CMC Ravenna 6,875% 2017-22 (XS1645764694) - 6% 2017-23 (XS1717576141)

UniCredit e’ la banca che ha deciso di staccare la spina un anno fa facendoci crollare nella disperazione più profonda...
Ed è per questo motivo che sono molto sospettoso circa questa presunta decisione di Mustier...
Mustier che mi sembra aver capito perfettamente come vanno le cose attualmente in Italia...
A me sa tanto di cortesia per trovare buoni appoggi futuri...
Io do una mano a te tu dai una mano a me...
 
Cucù...buondì...
Dal corriere della sera odierno estraggo il titolo :
“Astaldi, la procura indaga sul concordato preventivo”
“Roma, l’ipotesi di corruzione in atti giudiziari. Le intercettazioni tra i commissari e l’attestatore”
 
il Resto del Carlino Ravenna 21/11/19

«Porto di Molfetta, assolvete i vertici Cmc»
La richiesta del Pm di Trani sugli ex dirigenti Calderoni e Foschini. Per la società domandata sanzione pecuniaria fino a 30mila euro
Tutti da assolvere: Giorgio Calderoni e Dario Foschini, coinvolti in qualità di ex vertici della Cmc di Ravenna nell' inchiesta sulla costruzione del porto turistico di Molfetta, in Puglia. Queste le richieste del Pm di Trani, che per una delle imputazioni, prescritta per le persone fisiche ma che non può esserlo per quelle giuridiche, chiede che alla Cooperativa ravennate sia inflitta una sanzione pecuniaria tra i 25mila e i 30mila euro. Si avvia a conclusione il processo sul cosiddetto porto fantasma, che a tutt' oggi resta incompleto, e la sentenza è prevista a dicembre. La Cmc rimase coinvolta in quanto capofila di un' associazione temporanea di imprese - la Molfetta Newport - che si aggiudicò l' appalto secondo l' accusa barando sulla gara. I costi dell' opera, infatti lievitarono enormemente, da 72 a 147 milioni di euro. L' offerta base di 55 milioni avanzata dall' Ati, molto competitiva grazie a un ribasso del 10%, infatti, non avrebbe tenuto conto della complessità del progetto, che avrebbe necessitato di interventi di bonifica dei fondali dagli ordigni bellici e che in corso d' opera vi sarebbe stata l' ulteriore necessità di varianti che avrebbero determinato un allungamento di tempi e costi, portando gli imputati a beneficare di fondi che non avrebbero dovuto ricevere.

Calderoni aveva per Cmc procura speciale ed è imputato di vari reati che vanno dall' associazione per delinquere, truffa allo Stato, falso, abuso d' ufficio, violazioni paesaggistiche e ambientali. Per tutti questi la Procura pugliese al termine del dibattimento davanti al tribunale collegiale ha chiesto l' assoluzione perché i fatti non sussistono o non costituiscono reato. Per altre figure che gravitano intorno a Cmc - Maurizio Cavaliere, Silvestro Costa e Carlo Parmigiani - chiesto il non doversi procedere per intervenuta prescrizione o assoluzione per insussistenza del fatto, mentre l' allora presidente Cmc Massimo Matteucci, pure inizialmente coinvolto, nel frattempo è deceduto.

La Cooperativa è difesa dagli avvocati Ermanno Cicognani e Filippo Sgubbi. Nel corso del processo è emerso che le varianti aggiuntive non furono stravolgimenti, ma rifiniture che miglioravano l' opera, come ha confermato l' Anac, l' autorità anticorruzione. Riguardo all' unico capo di imputazione di cui per Cmc si chiede la condanna, questo fa riferimento alla fornitura di scogli per costruire i moli ritenuti di qualità scadente.

Ma in questo caso - ha osservato la difesa - l' Ati Molfetta Newport sarebbe stata parte lesa e non partecipe della truffa, in quanto quel materiale lo pagava lei. Proprio da una delle intercettazioni si sente Parmigiani, a nome di Molfetta Newport, che si lamenta del materiale e dice che non va bene.

Su un totale di 45 indagati iniziali, poi in parte scremati, faceva parte anche l' ex sindaco di Molfetta e senatore di Forza Italia Antonio Azzolini per il quale vine chiesta una pena a un anno e mezzo per alcuni reati di falso.

Secondo l' accusa l' ex sindaco avrebbe cantierizzato la mastodontica opera, pur sapendo che non si sarebbe mai realizzata per via delle migliaia di ordigni bellici sommersi, al solo fine di incamerare i fondi pubblici e con quelli, falsificando il bilancio comunale, ripianare l' indebitamento che altrimenti avrebbe portato il suo Comune alla bancarotta.
 
Corriere di Romagna 21/11/19

Truffa sui lavori al porto di Molfetta L' accusa chiede l' assoluzione per Cmc - di ALESSANDRO CICOGNANI
Secondo il pm il Comune sapeva che l' aria era da bonificare, ma la cooperativa ravennate no
RAVENNA Si sta avviando verso le conclusioni il processo a Trani per i lavori al porto di Molfetta. Procedimento per truffa che vede tra gli imputati anche la Cmc di Ravenna e alcuni ex dirigenti e dipendenti della cooperativa. Lunedì, al termine della requisitoria, il pubblico ministero ha chiesto l' esclusione della responsabilità amministrativa «perché il fatto non sussiste» per quattro delle cinque ipotesi di truffa e di reati ambientali (relativi a presunti caso di inquinamento) che venivano contestate al colosso del cemento di via Trieste. Solo in un caso l' accusa ha chiesto che Cmc e la "Molfetta Newport Scarl" - società costituita dalla coop ravennate per l' esecuzione dei lavori- siano condannate al pagamento di una sanzione pecuniaria pari a cento quote ciascuna, rimettendo al tribunale per la fissazione del valore delle singole quote.

In quest' ultima contestazione, secondo l' ipotesi accusatoria, la Cmc avrebbe truffato il Comune di Molfetta utilizzando dei massi, peri lavori di realizzazione del porto, più piccoli rispetto a quelli contrattualmente previsti e quindi di un pregio differente.

Di parere opposto gli avvocati della difesa Ermanno Cicognani e Filippo Sgubbi, che chiedono l' assoluzione completa degli imputati anche da quest' ultimo e pisodio, in quanto sarebbero stati loro stessi parte lesa nell' acquisto di quel materiale, dato che i soldi venivano anticipati tutti dalla Molfetta Newport.

L' inchiesta L' indagine della procura pugliese era nata quando i lavori per il porto turistico di Molfetta - opera rimasta incompiuta- avevano subito un brusco stop per via del ritrovamento di ordigni bellici nei fondali dove si stava operando. Così, l' opera che sarebbe dovuta costare 72 milioni di euro, lievità fino a 170 milioni per via delle operazioni di bonifica. A causa di quella bonifica i lavori subirono un forte ritardo e la Cmc facendo valere una clausola contrattuale ottenne 8 milioni di euro dal pagamento di una penale. Ma secondo l' accusa la coop ravennate avrebbe saputo di quella situazione prima di aprire i cantieri. Accuse che i manager ravennati hanno sempre respinto. Tre anni fa il peso di queste accuse rischiò di far bloccare tutti i cantieri della Cmc e portò ai domiciliari il manager 56enne Giorgio Calderoni (procuratore speciale della Cmc, capofila dell' Ati che si aggiudicò i lavori).

Imputati a vario titolo per truffa, falso, abuso d' ufficio e violazioni ambientali sono i vertici della coop nella figura dell' allora presidente Massimo Matteucci (venuto a mancare nell' agosto del 2017) e dell' allora ammini stratore delegato Dario Foschi ni. Gli altri imputati (anche loro con posizioni più defilate) sono gli altri tre manager che ricoprirono cariche nel cda della Molfetta Newport nel corso degli anni e alcuni dipendenti della Cmc impiegati in diversi ruoli operativi nel cantiere pugliese.

Condannateli Il pubblico ministero ha invece chiesto la condanna a 1 anno e 6 mesi per due ipotesi di falso ideologico a carico dell' ex sindaco di Molfetta Antonio Azzolini e dell' ex dirigente comunale Vincenzo Balduzzi. Secondo l' accusa avrebbero saputo della presenza di quegli ordigni bellici in mare.
 
Purtroppo non è nel mio potere decidere se e quando chiedere il fallimento di CMC.
Ma col bond quotato a 3 mi domando e chiedo :
Cosa abbiamo noi oramai da perdere nel richiedere il fallimento ???
Tentando anche di fare valere la possibilità di una bancarotta fraudolenta penalmente rilevante per i vertici e per il cda e per i consiglieri e sindaci ???
NIENTE
Perché abbiamo già perso tutti !!!
Mi auguro che il nostro referente che ci rappresenterà quando vi saranno da votare le deliberazioni se lo ricordi e agirà’ di conseguenza.
Pazzesco !!!
Vergogna !!!
 
Nessuna notizia???
Si.....
Che ce l'hanno messa nel di dietro lungo e disteso....
Il bond vale 3
Loro non pagano penalmente per le loro azioni...
Questa è una era e propria CASTA di intoccabili coperti da ogni parte
E noi obbligazionisti appunto ce la siamo presa nel di dietro....
Chiedo, anzi imploro al nostro rappresentante degli obbligazionisti di richiedere direttamente il fallimento aziendale perché a 3 certamente converrà
Un caro saluto ricolmo di delusione
 

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