Macroeconomia Crisi finanziaria e sviluppi

Scusate se mi inserisco....per lo più per cercare di capire.
Nutro le tue stesse apprensioni circa il futuro p. v. ma esistono queste veramente "banche più piccole" dove mettersi al sicuro?

Ad es. negli USA a parte LB sono saltate credo, a memoria, almeno 12 banche minori. Poi è crollata LB. Ma le altre grandi ancora, chissà per quanto, stanno ancora lì perché il sistema non può permettersi di non salvarle.

La stessa cosa dovrebbe (speriamo) accadere anche da noi; infatti, il rischio è troppo grande per abbandonarle al loro destino.

Se, per carità, dovessero saltare le due più grandi banche le minori che fine farebbero?

Sto pensando, ad es., alle BCC la quale ragione sociale dice banca cred coop a RESPONSABILITA' LIMITATA. Una srl !!!!

Ma è solo un esempio.

Che ne dite?

Il tuo discorso è giusto e devo dire che tutti i politici italiani hanno confermato il concetto che hai espresso tu...

Le preoccupazioni nascono da due circostanze: 1) la scarsa chiarezza su quali siano le esposizioni, anche se si assume per le banche italiane un approccio molto più conservativo anche di altre banche europee continentali, come le tedesche; 2) il fatto che come Stato noi partiamo purtroppo con un debito pubblico molto più elevato di altri paesi.

Ci sono però anche dei punti di forza nella situazione italiana: ad esempio costituiti dall'alto livello di risparmio e dal basso livello di debito privato se si raffronta la situazione italiana a quella di altri paesi...
 
Grazie Mark per la replica.
Pur troppo è divenuto un gioco d'azzardo!
Veramente non si sa (parlo per me che sono proprio a digiuno) che pesci prendere o da che parte buttarsi.
Sinceramente, ho un pò di noiosi bot e cct e, praticamente, ci rimetto anche se poco ma ci rimetto. Sono uscito da un poliennale perché non vedo roseo per il futuro, diciamo, altre 4 o 5 anni [troppo opaco con la storia del regime federale (chi pagherà le cedole o rimborserà il capitale tra 15, 20 o 30 anni?)]; e, da quello che si sente, ancora non siamo neanche all'inizio...
Per fortuna che esiste questo forum (ben frequentato e da gente preparata) dove ci si può, almeno questo, fare un idea più vicina alla realtà. Fuori di qui... quasi il vuoto
ciao
 
Da il sole 24 ore di oggi.
Titolo :quasi azzerati i valori dei titoli bancari Unicredit, la si direbbe fallita a giudicare dai prezzi di borsa e prosegue; che dire di Intesa una delle più sane nel sistema internazionale,forse in utile anche nel 2009,che capitalizza come se fosse anch'essa vicina al fallimento. Bene anzi male, oggi mi sento meno tranquillo di ieri , sarà che sono esposto con alcune obbligazioni Intesa sia prese in sottoscrizione e sia a mercato e fortunatamente pochissimo azionario Unicredit e Intesa. Ho cercato qualcosa in merito sul forum, ma vedo che più che altro si riporta di banche straniere che collassano o che potrebbero essere nazionalizzate. Non riesco a trovare approfondimenti sulle 2 banche italiane. Sto quasi meditando di smobilitare le obbligazioni ( sono in gain) e portare in banche più piccole (più sicure?).Vorrei conoscere punti di vista e pareri degli esperti frequentatori del forum. Grazie

Per sommi capi ( preoccupanti direi ) visto che in data odierna Unicredit capitalizza in Borsa poco più di 12 Mld Eur circa

Unicredit
( fonte Alessandro Penati
Professore di Finanza aziendale all'Università Cattolica di Milano )

69 MLD Eur di derivati in Bilancio


25 MLD Eur di Azioni e Fondi detenuti a vario titolo.

22 MLD Eur di avviamento ( Capitalia )

Il tutto senza cenno di svalutazione

Unicredit inoltre ha in Bilancio 625 MLD Eur di Prestiti,
ma anche qui senza alcuna previsione sull'impatto recessionistico
( che è e sarà pesantissimo )
che su una Mole di Prestito così impegnativa....
 
le cifre NON sono veritiere.
Sono solo sparate giornalistiche. :rolleyes:

i 18 triliardi sono titoli difficili da prezzare, sono quei famosi titoli cartolarizzati su prestiti ipotecari ecc, ma per la grande maggioranza sono roba buona. Non sono titoli su mutui subprime.
E sarebbe anche il caso di piantarla con 'sta panzana messa in giro da giornalisti poco preparati o troppo maliziosi :down:

spero siano in tanti a condividere il tuo ottimismo ... purtroppo le cose mi pare stiano diversamente ... i subprime sono ben poca cosa e il passato, attualmente gli Alt-A (secondo Moody's) si stanno avvicinando al 25% di insolvenze, la stessa Moody' sta rivedendo i ratings assegnati ai mutui '
Moody’s Investors Service is reviewing the ratings of $302.6 billion in commercial mortgage-backed securities as real-estate values drop and property owners fall behind on payments...'
un bel downgrade e via ...

intanto monta un'onda preoccupante per gli obbligazionisti ... Lehman come modello
http://us1.institutionalriskanalytics.com/pub/IRAMain.asp
http://www.ritholtz.com/blog/2009/0...-of-q1-the-childrens-hour-ends-in-washington/
http://www.nakedcapitalism.com/2009/02/white-house-says-banks-should-stay.html

T2Partners.jpg
 
Per sommi capi ( preoccupanti direi ) visto che in data odierna Unicredit capitalizza in Borsa poco più di 12 Mld Eur circa

Unicredit
( fonte Alessandro Penati
Professore di Finanza aziendale all'Università Cattolica di Milano )

69 MLD Eur di derivati in Bilancio


25 MLD Eur di Azioni e Fondi detenuti a vario titolo.

22 MLD Eur di avviamento ( Capitalia )

Il tutto senza cenno di svalutazione

Unicredit inoltre ha in Bilancio 625 MLD Eur di Prestiti,
ma anche qui senza alcuna previsione sull'impatto recessionistico
( che è e sarà pesantissimo )
che su una Mole di Prestito così impegnativa....

Dati spaventosi :eek:


PS: ti chiedo di scusarmi perchè ho preso i dati che hai riportato e li ho girati sul FOL dove si parla della nazionalizzazione di UCG.
Mi è sembrato molto interessante parlare sapendo le cifre anzichè continuare a dire "che le nostre banche sono diverse".
 
I nuovi padroni del mondo

Pechino 22 febbraio 2009
La Clinton chiede a Pechino di continuare a comprare i buoni del Tesoro americani
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2009%5C02%5CClinton_JIntao.jpg
Hillary Clinton e Hu Jintao

Il segretario di stato americano Hillary Clinton ha chiesto alla Cina di continuare a comprare i buoni del tesoro americani, di cui è il primo detentore al mondo, nel momento in cui Washington si trova ad affrontare un indebitamento crescente.
"Non sarà nell'interesse della Cina il fatto che noi non saremo in grado di far ripartire la nostra economia, ha detto la Clinton riferendosi alla crisi attuale, al termine di una visita di tre giorni in Cina, sottolineando che le economie dei due paesi sono strettamente legate.
Continuando a sostenere gli strumenti del Tesoro americani la Cina riconosce la nostra indipendenza. Chiaramente o ne usciremo o cadremo insieme", ha aggiunto il segretario di stato. "Le nostre economie sono cosi' intrecciate, per cui i cinesi sanno che per iniziare a esportare ancora nel loro principale mercato, gli Stati Uniti, gli Stati Uniti devono adottare alcune misure molto drastiche, come il pacchetto di stimolo, che vuol dire indebitarsi ancora".
Nei suoi incontri con il presidente cinese Hu Jintao, il premier Wen Jabao e il ministro degli Esteri Yang Jiechi, Clinton ha cercato di rassicurare Pechino sulla solidita' dei suoi
investimenti in America. A settembre, la Cina e' diventato il primo creditore di Washington, spodestando il Giappone. A dicembre, Pechino aveva 696,2 miliardi di dollari in buoni del Tesoro, secondo gli ultimi dati Usa.
 
Pechino 22 febbraio 2009
La Clinton chiede a Pechino di continuare a comprare i buoni del Tesoro americani
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Hillary Clinton e Hu Jintao

Il segretario di stato americano Hillary Clinton ha chiesto alla Cina di continuare a comprare i buoni del tesoro americani, di cui è il primo detentore al mondo, nel momento in cui Washington si trova ad affrontare un indebitamento crescente.
"Non sarà nell'interesse della Cina il fatto che noi non saremo in grado di far ripartire la nostra economia, ha detto la Clinton riferendosi alla crisi attuale, al termine di una visita di tre giorni in Cina, sottolineando che le economie dei due paesi sono strettamente legate.
Continuando a sostenere gli strumenti del Tesoro americani la Cina riconosce la nostra indipendenza. Chiaramente o ne usciremo o cadremo insieme", ha aggiunto il segretario di stato. "Le nostre economie sono cosi' intrecciate, per cui i cinesi sanno che per iniziare a esportare ancora nel loro principale mercato, gli Stati Uniti, gli Stati Uniti devono adottare alcune misure molto drastiche, come il pacchetto di stimolo, che vuol dire indebitarsi ancora".
Nei suoi incontri con il presidente cinese Hu Jintao, il premier Wen Jabao e il ministro degli Esteri Yang Jiechi, Clinton ha cercato di rassicurare Pechino sulla solidita' dei suoi
investimenti in America. A settembre, la Cina e' diventato il primo creditore di Washington, spodestando il Giappone. A dicembre, Pechino aveva 696,2 miliardi di dollari in buoni del Tesoro, secondo gli ultimi dati Usa.


Brrrrrr.....che brividi mi fanno venire tutti e due :eek::down:
 
Pechino 22 febbraio 2009
La Clinton chiede a Pechino di continuare a comprare i buoni del Tesoro americani
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Hillary Clinton e Hu Jintao

Il segretario di stato americano Hillary Clinton ha chiesto alla Cina di continuare a comprare i buoni del tesoro americani, di cui è il primo detentore al mondo, nel momento in cui Washington si trova ad affrontare un indebitamento crescente.
"Non sarà nell'interesse della Cina il fatto che noi non saremo in grado di far ripartire la nostra economia, ha detto la Clinton riferendosi alla crisi attuale, al termine di una visita di tre giorni in Cina, sottolineando che le economie dei due paesi sono strettamente legate.
Continuando a sostenere gli strumenti del Tesoro americani la Cina riconosce la nostra indipendenza. Chiaramente o ne usciremo o cadremo insieme", ha aggiunto il segretario di stato. "Le nostre economie sono cosi' intrecciate, per cui i cinesi sanno che per iniziare a esportare ancora nel loro principale mercato, gli Stati Uniti, gli Stati Uniti devono adottare alcune misure molto drastiche, come il pacchetto di stimolo, che vuol dire indebitarsi ancora".
Nei suoi incontri con il presidente cinese Hu Jintao, il premier Wen Jabao e il ministro degli Esteri Yang Jiechi, Clinton ha cercato di rassicurare Pechino sulla solidita' dei suoi
investimenti in America. A settembre, la Cina e' diventato il primo creditore di Washington, spodestando il Giappone. A dicembre, Pechino aveva 696,2 miliardi di dollari in buoni del Tesoro, secondo gli ultimi dati Usa.
- la cina soffre ma neanche tanto anche perché ci sono abituati
- Hillary Clinton in Cina per i titoli americani ma anche per le coree (sud e nord di cui la cina è interlocutore privilegiato)
- Il presidente della cina in visita in africa
- il vice presidente della cina (o primo ministro?) in visita nelle americhe del sud
- il giappone in crisi profonda anche a causa della flessione delle esportazioni in USA
- l'australia naviga quasi tranquilla rispetto alla crisi globale
un mondo più (oceano) pacifico
l'europa sta a guardare...
 

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