CMC Ravenna 6,875% 2017-22 (XS1645764694) - 6% 2017-23 (XS1717576141)

Dalla rassegna stampa: il presidente Fioretti spiega ai sindacati perché le notizie vengano date col contagocce:”c’è il rischio di speculazione sul bond”. Beh certo il bond potrebbe andare a 4, ma questa stessa preoccupazione non è stata ravvisata allorché Purcello dichiarava che avrebbero pagato la cedola....
Per me loro sono tutti short...
Loro short, noi in shortini...
Poveretti, diamo loro il tempo di ricoprirsi...
Chissà che freddo che hanno...
Bbbbbbrrrrrrrr.....
Per diamine....:)
 
https://www.ravennaedintorni.it/economia/2018/12/07/tribunale-ammesso-la-cmc-al-concordato-riserva-nominati-commissari/

Il tribunale ha ammesso la Cmc al concordato con riserva, nominati i commissari
Sessanta giorni per il piano che dovrà tirare fuori la cooperativa dalla crisi liquidatoria. Antonio Gaiani, Luca Mandrioli e Andrea Ferri vigileranno sulla cooperativa di via Trieste
Il Tribunale di Ravenna ha ammesso la Cmc al concordato preventivo “con riserva”. Tre i commissari giudiziali assegnati alla cooperativa di via Trieste: Antonio Gaiani, Luca Mandrioli e Andrea Ferri. Ora la Cmc ha sessanta giorni per presentare il piano concordatario che dovrà tirare fuori l’azienda dalla crisi liquidatoria e rinegoziare i debiti con i creditori. Il cda continuerà a svolgere il suo ruolo per gli atti di ordinaria amministrazione mentre i commissari si occuperanno di quelli di straordinaria amministrazione. La crisi dell’azienda è esplosa a settembre, con il mancato incasso di alcuni crediti per grosse commesse che non le hanno permesso di onorare alcune obbligazioni.
 

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Il tribunale ha ammesso la Cmc al concordato con riserva, nominati i commissari
Sessanta giorni per il piano che dovrà tirare fuori la cooperativa dalla crisi liquidatoria. Antonio Gaiani, Luca Mandrioli e Andrea Ferri vigileranno sulla cooperativa di via Trieste
Il Tribunale di Ravenna ha ammesso la Cmc al concordato preventivo “con riserva”. Tre i commissari giudiziali assegnati alla cooperativa di via Trieste: Antonio Gaiani, Luca Mandrioli e Andrea Ferri. Ora la Cmc ha sessanta giorni per presentare il piano concordatario che dovrà tirare fuori l’azienda dalla crisi liquidatoria e rinegoziare i debiti con i creditori. Il cda continuerà a svolgere il suo ruolo per gli atti di ordinaria amministrazione mentre i commissari si occuperanno di quelli di straordinaria amministrazione. La crisi dell’azienda è esplosa a settembre, con il mancato incasso di alcuni crediti per grosse commesse che non le hanno permesso di onorare alcune obbligazioni.


Bene. Buona notizia .
 
I nostri punti di forza sono divenuti essenzialmente due :
A) forza lavoro di circa 7000 famiglie...
B) garanzie rilasciate ai vari committenti una volta ottenuti i lavori d’appalto....
Potremo mai fallire con queste premesse ???
Infine, ben sapendo di questi due punti, ritengo che i rappresentanti degli obbligazionisti potranno e sapranno fare tesoro di questo importantissimo dettaglio utilizzandolo come clava e leva al momento della negoziazione .
Mi sento leggermente più sollevato...
 
Il riparto fra le varie classi è dato dal complessivo importo conseguito al netto delle spese, senza che una singola classe di creditori possa vantare diritti particolari sui ricavi tutti o sui ricavi rinvenienti da alcune cessioni. Le percentuali di pagamento dipendono quindi dalla liquidazione in concreto attuata tramite il liquidatore.

Per la categoria dei soci finanziatori, ossia di soci che perseguono una forma di investimento, contribuendo al tempo stesso al finanziamento della società di natura cooperativa , va attribuita una percentuale del netto di liquidazione maggiore rispetto a quella degli altri creditori chirografari, costituiti da banche e fornitori di beni e servizi.

Alle banche tutte viene riservato un trattamento diverso rispetto ai fornitori, tenuto conto che questi ultimi rappresentano un supporto immediato all’attività di impresa, e prevalentemente sono meno patrimonializzati degli istituti di credito.

Non penso che i creditori da finanziamento possano essere equiparati ai soci finanziatori.
condivido l'ultimo rigo ma per una volta dissento da Peco per le due asserzioni che precedono tale rigo.
Se parliamo di liquidazione, i chirografari son tutti uguali e i finanziamenti dei soci stanno dopo ai chirografari e sono prioritari solo al capitale sociale. E' solo un mio parere ma il tema merita approfondimento.
 

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