CMC Ravenna 6,875% 2017-22 (XS1645764694) - 6% 2017-23 (XS1717576141)

Io non ho ricevuto nulla

Ma sicuramente mi verrà stornata, sono quelli di Binck che nonostante che gli ho segnalato più volte che il titolo era in default continuavano a far maturare il rateo, tra l'altro mi hanno addebitato anche il bollo titoli considerando un rateo fantasma, roba da ridere, però comunque fastidioso, magari adesso si svegliano. Pensavo però che l'accredito cedola avvenisse solo quando era sicuro e non in automatico.
 
non capisco il perche' nessuno faccia un accenno sulla situazione debitoria di chi possiede le obbligazioni .......ma come funziona[/QUOTE]

Per il "come funziona" è consigliabile la lettura di

Coop connection.
Nessuno tocchi il sistema. I tentacoli avvelenati di un'economia parallela
do Antonio Amorosi, editore Chiarelettere. 2016

20190201_CoopConnection.png
 
"(..) Come recentemente raccontato da questo giornale nel 2011 erano sei, sei colossi del mondo delle coop, che stazionavano stabilmente nella classifica dei più grandi costruttori del paese: CCC, CMC Ravenna, CMB di Carpi, Unieco, Coopsette e CESI. Oggi se ne conta appena una: CMB.(..)"
il sole 24 ore - 01/02/19
 

Allegati

"Grandi gruppi E intanto la crisi demolisce i big dell’edilizia Astaldi, Condotte, Cmc Ravenna e Trevi, nonostante le commesse, sono stati stritolati dai debiti e dai ritardi nei pagamenti"
Repubblica, 01/02/19
 

Allegati

Il Resto del Carlino Ravenna 02/02/19
«ENTRO IL MESE DI FEBBRAIO»
Cantieri in Sicilia, Anas assicura «Cmc riprenderà i lavori»
«LA CMC e le società di progetto si sono impegnate a mettere in campo ogni sforzo per consentire la ripresa dei lavori entro il mese di febbraio, con il coinvolgimento delle imprese del territorio che riceveranno da Anas i pagamenti per i lavori da svolgere, previo ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte del Tribunale di Ravenna». È quanto emerso al termine di una riunione tra Massimo Simonini, amministratore delegato di Anas (Gruppo Fs Italiane), e i rappresentanti dell' impresa Cmc di Ravenna e delle società di progetto esecutrici dei lavori di ammodernamento della Agrigento-Caltanissetta e della Palermo-Agrigento, «allo scopo di sbloccare i lavori di queste due opere infrastrutturali importanti sia per la mobilità sia per lo sviluppo dell' economia dell' isola», afferma una nota.
«Cmc e le società di progetto - prosegue la nota - si sono impegnate con i rappresentanti del comitato dei creditori, presenti all' incontro, a procedere alla più rapida definizione della ristrutturazione del debito pregresso nell' ambito delle procedure concordatarie in atto per permettere il riavvio dei cantieri e ridurre le sofferenze del territorio».
 
Articolo sul 24 ore odierno.
Cmc chiede altri 60 giorni
Vorrebbero tramutare i nostri crediti in titoli partecipativi, cioè carta da cesso...
I bondholders si riuniscono...
Algebris fra i creditori con mediolanum e eurizon
 
05/02/19 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

Cassa integrazione straordinaria per la Cmc

Ok del Ministero: prenderà il via l' 8 febbraio. «Risposta a una situazione grave»
VIA LIBERA alla cassa integrazione straordinaria per circa 900 dipendenti della Cmc, la cooperativa di costruzioni di via Trieste in concordato preventivo dai primi di dicembre alla luce di un consistente indebitamento (ma con un portafoglio ordini di oltre 4,5 miliardi) e di un blocco negli incassi per circa un centinaio di milioni. La cassa integrazione - sulla base delle intese tra i ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico e la Regione, azienda e sindacato - prenderà il via dal 18 febbraio e coinvolgerà in Italia 746 lavoratori diretti, dei quali 381 riferiti alla sede ravennate. A questi vanno aggiunti altri 184 dipendenti al lavoro nei cantieri in Sicilia. Come si può leggere a parte, è più complessa la situazione di oltre 6mila dipendenti sparsi nel mondo. Nei prossimi giorni sarà possibile avere un quadro più definito dei vari passaggi legati agli ammortizzatori sociali. Per il momento l' azienda non sembrerebbe nelle condizioni di anticipare i fondi della cassa integrazione per il periodo transitorio che impiegherà l' Inps per completare l' iter che accompagna il provvedimento. Per un paio di mesi i dipendenti potrebbero trovarsi senza emolumenti anche perché non è stato rinnovato l' accordo regionale con il sistema bancario per anticipare alcune mensilità di cassa integrazione. «Con la cassa integrazione diamo una risposta ad una situazione di grave difficoltà - commenta Davide Conti della Cgil - anche se dovremo vedere nei prossimi giorni come affrontare le criticità che sono ancor sul tavolo».

Resta confermato che la società ha chiesto altri 60 giorni per presentare il piano concordatario «volto - come ha sempre spiegato l' azienda - a conseguire il risanamento dell' esposizione debitoria delle società e il riequilibrio della propria situazione finanziaria attraverso il presumibile ricorso al concordato con continuità aziendale». C' è attesa per altri due momenti importanti al ministero. Il Mise si è infatti impegnato a facilitare l' apertura di un tavolo tecnico di confronto tra azienda e Anas per trovare una eventuale soluzione dal contenzioso che la Cmc ha aperto nei confronti dell' azienda statale per 1,2 miliardi. Poi c' è il tavolo di settore che comprenderà anche i ministeri delle Infrastrutture e del Lavoro che, oltre alla Cmc, interessa colossi come Astaldi, Condotte, Mantovani, Trevi.
 
05/02/19 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
PREOCCUPAZIONE
Sono 6mila gli operai in cantieri esteri
LA CMC ha circa 7 mila dipendenti in tutto il mondo. Di questi però soltanto circa un migliaio che lavorano in Italia godranno della Cassa integrazione straordinaria. L' istituto degli ammortizzatori sociali si applica sul territorio nazionale e ai dipendenti italiani che abbiano lavorato per almeno 90 giorni per la Cmc in Italia e poi impiegati nei cantieri esteri. In ogni caso, per percepire la cassa integrazione devono comunque rientrare nel Paese d' origine. Per gli stranieri assunti nei cantieri in Mozambico e in Angola valgono le regole sugli ammortizzatori sociali, ammesso che esistano, dei singoli Stati.

I lavoratori in cassa integrazione straordinaria hanno diritto a percepire una integrazione dello stipendio pari all' 80% della retribuzione che sarebbe spettata ai lavoratori interessati per tutte le ore di lavoro non effettuate.
PREOCCUPAZIONE
Sono 6mila gli operai in cantieri esteri
LA CMC ha circa 7 mila dipendenti in tutto il mondo. Di questi però soltanto circa un migliaio che lavorano in Italia godranno della Cassa integrazione straordinaria. L' istituto degli ammortizzatori sociali si applica sul territorio nazionale e ai dipendenti italiani che abbiano lavorato per almeno 90 giorni per la Cmc in Italia e poi impiegati nei cantieri esteri. In ogni caso, per percepire la cassa integrazione devono comunque rientrare nel Paese d' origine. Per gli stranieri assunti nei cantieri in Mozambico e in Angola valgono le regole sugli ammortizzatori sociali, ammesso che esistano, dei singoli Stati.

I lavoratori in cassa integrazione straordinaria hanno diritto a percepire una integrazione dello stipendio pari all' 80% della retribuzione che sarebbe spettata ai lavoratori interessati per tutte le ore di lavoro non effettuate.
 
05/02/19 Corriere di Romagna di ALESSANDRO CICOGNANI
Cmc, firmato l' accordo per la cassa integrazione

L' ammortizzatore entrerà in vigore dal 18 febbraio e avrà una durata complessiva di 12 mesi
RAVENNA I lavoratori di Cmc possono, in parte, tirare un primo sospiro di sollievo. Se per avere un quadro definitivo di come la cooperativa ravennate intenda affrontare il proprio percorso di risanamento aziendale servirà ancora qualche mese, lo stesso non vale per i dipendenti, che proprio ieri mattina hanno avuto una risposta positiva dal Ministero dello sviluppo economico sulla cassa integrazione. Alla firma a Roma erano presenti tutte le sigle sindacali, i rappresentanti di Cmc e alcuni esponenti politici delle regioni in cui la cooperativa opera. Dall' altra parte del tavolo uno dei funzionari del ministero guidato dal vicepremier Luigi Di Maio. Alla fine della giornata di confronto, è stato finalmente siglato l' ac cordo per la cassa integrazione straordinaria, approvata visto lo stato di profonda crisi in cui versa l' azienda di via Trieste.

Così come deciso al tavolo delle trattative, l' ammortizzatore entrerà invigore apartire dal 18 febbraio e avrà una durata complessiva di 12 mesi. Tradotto: almeno per un anno intero i lavoratori della cooperativa saranno in parte al sicuro.

I numeri In totale i dipendenti che saranno coinvolti dalla cassa integrazione sono 930. Nel dettaglio 746 sono dipendenti diretti di Cmc-di cui 381 attivi a Ravenna -, altri 119 sono invece quelli al lavoro nella società Bolognetta scpa e gli ultimi 65 sono i dipendenti dell' Empedocle.

Ieri a Roma non c' erano infatti solo i delegati di Cmc, ma anche alcuni rappresentanti dei due cantieri a loro volta coinvolti nella grande crisi del gruppo di costruzioni. Il primo riguarda i lavori di ammodernamento del tratto della Ss 121 dalla rotatoria Bolognetta al bivio Manganaro.

Empedocle si occupa invece del raddoppio della statale 640 che collega Caltanissetta ad Agrigento. Un' opera fondamentale, sospesa temporaneamente da Cmc. Sospensione che pochi giorni fa ha scatenato l' ira degli abitanti sia di Caltanissetta che di Agrigento, scesi in piazza a migliaia per chiedere di far ripartire i lavoro. «L' opera è all' 80% del suo iter - hanno detto i manifestanti - il 20% mancante sta mettendo in ginocchio il territorio».

I timori Non è però tutto oro ciò che luccica. Il traguardo della cassa integrazione è stato raggiunto, ma a occuparsi dei pagamenti dei dipendenti - così come è stato deciso - non sarà Cmc ma direttamente l' Inps. E fino a quando il decreto con l' approvazione della cassa non sarà sul tavolo dell' istituto di previdenza, questo non darà il via all' erogazione del denaro. Secondo i sindacati è probabile cheperiprimitre mesi i lavoratori non vedranno un solo euro, anche se poi, una volta iniziata l' erogazione, non si dovrebbero verificare intoppi.

«Siamo soddisfatti - commentano i sindacati - perché almeno siamo riusciti a raggiungere l' obiettivo della cassa integrazione.

Adesso si aprirà la sfida della gestione, perché dobbiamo fare in modo che sia distribuita nel modo più equo possibile. Certo, resta la preoccupazione per la situazione di difficoltà dell' azienda, per la quale aspettiamo il piano concordatario».
 

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