd si è distinto, anche in questa occasione, per un’esultanza marcata, quasi ostentata,
contrassegnata anche da battiti del “cinque” e dal gesto del pollice alzato di Enrico Letta.

Applausi anche in Transatlantico, dove erano radunati altri grandi elettori.

E poi di nuovo bis al bis al momento della proclamazione da parte del presidente della Camera,
Roberto Fico, affiancato dalla presidente del Senato, Elisabetta Casellati,
con la quale poi è andato subito dopo a comunicare l’esito della votazione al Capo dello Stato.


Oltre a Sergio Mattarella hanno ottenuto voti:
Nordio 90;
Di Matteo 37;
Berlusconi 9;
Belloni 6;
Casini e Draghi 5;
Casellati 4;
Berrino, Cassese, Primo di Nicola, Giorgetti, Filippo Grassia e Marcello Pera 2.
Crosetto 1.

I voti dispersi sono stati 18,

le schede bianche 25,

le nulle 13.

I presenti sono stati 983, gli astenuti nessuno.
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Qualcuno si sveglierà e scenderà in piazza come hanno fatto
in Germania - Francia - ed ora anche in Canadà ?



Proprio mentre il governo Draghi insiste sulla strada dell’obbligo vaccinale,
costringendo la popolazione over 50 alla somministrazione
e ricattando tramite Green pass anche i cittadini in età inferiore
a sottoporsi all’inoculazione dei farmaci anti-Covid,
in tutta Europa si registra la marcia indietro dei politici.


Il Regno Unito, ad esempio, ha annunciato un passo indietro sul certificato virtuale
(tra l’altro meno stringente rispetto al nostro)
mentre in Israele, per citarne un altro, valuta la possibilità di non rinnovare le misure restrittive a partire dal 1 febbraio.

Un ulteriore conferma positiva per tutti gli italiani che come noi rinnegano sia l’efficacia che la legittimità del Green Pass,
arriva da Strasburgo grazie a quanto stabilito dal Consiglio d’Europa durante l’assemblea parlamentare.


Come riporta l’Ansa, infatti,

l’Assemblea parlamentare del “Consiglio d’Europa ha bocciato la proposizione di indicare ai governi
di considerare l’uso di pass e certificati vaccinali per accedere ai servizi non essenziali”
.

La maggior parte dei parlamentari ha votato per un emendamento in cui si specifica chiaramente che
“i certificati di vaccinazione devono essere usati solo per monitorare l’efficacia dei vaccini e i loro potenziali effetti negativi”.


L’emiciclo di Strasburgo si è quindi espresso indirettamente in maniera del tutto contraria
rispetto alle folli misure adottate dal governo dei “migliori”
che con fare arrogante e vigliaccamente, le ha inasprite per rendere la vita difficile, se non impossibile,
a chi ha deciso di non vaccinarsi (ribadiamo decisione consentita legittimamente per legge).


Quanto stabilito dal Consiglio d’Europa entra totalmente in contrasto con la linea adottata da Draghi
ed il suo ministro (della) Speranza
che con le ultime restrizioni invece vietano a chi non è fornito di Green Pass
l’accesso a qualsiasi luogo a eccezione di quelli per gli acquisti per il minimo e indispensabile: farmaci e generi alimentari.


Tra le misure approvate, il Consiglio d’Europa indica che le autorità governative devono

“prendere in considerazione l’introduzione dell’obbligo di indossare mascherine tipo le FFP2 sui mezzi pubblici, in luoghi affollati e nelle scuole”

al fine di far diminuire il tasso di infezioni da Covid, e chiede inoltre ai governi di

“designare come priorità la ricerca di cure per chi soffre a lungo termine degli effetti negativi del Covid,
e di predisporre con urgenza le risorse necessarie a farlo”.


L’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa inoltre ha chiesto ai parlamenti dei suoi Stati membri
di dibattere sull’introduzione dell’ obbligo vaccinale per l’intera popolazione,
escludendo coloro che per motivi di salute non possono vaccinarsi
ed anche i minori fino a quando non sia garantita la piena sicurezza e efficacia dei vaccini a loro destinati.


La richiesta era contenuta nel rapporto sul Covid approvato in queste ore a larghissima maggioranza,
con 86 voti a favore, 13 contrari e 10 schede bianche.


In sostanza viene assolutamente ribadita l’indicazione di NON utilizzare in alcun modo il Green pass

per discriminare i cittadini introducendo per questa via degli obblighi mascherati,

invitando invece i Parlamenti ad affrontare apertamente il tema dell’obbligo vaccinale.


Il rapporto in conclusione NON DA ALCUNA INDICAZIONE A FAVORE DELL’OBBLIGO VACCINALE

e rimette ai singoli Stati il compito di decidere su di una eventuale introduzione

invitando a dibattere apertamente della questione senza aggirare il problema attraverso un uso distorto della Green pass.
 
"Buongiorno,
Molti mi chiedono come mai le cose che divulgo nella mia pagina
(dati incontrovertibili perché provenienti da fonti ufficiali e sempre accuratamente referenziati)
non vengano divulgate anche nelle televisioni e nei giornali.

Nello screenshot allegato vorrei mostrare come il giornalismo non apprezzi voci non allineate alla narrazione dominante.

Il giornalista Gerardo D'Amico, senza informarsi sulla attendibilità delle fonti da me riportate,
si permette di esprimere un giudizio negativo alla mia richiesta di confronto tra pari (la scienza è confronto e discussione)
in programmi televisivi denigrando di fatto la mia attività volta alla massima trasparenza dei dati scientifici.

Gerardo D’Amico afferma infatti che il sottoscritto non possa essere invitato a trasmissioni televisive implicitamente
(ed arbitrariamente) affermando che non faccio riferimento a basi scientifiche.

Ovviamente, niente di più lontano dalla realtà.

Chiaramente questo giornalista non ha letto le fonti di quanto scrivo,
né le fonti che sistematicamente riporto,
ovvero la letteratura scientifica internazionale
e le autorità regolatorie,
quindi solo fonti ufficiali.

Chi mi segue sa bene che non ho mai espresso opinioni personali,
ma divulgo scienza senza mistificarla come fanno altri,
sempre riportando per intero le fonti.

Ecco, io faccio proprio questo:

faccio conoscere l’intero scenario (benefici e rischi) alle persone che non hanno la possibilità di farlo
perché l’informazione televisiva ha deciso di tacere la parte riguardante i rischi
ma che in Medicina è importante quanto i benefici attesi.

Penso di essere stato tra i primi a denunciare l’assoluta inutilità delle cosiddette mascherine di comunità (quelle di stoffa)
e le enormi differenze di efficacia tra quelle chirurgiche e quelle FFP2.

Sono stato certamente il primo in Italia a denunciare le morti da vaccino Astrazeneca
determinate dalla patologia poi denominata VITT (Vaccine Induced Thrombotic thrombocytopenia).

E sono stato tra i primi a divulgare le motivazioni per le quali i vaccini a mRNA
hanno effetti collaterali gravi come miocarditi e pericarditi.


A questo giornalista rispondo che si, sto bene nei social ,
perché sono dalla parte della scienza e dei cittadini
e perché questo ho giurato di fare quando ho deciso di diventare medico.

Se posso salvare una vita umana lo faccio sempre in scienza e coscienza,
mentre il generale ed il condottiero non hanno alcuna remora a lasciare morti
(nel senso letterale della parola) nel campo di battaglia, “whatever it takes”.

Diritto di replica ovviamente garantito, a differenza di quanto il giornalista vuole negarmi,
perché (forse, immagino) non permesso dall’azienda per la quale lavora.


Distinti saluti"
 

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