DAL 4 MAGGIO USCIREMO SCAGLIONATI. SECONDO ME C'E' UNA VOCALE SBAGLIATA

Diciamolo chiaro: il Recovery Fund allo stato attuale delle cose è poco meno di una bozza.

Meno ancora, è solo un ok di massima ad uno strumento potenziale tutto a debito,
sul quale c’è un’intesa di massima (non protocollata), al quale – a sentire le parole di Angela Merkel
manca la parte più importante: “Non sappiamo ancora come finanziarlo”.

Quindi, non c’è nessunissima nuova “potenza di fuoco” di cui ha parlato Giuseppe Conte
soddisfatto nel suo solito discorso del re della ex Repubblica delle banane!

Insomma, siamo a una supercazzola dato che le parti sono ad oggi lontanissime.

Con Germania, Austria, Olanda e Finlandia che rifiutano qualsiasi forma di mutualizzazione proposta dall’asse mediterraneo,
le quali – c’è da dire – hanno trionfato su tutta la linea eliminando quell’obbrobrio degli Eurobond dai negoziati
ed elevando il Mes ad unica opzione davvero percorribile.

Naturale quando ti presenti con l’acqua alla gola e il cappello in mano del “somaro” che non ha fatto nessuno dei “compiti a casa”
che avrebbero potuto consentirti di presentarti a quei tavoli con un minimo di dignità e tanto più potere contrattale
(parlo apertis verbis di una sostanziale spending review degli sprechi di Stato).

La palla passa ora al 6 maggio, il giorno dopo Karlsruhe.

Berlino
confida nel tempo per logorare Italia, Spagna, Portogallo, Grecia e Francia
affinché dichiarino la resa incondizionata e accettino giocoforza il pacchetto da lei preparato all’Eurogruppo per la “ripresa”.

Facendosi forte specialmente sul probabile no della Corte costituzionale tedesca ad un Quantitative easing illimitato sull’acquisto di titoli di debito.

Una guerra senza esclusione di colpi in cui si prefigura ormai ogni scenario, anche il più drastico.

Altro che vittoria! Una vera e propria Caporetto, che disegna scenari da incubo.

Provo ad essere più chiaro: è come se il management di un’azienda in forte crisi di un qualsiasi gruppo
si sedesse al tavolo con le altre aziende per avere uno strumento finanziario per provare a risollevarsi,
e quelle forti e sane ti dicessero ok, questo potrebbe essere lo strumento giusto, ma ora c’è da discutere come finanziarlo
– cioè, ad oggi non c’è una lira dentro – chiaro sia che tu/voi dovrai/dovrete mettere garanzie personali in qualsiasi caso,
che porteranno poi noi a commissariarti non solo l’azienda, ma i conti correnti e i capitali potendone disporre come più ci piaccia.
Quelli dei vostri figli e nipoti inclusi!

Chiaro o serve il disegnino?

Nel migliore dei casi, ci si indebiterà dunque a livelli cosmici, e i debiti si devono ripagare
nonostante le scempiaggini di una sedicente viceministro che farnetica di “debito eterno”!

Quindi Conte ha mentito!

Ha mentito perché è tornato a casa senza un soldo che uno, nel momento in cui i figli
che dovrebbe rappresentare sono alla fame più nera, e già fioccano suicidi per disperazione!

Trattasi dunque solo di melina, distrazione di massa, fuffa!

Trattasi solo di balle e panzane di regime, digeribili solo da un popolo terrorizzato e inebetito dalla tv,
che per colpe anche sue non ha dimestichezza con le regole più elementari di economia e finanza.

Se infatti è tragico il fronte esterno, rischia di divenire ancor più devastante quello interno,
dato che l’attuale “maggioranza”, allo stato attuale – mentre la nave affonda e dall’esterno arrivano i cannoneggiamenti di forze
che da questo stato di cose cercano sia di non essere danneggiate
(perché le nostre disfunzioni da stato borbonico dovrebbero pagarle i contribuenti tedeschi, austriaci, olandesi o finlandesi?),
che di trarre il massimo vantaggio (abbiamo ancora asset e marchi appetibili, che a breve saranno prezzo di saldo)
– pare solo impegnata o cantare Bella ciao mentre la nave affonda o a saccheggiare ad uso proprio l’argenteria
(nomine sui vertici delle aziende di Stato), mentre il Paese è fermo e nell’economia reale al collasso non circola un centesimo!

E, stando così le cose, non solo non circolerà per chissà ancora quanto tempo,
ma anche quando qualche soldo a debito poi arriverà, sarà tardi, tardissimo, e toccherà pure ripagarlo.

A chi andrà il conto di Conte?

.
 
Quando il nuovo dio diventa lo stato , si giunge allo statalismo, al socialismo, all'interventismo economico.

Queste vicende dimostrano quanto l'italia ,coi suoi quasi-sudditi , sia profondamente affetta dallo statalismo.

E siccome la gente mediamente è ignorante, opportunista e timorosa, per risolvere i guai che lo stato e lo statalismo creano,
essi chiedono più stato ancora quale soluzione.

Non ci sono terze vie.
O libertà , o statalismo socialista.
 
La cosa drammatica che il golpe a reti unificate con annesso divieto, di fatto, di opposizione
ha fatto si che La Junta abbia il consenso della stragrande maggioranza della popolazione che vedrebbe volentieri il linciaggio di chi osa dissentire o dubitare.

Naturalmente essendo quelle della Retorica e dell'Ipocrisia le uniche produzioni industriali rimaste nella Italia europeizzata e globalizzata,
oggi si celebrano la "Liberazione" e la "libertà".... ma dd'e chè???
 
Concordo sul governo dei disadattati, tutto giusto...e Mattarella?

Io mi son fatto l' idea che siano tutti d' accordo.

Una parte sta con i cinesi, un'altra parte sta con gli americani,
ma con gli italiani non ci sta nessuno di quei 4 ......romani. Compreso il principe....
 
Un grande economista italiano una volta disse che questa attività, applicata in pratica,
doveva essere simile a quella di un meccanico:

per aggiustare un’automobile questi non usa solo un attrezzo, ma sceglie quello corretto per ogni situazione,
una volta il cacciavite, un’altra l’estrattore, un’altra la chiave inglese.

Se dovessimo applicare la stessa metafora ai tecnici del Ministero dell’Economia e Finanza
dovremmo dire che non hanno idea di cosa sia rotto e ,soprattutto , sembrano avere solo uno strumento.

Iniziamo a porre in luce che, in realtà, l’economia italiana era già in una situazione di pre-recessione, come indicano gli stessi grafici del MEF:

DEF-pil-2019.png


Il 2019 si chiudeva con un grave calo a dicembre, quando di COVID ancora non si parlava,
ma era il risultato di una politica sparagnina, con un deficit inferiore dello 0,6% rispetto a quanto preventivato l’anno scorso.

Il 2019 si era chiuso con un deficit del’1,6%, un record che però aveva già tagliato risorse all’economia.

Quindi arriva la COVID ed i suoi danni, dopo due mesi di chiusura, sono evidenti.

La fiducia degli imprenditori, primo indicatore delgi effetti negativi, viene a precipitare, come possiamo vedere nella seguente immagine:

fiducia-imprese.png



Ricordiamo che la BCE della signora Lagarde indica un calo del PIL nel 2020 dell’ordine del 15% per l’eurozona,
che, considerando come il virus abbia attaccato prima e con più durezza il nord Italia, significa un valore pari a circa 18%-20%.

Qual’è il calo previsto dai tecnici del MEF?

quadro-macroeconomico.png


Il MEF si aspetta un calo del PIL reale dell’8%, il che è molto riduttivo rispetto a quanto previsto dalla BCE e da altri analisti internazionali.

Non si tratta di uno scostamento secondario, ma della metà netta.

Inoltre il MEF prevede una crisi “A V” cioè in cui, ad un momento di crollo, segue subito una rapida ripresa.

In realtà le pre-condizioni sono completamente diverse: le regole di separazione che comunque verranno tenute attive,
unite alla progressiva trasmissione del morbo in altri paesi, ed alle ondate di ritorno fanno ritenere molto poco probabile un andamento economico a V.

La crisi non sarà di breve periodo e le previsioni del MES sono, per lo meno, eccessivamente ottimistiche.

Passiamo a vedere il quadro finanziario:

quadro-finanziario.png

La previsione è di un incremento dell’indebitamento del 10% e di un indebitamento che raggiunge, a politiche previste, il 155% del PIL.

Perchè è superiore al deficit previsto?

Perchè ci sono gli apporti che dobbiamo fare ai vari “Fondi” (Sure etc) e che non sono altro che soldi nostri
che dobbiamo versare all’Europa per averli indietro ad interesse.


Anche in questo caso tutto si basa su una previsione, tutto sommato, ottimistica , quella che abbiamo visto prima di un calo del 8%.

Poi ricordiamo che il governo, dopo il 2020 prevede di ricreare forti surplus primari, a partire soprattutto dal 2022 per ripagare il debito in eccesso.

Quindi, anche se ci fosse la ripresa economica indicata dal DEF, questa sarebbe poi uccisa dalla stretta finanziaria del 2022.

Insomma, alla fine non si riesce ad uscire dal circolo vizioso imposto dall’Unione.

Comunque si tratta sempre di morire per Maastricht.
 
Facciamo un gioco.
Immaginiamo che, il prossimo 28 ottobre, su Rai1 vada in onda un servizio sui bambini che cantano Giovinezza o Faccetta nera.

Secondo voi, come la prenderebbero alla redazione di Repubblica?

Non serve una sfera di cristallo per indovinare che si straccerebbero le vesti, urlando alla dittatura e all’indottrinamento degli innocenti.

Qualcuno più attempato, colto da palpitante indignazione, potrebbe persino rimetterci le coronarie.

Ecco, ora aprite il sito di Repubblica e guardatevi questo video: i bambini – indottrinati e strumentalizzati – ci sono.
Solo che, invece di Giovinezza, cantano Bella ciao.

Rieducazione antifascista


Come si apprende dal quotidiano fondato dall’ex fascista Eugenio Scalfari,
«Repubblica Scuola ha fatto “l’appello” e loro hanno riposto: sono gli oltre 200 allievi di elementari, medie e superiori di tutta Italia
che sulla stessa base hanno intonato in coro una ‘Bella ciao’ freschissima. Voci, occhi e piccole danze improvvisate
che hanno regalato al canto partigiano un’allegria e una freschezza uniche: energia pura, preziosa 75 anni fa come oggi».

Sembra un comunicato della Bulgaria degli anni Cinquanta.

Ad ogni modo, questo «video chiude la trasmissone “E questo è il fiore” condotta da Gad Lerner, un lungo corteo-web sul sito di Repubblica dalle 14.30».

Bambini partigiani? Ma mi faccia il piacere
Come si può vedere nel video, molti dei bambini coinvolti sono talmente piccoli
che ogni consapevolezza del loro gesto è assolutamente esclusa.

Di conseguenza, un adulto deve averci messo lo zampino.

Perché, si chiederà qualcuno?

Una risposta la diamo noi: perché del 25 aprile non frega una mazza a nessuno.

Se togliamo qualche vecchio partigiano col pannolone, un centinaio di intellettuali acquiescenti,
il circolo bocciofilo di San Lorenzo, la redazione di Repubblica e una manciata di genitori talebanizzati,
nella «resistenza» e nella «liberazione» non ci crede nessuno.

Di qui la mobilitazione degli innocenti, per dare una parvenza di popolo e una spruzzata di simpatia a un rituale civile che celebrano i soliti quattro gatti.

Insomma, cari partigiani dell’Anpi, la vostra battaglia di retroguardia l’avete vinta:
oggi pomeriggio potrete fare il vostro ridicolo flash mob, con deroga specialissima alle restrizioni imposte dal fantozziano governo Conte.

Godetevi questa giornata nel sol d’aprile. Ma – ve ne preghiamo – almeno lasciate in pace i bambini.
 
“Sul MES dobbiamo essere pragmatici”, ecco le parole equivalenti al “Me ne lavo le mani” di Pilatesca memoria
pronunciate dal ministro degli esteri Di Maio che apre in modo definitivo al MES.

Ormai il Movimento Cinque Stelle non ha più una sua politica autonoma, ma fa esattamente quello che dice il PD,o meglio l’Europa dei soliti tizi.

Incredibile come 60 milioni di italiani siano guidati da una minoranza che, a sua volta ,
non è in grado neppure di trovare una strada , di definirla e si fa comandare a bacchetta da qualcun altro.

I dati previsionali del DEF sono gentili, dolci, fatti apposta per dare l’illusione al governo di poter aspettare.

Certo, c’è anche scritto, nero su bianco che ci saranno 500 mila disoccupati in più, il tutto nonostante Conte avesse giurato che

“Nessuno perderà il suo posto di lavoro”:

Però sono promesse politiche , cose dette tanto per muovere le labbra e riempire di suoni l’ambiente.

Con il tempo vi renderete conto che a perdere il lavoro non solo saranno in tanti, ma ben più di 500 mila , forse 10 volte tanti.

Come dimostra il DEF il governo si sta muovendo letteralmente alla cieca,
senza aver predisposto un piano alternativo, una qualche idea da applicare per alleviare i danni portati.
Si va avanti così, dando calci al barattolo, spostando i problemi a domani,
aspettandosi che l’Europa ci regali quei soldi che mai ci darà e che non vuole darci.


Siamo in mano a gente impreparata e che non fa gli interessi nazionali, ma persegue non si sa bene che cosa.

Mattarella che fa, toc toc ? ....ma lui abbraccia i cinesi.
 
Molti pentastellati sono a fine mandato mentre quelli nuovi sanno benissimo che le prossime elezioni politiche saranno una Caporetto.

Di Maio e' ben consapevole che la sua avventura politica e' segnata, ergo fara' di tutto per tirare a campare.

I pentastellati sono un po' come gli animali: piu' sono feriti, piu' diventano pericolosi.

Ormai non hanno piu' niente da perdere e lo sanno benissimo.
 
Essere governati da persone prive di talento, competenza, spesso in mala fede, burocrati, questo è il risultato.

Mancano i "soldi" e l'unica strada percorribile in modo semplice è rivolgersi agli strozzini europei, agli usurai,
le altre strade richiederebbero di mettersi di traverso con l'europa, eventualmente uscire dall'euro,
riprendersi la sovranità monetaria, vedete queste persone in grado di farlo quando peccano anche con le cose più semplici ?

Se devo tirare la cinghia e morire, preferisco farlo con la mia moneta. Perchè il domani sarà radioso....domani....forse dopo-domani.
......ma avremo la possibiità di "fare" con i nostri mezzi. E noi - di mezzi - ne abbiamo ancora tanti.
 

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