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Corriere di Romagna 25/06/2020
L' INCHIESTA IN SICILIA
Peculato, truffa e traffico di rifiuti Avvisi di garanzia per la Cmc - di ALESSANDRO CICOGNANI
Perquisita la sede di via Trieste nel corso dell' indagine diretta dalla Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta. Sotto la lente i lavori per il raddoppio della strada statale 640
RAVENNA Una nuova bufera torna ad addensarsi sopra gli uffici del civico 76 di via Trieste. Da alcune ore le fondamenta di Cmc sono state scosse da un' inchiesta di cui al momento si conosce ancora poco, ma dai profili comunque pesantissimi. Le ipotesi di reato iscritte nel fascicolo d' indagine aperto dalla Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta parlano infatti di peculato, associazione a delinquere, frode in pubbliche forniture e traffico illecito dei rifiuti. Al centro dell' inchiesta, ancora una volta, vi sono i cantieri siciliani per l' ormai interminabile raddoppio della strada statale 640, la cosiddetta Agrigento-Caltanisetta che dovrebbe collegare i due territori con l' autostrada veloce.

Per chi non la conoscesse, si parla di un' opera definita strategica e fondamentale per il sostegno di centinaia di imprese siciliane, ma sui cui da anni Cmc è impegnata senza riuscire a muovere praticamente un solo passo.

Alla base del problema, fondamentalmente, c' era un contenzioso tra la cooperativa ravennate e Anas per un valore di quasi un miliardo e mezzo di riserve.

Finalmente nell' agosto dell' anno scorso era stato raggiunto un accordo tra le due società grazie, si legge in una nota di allora, all'impegno del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Da una parte Cmc, dall' altra Anas e in mezzo il premier Giuseppe Contee l' allora ministro Danilo Toninelli avevano così assicura la ripresa del cantiere.

Nuova inchiesta Ora però la Dda di Caltanissetta ha deciso di gettare un faro su uno degli ultimi stralci dei lavori.

Si parla del rifacimento del ponte San Giuliano, uno degli ultimi viadotti che porta alla galleria che collega con l' autostrada Palermo -Catania. Il sostituto procuratore Simona Russo, in questo ambito, ha dato mandato alla guardia di finanza di dare il via a una vasta operazione di perquisizioni e sequestri in tutte le aziende coinvolte nei lavori, ovvero la Cmc di Ravenna e le altre società a cui la cooperativa nel tempo aveva ceduto parte del cantiere. Ieri mattina le fiamme gialle sono entrate anche negli uffici della "casa madre", in via Trieste, cercando e sequestrando tutto i documenti relativi all' appalto del ponte San Giuliano.

Inoltre, sono stati eseguite perquisizioni e sequestri ad Agrigento, a Caltanissetta e in Toscana, dove i finanziari avrebbero portato via pc, documenti e altro materiale ritenuto utile per l' indagine.

Stando ai primi particolari emersi in queste prime e concitate ore, la magistratura nissena avrebbe già iscritto i primi nomi nel registro degli indagati - dando quindi il via anche alla notifica degli avvisi di garanzia - e si tratterebbe di persone al vertice delle imprese coinvolte.

I reati Non è trascorso nemmeno un mese dall'omologa del concordato, che ne ha di fatto sancito il salvataggio dopo un anno e mezzo di crisi, che il colosso ravennate del cemento Cmc si trova a quindi a dover affrontare quello che si preannuncia come un grave terremoto giudiziario. Nelle carte dell' inchiesta, ancora nella sua fase iniziale, sembrerebbe infatti che la Dda stia cercando di fare chiarezza su una lunga serie di reati: prima di tutto il peculato e la frode in pubbliche forniture, a cui si aggiungerebbero il disastro ambientale, il crollo colposo, la truffa aggravata, l' abuso di ufficio, l' associazione a delinquere e il traffico illecito dei rifiuti.
Chissà li mettano tutti in gabbia e gettino la chiave
 
I soldi non li rivedremo di certo, ma se finissero in galera un certo numero di personaggi del CDA, il Presidente e il Direttore Generale, un pò di soddisfazione la proverei. Certo se potessi scegliere preferirei che si beccassero qualche tremenda malattia e morissero tra atroci tormenti. Almeno i sogni non me li possono rubare, per il resto hanno fatto un ottimo lavoro.
 
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I soldi non li rivedremo di certo, ma se finissero in galera un certo numero di personaggi del CDA, il Presidente e il Direttore Generale, un pò di soddisfazione la proverei. Certo se potessi scegliere preferirei che si beccassero qualche tremenda malattia e morissero tra atroci tormenti. Almeno i sogni non me li possono rubare, per il resto hanno fatto un ottimo lavoro.


ci sono dentro come te, e' anche colpa delle ns banche a proporci una simile obbligazione
 
ci sono dentro come te, e' anche colpa delle ns banche a proporci una simile obbligazione

Guarda, nel mio caso, non posso dare colpe alla mia banca, visto che non me l'hanno proposta loro, ma me la sono andata a cercare io, chiaro che le banche non dovrebbero ne proporre ne consentire l'acquisto di titoli come questi ai retail. Comunque io l'ho acquistata ben consapevole del rischio, ma anche fidandomi dei pareri di certe SIM e banche, praticamente tutte quelle di peso e che le davano da acquistare fino ad un mese prima del tracollo, poi ho guardato un pò il bilancio, chiaramente poco brillante, ma con un portafoglio ordini molto buono ed in crescita costante.
Quello che però mi fa più rabbia è l'evidente "giochetto" fatto con il collocamento dei bond, che ricordo sono stati emessi entrambi a circa un anno dalla caduta, con chiaramente già ben chiara per la dirigenza la situazione vera dell'azienda e per i quali non mi risultano manco denuncie da parte degli investitori di peso. Per non parlare del fatto che questa dirigenza è ancora al suo posto per non dire osannata per il "salvataggio" dell'azienda, gente che ha mentito ed ha continuato nel mentire anche e soprattutto durante la crisi. Ecco per queste gente, ogni giorno, prego che a loro ed alle loro famiglie capiti tutto il peggio possibile. Perciò per ogni cosa negativa che capita a questi "managers" io provo soddisfazione. Sarà una ben misera cosa, ma a questo punto non mi resta molto altro.
 
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e tu ancora credi alla rossa magistratura ravennate la cmc ha alle sue spalle il PD ergo tutto pilotato

Che tutto sia stato progettato e ben pilotato non credo che vi siano dubbi e alla magistratura non credo più da un pezzo, rossa o meno che sia, basta vedere il recente caso Palamara per capire con che gente si ha a che fare, quindi non mi aspettavo nulla, ne mi aspetto nulla ora da questi arrivisti che pensano solo alla carriera. Come ho scritto sono passato alle maledizioni che hanno una più alta probabilità di funzionare rispetto alla "giustizia" italiana.
 
Corriere di Romagna 26/06/20

INDAGINE DELLA DDA
Nell' inchiesta siciliana due ex dirigenti della società controllata dalla Cmc di ALESSANDRO CICOGNANI
Si chiama "Empedocle 2", azienda di progetto create dalla coop per i lavori da fare nell' isola
RAVENNA Ci sarebbero i nomi di almeno due ex dirigenti della società Empedocle 2 nel registro degli indagati per il rifacimento del ponte San Giuliano, uno degli ultimi viadotti che porta alla galleria che collega con l' autostrada Palermo -Catania.

Il caso della nuova inchiesta giudiziaria che è emerso proprio nei giorni scorsi, con una scossa che dagli uffici della Direzione distrettuale antimafia è arrivata a farsi sentire fino a Ravenna, negli uffici della cooperativa ravennate Cmc di via Trieste. È il colosso dell' edilizia, infatti, che da anni ha in appalto gli annosi lavori per l' ormai interminabile raddoppio della strada statale 640, la cosiddetta Agrigento-Caltanisetta che dovrebbe collegare i due territori con l' autostrada veloce. Empedocle 2, in questo contesto, è una della due società di progetto create da Cmc per i lavori siciliani, ovvero la Agrigento-Caltanisetta e la Palermo -Agrigento, quest' ultima in mano all' altra società di progetto Bolognetta.

Nelle carte dell' inchiesta, ancora nella sua fase iniziale, sembrerebbe che la Dda stia cercando di fare chiarezza su una lunga serie di reati: prima di tutto il peculato e la frode in pubbliche forniture, a cui si aggiungerebbero il disastro ambientale, il crollo colposo, la truffa aggravata, l' abuso di ufficio, l' associazione a delinquere e il traffico illecito di rifiuti.

L' inchiesta Da alcuni giorni la magistratura nissena ha deciso di gettare una luce su uno degli ultimi stralci dei lavori, ossia il rifacimento del ponte San Giuliano.

Il sostituto procuratore Simona Russo, in questo ambito, ha dato mandato alla guardia di finanza di dare il via a una vasta operazione di perquisizioni e sequestri in tutte le aziende coinvolte nei lavori, e quindi anche negli uffici della Cmc di Ravenna e le altre società a cui la cooperativa nel tempo aveva ceduto parte del cantiere.

Le fiamme gialle sono andate anche nella sede di via Trieste, cercando e sequestrando tutto i documenti relativi all' appalto del ponte. Inoltre, sono stati eseguite perquisizioni e sequestri ad Agrigento, a Caltanissetta e in Toscana, dove i finanziari avrebbero portato via pc, documenti e altro materiale ritenuto utile per l' indagine.

Stando ai primi particolari emersi fino ad ora, la Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta ha già iscritto i primi nomi nel registro degli indagati- dando quindi il via anche alla notifica degli avvisi di garanzia - e almeno due sono ex vertici della società Empedocle 2, controllata da Cmc e appena uscita da un concordato preventivo. Tuttavia sembra che l' inchiesta sia destinata ad allargarsi e, quindi, è presumibile che nuovi nomi entreranno a far parte del registro delle notizie di reato. Al momento, invece, non sono ancora chiari i contorni esatti dell' indagine, ma solo i reati ipotizzati.
 

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e tu ancora credi alla rossa magistratura ravennate la cmc ha alle sue spalle il PD - ergo tutto pilotato
Nel ringraziare e condividere sempre tutto quanto viene scritto da Proteus, credo che la SINTESI PERFETTA di questa orribile vicenda sia rappresentata alla perfezione da questo messaggio.
Il PD - con la aggiunta di Italia Viva - qui è stato perfetto decidendo di in.kul.are a tavolino i pseudo capitalisti obbligazionisti.
Proteggendo i vertici aziendali....
Ci abbiamo rimesso SOLO noi...
È evidente che si è trattato di un gran bel progetto...
Come dice Proteus : speriamo che la pagassero cara...
E su questo augurio...
Un caro saluto
 
in italia non paga mai nessuno specialmente societa' che foraggiavano il partito comunista perché tali sono rimasti altro che PD
 

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