CMC Ravenna 6,875% 2017-22 (XS1645764694) - 6% 2017-23 (XS1717576141)

Secondo te...???
Ma è certo che ha ragione Proteus
Figurarsi se questa non è una sola
Spero molto in una guerra totale coi bondisti

tutto dipende dal pmc .
Il concetto di sola e’ relativo. Mi dispiace realmente per chi ha investito a pmc elevati. Certo che difficilmente vedra’ un Recupero soddisfacente
 
Ci vuole un documento ufficiale e dettagliato.
Bisogna poi capire quanto valgono questi strumenti partecipativi e quanto vale cmc senza debiti.
Poi giustamente bisogna vedere se i detentori di bond istituzionali(che sono poi quelli in maggioranza) respingono o gradiscono la soluzione...

Scusami, magari sono ignorante io, di sicuro sono stupido, ma il valore degli strumenti partecipativi e della CMC come influirebbe sul ritorno dei nostri soldi?
Se l'articolo, per quanto poco dettagliato e non ufficiale dovessere risultare come dichiarato, ovvero veritiero e da fonte CMC, i titoli che verrebbero emessi non sarebbero ne azioni, ne obbligazioni, ma titoli che rappresentano una via di mezzo, che da quello che ho letto in giro, in genere non hanno scadenza, ne cedola sicura, ne potere di voto. Si tratta di una invenzione messa in piedi dalla legislazione corrente per favorire la continuità aziendale a discapito dei creditori e sulla quale CMC ha messo in atto questo bel sistema per liberarsi legalmente dei debiti. Sono titoli che non credo siano gestiti da nessun mercato, quindi non è manco possibile liberarsene, almeno non tramite intermediari. Anche con un PMC basso, chiaramente la perdita in capitale sarebbe relativamente bassa (se non si hanno molti lotti), ma si rischia di avere in portafoglio titoli non vendibili per i comuni mortali, che non rendono nulla e sui quali forse si deve pagare anche il bollo, scusa ma credo sia meglio che la baracca fallisca anche per i "fortunati" che hanno comprato basso.
 
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Ci vuole un documento ufficiale e dettagliato.
Bisogna poi capire quanto valgono questi strumenti partecipativi e quanto vale cmc senza debiti.
Poi giustamente bisogna vedere se i detentori di bond istituzionali(che sono poi quelli in maggioranza) respingono o gradiscono la soluzione...


esistono anche i tribunali per certe nefandezze tenendo conto che il bond e' senior
 
Ci vuole un documento ufficiale e dettagliato.
Bisogna poi capire quanto valgono questi strumenti partecipativi e quanto vale cmc senza debiti.
Poi giustamente bisogna vedere se i detentori di bond istituzionali(che sono poi quelli in maggioranza) respingono o gradiscono la soluzione...


esistono anche i tribunali per certe nefandezze tenendo conto che il bond e' senior

Questa cosa del senior è un pò una falsa sicurezza, sempre che non sia un bond garantito o comunque l'azienda disponga di grossi capitali e non è certo il nostro caso e come ben si è visto in caso di concordato in continuità aziendale la legge prevede la possibilità di fare un distinguo sui creditori, quindi favorire alcuni e fottere gli altri. Caro mio, se vuoi giustizia per le nefandezze non cercarle nei tribunali italiani che rischi di diventarci vecchio, spendere mucchi di soldi e subire una clamorosa delusione, anche in caso di condanna.
 
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Una proposta inevitabile e da me preannunciata, lascia perplessi la nonchalance con cui presentino una fregatura così clamorosa
 
E' probabilmente la sicurezza di chi ha ben premeditato il tutto, ha le spalle coperte, ha operato nei limiti di una legge truffa per liberarsi dai debiti. Se vi fosse un qualche rischio di inquisire certa gente, la stessa non sarebbe stata eletta recentemente nel consiglio direttivo della Legacoop. E così è tutto normale, senza rimorsi o remore, si rovinano centinaia, forse migliaia di persone nel mondo, si viene premiati e si pensa di poterla passare liscia. Vedremo se passerà il vaglio dei creditori, ma liscia in qualche modo non la passeranno.


questo e' sicuro
 
Questi ?
Devono essere impicciati....
Il che significa impeachment...
Non impiccati...
Anche se quanto fatto sulla nostra pellaccia meriterebbe di tutto e di più...
 
31/03/19 Carlino Ravenna

Cmc più snella, via i cantieri a rischio - di Lorenzo Tazzari.
Approvato all'unanimità il piano concordatario, ridotti debiti ma anche fatturato
SARA' una Cmc più snella quella che uscirà dal piano concordatario approvato ieri all'unanimità dall'assemblea dei soci. Nessuna ripercussione diretta sul 'numero' dei dipendenti, almeno per i prossimi due anni per via della cassa integrazione straordinaria.
La cooperativa di via Trieste abbandonerà nell'immediato i cantieri senza marginalità e quelli dove non sono state versate le garanzie. Il piano verrà depositato in tribunale entro l' 8 aprile e dovrà poi essere omologato. Alla fine del periodo di concordato in continuità aziendale, oltre ad avere ridotto i circa 800 milioni di debiti, anche il fatturato sarà più basso dell' attuale (1.118 milioni del 2017), ma le basi saranno più solide rispetto a quelle del dicembre scorso quando i libri contabili vennero portati in tribunale.
ALL' ASSEMBLEA - descritta 'tesa' per l' importanza che ricopriva, ma tranquilla nel suo svolgimento - sono intervenuti il presidente della Cmc Alfredo Fioretti, il direttore generale Paolo Porcelli, il prof. Domenico Trombone a nome degli advisor ma anche il presidente di LegacoopRomagna Giovanni Monti e il sindaco Michele de Pascale, a sottolineare l' importanza delle decisioni da assumere. «All'assemblea - spiega de Pascale - ho detto che non solo le Istituzioni ma tutta la comunità ravennate è vicina alla Cmc e che sarà al suo fianco per riprendere il suo cammino». Nella vita della cooperativa «ci sono stati molti momenti difficili ma nei valori della loro storia e nelle competenze e capacità che hanno possono trovare gli strumenti per ripartire». Negli ultimi 10 anni si sono persi 500 mila posti di lavoro in edilizia in Italia «e la politica ha sbagliato tutto quello che si poteva sbagliare spendendo le risorse in tanti interventi parziali (cassa in deroga, 80 euro, quota 100, reddito di cittadinanza, flat tax) invece di spingere sugli investimenti pubblici. Ne ho parlato con il Ministro Di Maio al margine dell' incontro sullo Sblocca Cantieri chiedendogli in particolare di porre attenzione al tema della Cmc».
IL PIANO concordatario - spiega una nota della cooperativa - consentirà di soddisfare integralmente i 'creditori in prededuzione', ovvero gli organi che gestiscono la procedura concordataria e i costi sostenuti dopo la richiesta di concordato. Soddisfazione integrale per i creditori privilegiati (i lavoratori diretti e indiretti della Cmc) e i fornitori strategici. I creditori chirografari quindi fornitori non strategici e anche i titolari dei due bond che ammontano a circa 575 milioni di euro (i 2/3 del debito) non riceveranno denaro ma 'strumenti finanziari partecipativi' (Sfp) dotati di diritti patrimoniali e amministrativi che saranno emessi entro 90 giorni dall'omologazione.
«I RISULTATI positivi attesi dalla continuità aziendale contribuiranno a valorizzare gli Sfp destinati a soddisfare i creditori chirografari non classificati come fornitori strategici». Dal 2022 è prevista per i titolari degli Sfp la distribuzione di dividendi. Il piano «andrà eseguito in tempi particolarmente rapidi» in modo da consentire alla società (che resterà una cooperativa) «un ritorno all'attivo, essenziale per la tipologia dell' attività svolta, che prevede la partecipazione a gare d' appalto, per lo più pubbliche». «Il mio giudizio sul piano - commenta Davide Conti della Cgil - è positivo perché mantiene la base compatta. Pur nel ridimensionamento si dà continuità e si gestisce il momento difficile attraverso la cassa integrazione e non con licenziamenti».
 
31/03/19 Corriere di Romagna
Cmc resta una coop e il piano di salvataggio passa all' unanimità - di ANDREA TARRONI
Il piano concordatario preparato dagli advisor è stato presentato ieri mattina all' assemblea dei soci. Entro l' 8 aprile sarà depositato al Tribunale di Ravenna
RAVENNA La Cmc prova a ripartire, con un voto unanime, compatto. Il piano concordatario preparato dagli advisor (Mediobanca e lo studio Trombone con lo studio del professor Andrea Zoppini e l' avvocato Fabrizio Corsini come consulenti legali) è stato presentato ieri mattina all'assemblea dei socie non ha ricevuto alcun voto contrario. Ora, entro l' 8 aprile sarà depositato al Tribunale di Ravenna.
La Cmc rimarrà una cooperativa e non nasceranno aziende spa che ne rileveranno una parte del portafoglio ordini. E si ripagheranno tutti i creditori ad eccezione dei "chirografari" (in particolare i detentori di bond) ai quali si proporrà, in qualche modo, di partecipare alla società e di accompagnare il processo di risanamento del gruppo: per loro la soddisfazione del debito sarà infatti parziale e non monetaria.
Questi i dati che si colgono dalla presentazione ai soci, avvenuta ieri mattina all'interno del Grand Hotel Mattei di Ravenna.
Se i bondholder dovranno attendere pertanto, non così sarà per i creditori privilegiati e i fornitori strategici che saranno risarciti integralmente.
Il denaro necessario sarà recuperato con la continuità aziendale e attraverso la generazione dei relativi flussi di cassa, ed attuando una spending review con una ristrutturazione organizzativa. Per Cmc rimane fondamentale comunque «continuare l' attività - spiega lo stesso gruppo in una nota- in modo da generare flussi di cassa positivi (compresi quelli relativi alle commesse in corso) in eccesso rispetto alle necessità finanziarie della gestione corrente, assicurando la miglior soddisfazione dei creditori, oltre alla prosecuzione dei rapporti di lavoro e dei rapporti commerciali».
Per il piano che Cmc presenterà al Tribunale si preannuncia strategica anche la risoluzione dei vari contenziosi, in particolare, è ovvio, quello con Anas.
Sempre sulla nota dell' azienda infatti si rileva come sia previsto «l' incasso di tutti i crediti, sia relativi a claims afferenti a commesse terminate, sia commerciali odi altra natura». Poi verranno ceduti alcuni asset non strategici «in particolare immobiliari, sia di Cmc sia della controllata Cmc Immobiliare SpA».
Un ruolo fondamentale, è la stessa Cmc a farlo trapelare, lo giocheranno i tempi.
Le tappe della risoluzione La crisi potrebbe avere, se l' iter non dovesse subire inciampi, una sua svolta entro la fine dell' anno con l' omologa da parte del Tribunale del concordato in bianco. Ma prima il piano dovrà essere asseverato da un advisor esterno e passato ai commissari (la terna composta da Antonio Gaiani, Luca Mandrioli e Andrea Ferri). I tre consulenti nominati dal Tribunale in tre mesi decideranno se dare prosecuzione al piano. In quel caso dopo l' estate (presumibilmente entro ottobre) si darà luogo all' adunanza dei creditori. Un passaggio delicato dove risulterà fondamentale il ruolo dei bondholder, dopo il quale il piano potrà essere giudicato dal Tribunale che, entro l' anno, dovrà decidere se omologare o meno il concordato.
«Entro 90 giorni dall'omologazione - conclude Cmc con la il suo resoconto - saranno emessi strumenti finanziari partecipativi (Sfp), dotati di diritti patrimoniali e amministrativi. I risultati positivi attesi dalla continuità aziendale contribuiranno a valorizzare gli Sfp destinati a soddisfare i creditori chirografari non classificati come fornitori strategici. Saranno così assorbiti i flussi netti generati dalla Società negli anni 2020 e 2021, e a seguire (dal 2022 e fino al 2030), i suddetti flussi saranno destinati alle distribuzioni di dividendi e riserve attribuite ai titolari di Sfp, con immediato effetto liberatorio per Cmc».
 

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