paradossista
mediocrità strategica
Anzi, dal febbraio 2022 i Paesi europei hanno speso più per comprare gas russo che per aiutare l’Ucraina, come spiega Euractiv: “Secondo un’analisi del think tank CREA , da quando il Cremlino ha lanciato l’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022, i Paesi dell’UE hanno pagato 200 miliardi di euro per i combustibili fossili russi, principalmente petrolio e gas. Nel frattempo, il sostegno complessivo dell’Ue e degli Usa al Paese devastato dalla guerra ammonta a 185 miliardi di euro, secondo quanto rilevato dal Kiel Institute for the World Economy”. Una discrasia che l’aumento dei prezzi del gas nei mesi in cui il futuro del sostegno all’Ucraina deve scontrarsi coi vincoli di bilancio, come dimostrano casi quali quello tedesco, potrà, nei prossimi mesi, ulteriormente consolidare.
Il paradosso europeo sul gas che arricchisce la Russia
Stoccaggi pieni, prezzo in crescita: il cortocircuito europeo sul gas ora favorisce la Russia, nonostante la corsa a cambiare fornitori.
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