CMC Ravenna 6,875% 2017-22 (XS1645764694) - 6% 2017-23 (XS1717576141)

31/03/19 Corriere di Romagna
Sindacati al lavoro per difendere i posti Ad aprile verrà pagata una mensilità - di ANDREA TARRONI
RAVENNA Di esuberi, per ora, non ne sono annunciati. Certo, non sono ancora sventati e, inoltre, fra le 30 e le 40 unità di personale hanno già scelto altre vie professionali.
Ma l' esposizione e l' approvazione da parte dei soci del piano confezionato dagli advisor infonde fiducia nelle organizzazioni sindacali che seguono passo passo questa difficile crisi aziendale.
«Abbiamo due dati che possiamo già analizzare e sono positivi - spiega il segretario della Fillea Cgil di Ravenna, Davide Conti -.
Nel breve periodo non si prospetta un ridimensionamento drastico né sono previsti licenziamenti. E poi la compattezza dell' assemblea sociale penso sia un buon segnale, anche all'ester no». Giovedì i sindacati sono chiamati ad un nuovo appuntamento a Roma. Saranno ricevuti al ministero dello Sviluppo economico e avranno due temi sul tavolo: l' analisi del piano concordatario e il pagamento dello stipendio di febbraio. Con una nota infatti Cmc ha fatto sapere che potrà pagarlo solo a metà di aprile. «Certamente però l' aspetto più importante è il contenzioso di Anas con la cooperativa. Certo, sono stati sbloccati dei lavori e alcuni pagamenti sono stati effettuati - torna a sottolineare Conti -. Ma se si superasse quel problema la crisi sarebbe molto più semplice e il ministero è il mediatore più autorevole». Anche perché la problematica rimane «di sistema, e nello Sblocca cantieri al momento non si intravede alcuna soluzione-specifica il dirigente Cgil -, alcun investimento, alcuna ripartenza di opere pubbliche. Solo revisioni al ribasso sulle regole, con la sicurezza che verrà ulteriormente pregiudicata». Sul personale, per ora, le riduzioni saranno solo «sulla classe dirigente del gruppo - riporta Maurizio Bisignani, riferimento ravennate della Fil ca Cisl -. E' stato chiarito inoltre che dopo la prima annualità di cassa integrazione straordinaria ne potrà essere richiesta una seconda. Anche questo può dare respiro nella gestione della crisi». Secondo il segretario generale della Uil di Ravenna, Riberto Neri, «si intravedono le condizioni per aprire una prospettiva positiva, ma ovviamente è prematuro fare valutazioni sul mantenimento dei posti di lavoro. Se si lavora tutti assieme, con buona volontà, possiamo sperare. Le banche - spiega Neri-hanno mosso un primo passo direi, ora serve l' impegno anche del ministero»
 
31/03/19 il Sole 24 ore
Cmc, l' assemblea approva il piano concordatario - di Monica D' Ascenzo

La Cmc di Ravenna vuole ripartire consapevole che tutto quello che produrrà come cassa, se il concordato preventivo andrà in porto, andrà ai creditori. Questo l'obiettivo del piano concordatario che è stato messo a punto e approvato ieri all'unanimità dall'assemblea degli azionisti della società cooperativa. Il piano prevede «l' incasso di tutti i crediti - sia relativi a claims afferenti a commesse terminate, sia commerciali o di altra natura - e la cessione a terzi di alcuni asset non strumentali, in particolare immobiliari, sia di Cmc sia della controllata Cmc Immobiliare», si legge in una nota.
Crisi Cmc, Toninelli garantisce «erogazione rapida» dei primi 12 milioni alle imprese fornitrici della coop in Sicilia La società, assistita come advisor finanziari dallo studio Trombone e da Mediobanca e come advisor legale dallo studio Zoppini, ha ad oggi un passivo di oltre 2 miliardi e dovrà gestire un' importante massa di crediti chirografari (circa 1,7 miliardi di euro), che rappresentano la quota prevalente del passivo. Per la loro gestione Cmc farà ricorso a strumenti finanziari partecipativi ("Sfp"), vale a dire titoli "quasi equity", dotati di diritti patrimoniali e amministrativi, che saranno emessi entro 90 giorni dall'omologazione del piano e andranno, appunto, a tutti i creditori chirografari. Nel dettaglio i detentori di Sfp avranno diritto di ricevere l' utile residuo della società dopo il pagamento delle spese di gestione necessarie a garantire la continuità aziendale, ma allo stesso tempo avranno un presidio di controllo forte sulla governance attraverso una partecipazione, pari ad un terzo, nel consiglio di amministrazione della società. L' emissione di Sfp, pur non essendo essi né obbligazioni né azioni, richiederà all' azienda una riserva straordinaria da iscrivere a bilancio.
Il piano concordatario dovrà essere eseguito in tempi particolarmente rapidi, in modo da consentire all'azienda un ritorno all'attivo.
Per farlo le attività si concentreranno su due commesse giudicate profittevoli in Italia e all' estero, mentre saranno portate a compimento le commesse già in essere. Il tutto per formare un perimetro di attività in continuità. Si riparte, quindi, da una dimensione più piccola ma che dovrebbe risultare più sostenibile, anche in ragione di una razionalizzazione della struttura e dei costi. Dall'8 aprile la parola passerà al Tribunale e nel caso di un via libera sarà la volta poi del voto dei creditori.
 
Visto che il piano prevede per alcune categorie privilegiate il soddisfacimento totale, mi risulta che queste non dovrebbero poter partecipare alla votazione per l'approvazione. Quindi solo gli inchiappettati, principalmente gli obbligazionisti e banche dovrebbero potersi esprimere, più una marea di piccoli fornitori che facilmente rimarranno fuori dai rimborsi. Tra l'altro a ben leggere, solo l'eventuale utile dal 2022 al 2030 (quindi 9 anni e non 11) verrà distribuito ai detentori di quella carta da culo che sono gli SFP, poi più nulla, quindi dopo rimarrebbe il valore di un titolo con rendimento zero, quasi impossibile da vendere, senza scadenza e di una società da evitare come la peste, visto il trattamento riservato agli investitori e l'incapacità dimostrata.
Ora considerando che le cooperative, di norma, non fanno mai molto utile, visto che per loro natura tendono a distribuire benefit ai soci e lavoratori con servizi ed altre amenità, cosa che ben si vede dai bilanci, vorrei capire cosa impedirebbe a questi incapaci di continuare con questa filosofia, prendendoci per il culo per i prossimi 12 anni, questo sempre che non falliscano comunque nel frattempo, cosa probabile e che sinceramente gli auguro.
E' da notare come da questa storia sembrerebbero rimetterci solo gli investitori e una parte dei fornitori, mentre soci, lavoratori, soci prestatori e buona parte della dirigenza (quella più infame e colpevole) ne uscirebbero intonsi e mantenendo il loro posto, non stupisce certo una approvazione all'unanimità per questo piano truffa.
Non mi si venga a dire che questa cosa non è stata progettata a tavolino per liberarsi dai debiti finanziari con una premeditazione di anni, aspettando solo l'occasione giusta per fare questo colpaccio. Tra l'altro poco si parla negli articoli dei problemi di liquidità, che sembravano così impellenti, mi chiedo quindi come sia possibile che continuino l'attività senza aumento di capitale, senza nuovi prestiti bancari, senza apporti consistenti di qualcuno, considerando che pare venderanno ben poche cose, mi chiedo quindi da dove arriverebbero rapidamente i capitali consistenti necessari, non certo dai contenziosi, non certo dalle commesse perse o che perderanno e che facilmente produrranno richieste di risarcimento enormi e sequestro di garanzie bancarie, trovo difficile pensare che le banche, dopo la fregatura presa, allentino ancora i cordoni della borsa.
Considerando che le obbligazioni erano debiti non a breve e dal costo per interessi relativamente basso e che avrebbero comunque potuto rinegoziare o addiruttura temporaneamente sospendere, previo accordo con gli obbligazionisti e che vista la situazione sarebbero stati più che disponibili a discutere, mi chiedo come si risolverebbe la forte crisi di liquidità tramite la "soluzione" proposta, non certo eliminando le obbligazioni, ma guarda un pò che strano invece emetteranno dei titoli che sono per definizione una truffa legalizzata. Comincio a sospettare di essere stato raggirato da un branco di infami bugiardi, ma magari mi sbaglio.
 
Ultima modifica:
Qualche particolare in più dal Sole24Ore, dove si fa notare che i creditori avranno una presenza di 1/3 nel CDA, peccato che il restante 2/3 sarà composto dagli stessi personaggi che hanno portato a tutto questo e che rappresenteranno comunque la maggioranza assoluta ben compatta, disponendo come gli pare della società. Altra presa per il culo per i gonzi che ancora ci credono. Piccolo particolare ci sarebbero debiti chirografari per 1,7 miliardi, anche se forse non per tutti, hai voglia ad emettere SFP. Visto che pare si prodigheranno per ripagare i debiti, immagino che elimineranno tutte le sponsorizzazioni, le borse di studio per i figli dei dipendenti, la mensa gratis, i bonus per i dirigenti, ecc....., certo come no, ci crediamo proprio. Tra l'altro questi SFP, che non sono ne azioni, ne obbligazioni, ma direi più simili ad azioni, nel caso di successivo fallimento immagino sarebbero equiparabili alle quote societarie e prestito soci, quindi in fondo alla lista dei creditori da soddisfare e quindi con recovery pari a zero.
Cmc, l’assemblea dei soci approva il piano per il concordato preventivo
 
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Visto che il piano prevede per alcune categorie privilegiate il soddisfacimento totale, mi risulta che queste non dovrebbero poter partecipare alla votazione per l'approvazione. Quindi solo gli inchiappettati, principalmente gli obbligazionisti e banche dovrebbero potersi esprimere, più una marea di piccoli fornitori che facilmente rimarranno fuori dai rimborsi. Tra l'altro a ben leggere, solo l'eventuale utile dal 2022 al 2030 (quindi 9 anni e non 11) verrà distribuito ai detentori di quella carta da culo che sono gli SFP, poi più nulla, quindi dopo rimarrebbe il valore di un titolo con rendimento zero, quasi impossibile da vendere, senza scadenza e di una società da evitare come la peste, visto il trattamento riservato agli investitori e l'incapacità dimostrata.
Ora considerando che le cooperative, di norma, non fanno mai molto utile, visto che per loro natura tendono a distribuire benefit ai soci e lavoratori con servizi ed altre amenità, cosa che ben si vede dai bilanci, vorrei capire cosa impedirebbe a questi incapaci di continuare con questa filosofia, prendendoci per il culo per i prossimi 12 anni, questo sempre che non falliscano comunque nel frattempo, cosa probabile e che sinceramente gli auguro.
E' da notare come da questa storia sembrerebbero rimetterci solo gli investitori e una parte dei fornitori, mentre soci, lavoratori, soci prestatori e buona parte della dirigenza (quella più infame e colpevole) ne uscirebbero intonsi e mantenendo il loro posto, non stupisce certo una approvazione all'unanimità per questo piano truffa.
Non mi si venga a dire che questa cosa non è stata progettata a tavolino per liberarsi dai debiti finanziari con una premeditazione di anni, aspettando solo l'occasione giusta per fare questo colpaccio. Tra l'altro poco si parla negli articoli dei problemi di liquidità, che sembravano così impellenti, mi chiedo quindi come sia possibile che continuino l'attività senza aumento di capitale, senza nuovi prestiti bancari, senza apporti consistenti di qualcuno, considerando che pare venderanno ben poche cose, mi chiedo quindi da dove arriverebbero rapidamente i capitali consistenti necessari, non certo dai contenziosi, non certo dalle commesse perse o che perderanno e che facilmente produrranno richieste di risarcimento enormi e sequestro di garanzie bancarie, trovo difficile pensare che le banche, dopo la fregatura presa, allentino ancora i cordoni della borsa.
Considerando che le obbligazioni erano debiti non a breve e dal costo per interessi relativamente basso e che avrebbero comunque potuto rinegoziare o addiruttura temporaneamente sospendere, previo accordo con gli obbligazionisti e che vista la situazione sarebbero stati più che disponibili a discutere, mi chiedo come si risolverebbe la forte crisi di liquidità tramite la "soluzione" proposta, non certo eliminando le obbligazioni, ma guarda un pò che strano invece emetteranno dei titoli che sono per definizione una truffa legalizzata. Comincio a sospettare di essere stato raggirato da un branco di infami bugiardi, ma magari mi sbaglio.
Che intervento, che post !!!
Uno dei più interessanti e più profondi in assoluto...
Grazie
Vediamo ora come si muoveranno i 574...
(1 restante siamo noi...)
 
Abbiamo qualche potere di veto ?
Oppure nulla...???

Come singoli retail nulla possiamo, almeno legalmente, se non alzarsi domani mattina ed andarli a denunciare, cosa che ritengo sarebbe inutile.
Come gruppo di obbligazionisti ovviamente ben già lo sai. Sarà quindi da vedere se non porteranno le banche dalla loro parte, magari inserendoli come fornitori strategici e come la penseranno la massa dei fornitori che rimarranno fuori dal gruppetto dei "fortunati".
Personalmente penso che un piano così non passerà, senza manco la cacciata dei principali dirigenti responsabili di tutto questo, scaricando le colpe solo sulla dirigenza minore e che sono gli unici che verranno licenziati.
 
Ultima modifica:
Qualche particolare in più dal Sole24Ore, dove si fa notare che i creditori avranno una presenza di 1/3 nel CDA, peccato che il restante 2/3 sarà composto dagli stessi personaggi che hanno portato a tutto questo e che rappresenteranno comunque la maggioranza assoluta ben compatta, disponendo come gli pare della società. Altra presa per il culo per i gonzi che ancora ci credono. Piccolo particolare ci sarebbero debiti chirografari per 1,7 miliardi, anche se forse non per tutti, hai voglia ad emettere SFP. Visto che pare si prodigheranno per ripagare i debiti, immagino che elimineranno tutte le sponsorizzazioni, le borse di studio per i figli dei dipendenti, la mensa gratis, i bonus per i dirigenti, ecc....., certo come no, ci crediamo proprio. Tra l'altro questi SFP, che non sono ne azioni, ne obbligazioni, ma direi più simili ad azioni, nel caso di successivo fallimento immagino sarebbero equiparabili alle quote societarie e prestito soci, quindi in fondo alla lista dei creditori da soddisfare e quindi con recovery pari a zero.
Cmc, l’assemblea dei soci approva il piano per il concordato preventivo


La partita e’ sempre lunga....
Vedremo cosa dirannno gli istituzionali.
Cosi’ per me non passa ... 1\3 nel cda mi sembra veramente molto poco(oltretutto con debito azzerato)
 
La partita e’ sempre lunga....
Vedremo cosa dirannno gli istituzionali.
Cosi’ per me non passa ... 1\3 nel cda mi sembra veramente molto poco(oltretutto con debito azzerato)
Quella del Cda è una componente importante da valutare soprattutto in una proposta del genere.
Ciao riassumendo:
- non ti do niente in cash
- ti do un parziale del tuo credito in SFP
- tu mi manlevi dai debiti pregressi e io sono pulito
- i soldi che entrano dai claims pregressi, dismissioni immobiliari e altro, congiuntamente all’eventuale utile 2020 e 2021 me lo tengo
- l’extra utile ipotetico dal 2022 al 2030 servirà a ripagare i SFP
- il tutto con 2/3 di Cda in mano a me così che nessuno mi rompa le scatole

Se passa questa cosa mi incateno ai cancelli dell’azienda, chiamo Barbara D’Urso e Salvini così da creare un mix esplosivo di retorica.
 

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