Portafogli e Strategie (investimento) Dal Flight to Quality all'HY: nove mesi "after-Lehman", is debt back ? (vol. V)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
l'avevo capito che la pensiamo in modo opposto :) ...

per me non esiste alcuna fiducia ... sono i privilegiati, e SOLO loro, a comprare ... non mi pare l'economia reale possa suscitare ottimismo in noi gente 'normale' ... almeno spero di essere considerato tale :D


va beh, ma a noi conviene accodarci no?
o ce ne stiamo fuori anche quando "loro" fan festa?
ci vorrebbe il tempismo del "salto della quaglia" cmq :cool:
 
va benissimo accodarsi ... non possiamo certo noi normali determinare l'andamento dei mercati .. credo sia comunque importante avere un'idea della situazione la più aderente possibile alla realtà per essere pronti ad evitare di rimanere con il cerino
 
va benissimo accodarsi ... non possiamo certo noi normali determinare l'andamento dei mercati .. credo sia comunque importante avere un'idea della situazione la più aderente possibile alla realtà per essere pronti ad evitare di rimanere con il cerino

infatti con la fine metafora del "salto della quaglia" mi riferivo proprio all'essere "sempre pronti all'uscita" :-o
 
Non ho capito una cosa vediamo se qualcuno ha la cortesia di delucidarmi :

questa settimana ci sono varie ed importanti emissioni da parte degli Stati di bonds

ma se emettono un decennale per esempio, il prezzo d'asta si avvicina ai valori di cio' che gia' e' stato emesso prima o no?

Inoltre e giusto pensare che uno stato che emette un bond abbia tutto l'interesse a tenere il nominale alto..con uno yield piu' compresso pertanto??

grazie a chi vorra' rispondere
 
l'avevo capito che la pensiamo in modo opposto :) ...

per me non esiste alcuna fiducia ... sono i privilegiati, e SOLO loro, a comprare ... non mi pare l'economia reale possa suscitare ottimismo in noi gente 'normale' ... almeno spero di essere considerato tale :D

Sulle valutazioni di certe asset class son pessimista, sul futuro dell'economia americana non sono mai stato più ottimista:D

Personalmente la visione dei "pochi privilegiati che muovono il mercato" non mi è mai interessata molto. Io mi limito a fare consederazioni sulle valutazoni di quello che posso comprare, se è sottovalutato compro se è sopravvalutato passo. Come si muoveranno i prezzi nei prossimi mesi non mi interessa per nulla.;)
 
Torno a focalizzare sul tema del 3D con un articolo che prende spunto dal fatto che ancora oggi poco meno di 1/3 del bond HY USA quota su livelli distressed, e qualcuno nota che è un dato decisamente alto rispetto al livello che si registra in coincidenza con una ripartenza del ciclo economico.

Tale situazione pone un interrogativo, che è lo stesso che sta ponendosi il mercato (vedi 3d sulle indicazioni operative su titoli HY) ovvero: è sovraestimata la ripresa economica oppure è eccessivo il quantitativo di bond HY distressed ?

E' chiaro che - se la risposta fosse la prima - assisteremmo nei mesi a venire, dopo una ripresa del PIL USA nel Q3/2009, ad un nuovo calo della crescita, e dunque l'eccesso di bond su prezzi distressed starebbe a significare che l'andamento della crescita economica USA si attesterà su livelli bassi, indicati da un analista sentito dall Reuters al di sopra dello 0% ma al di sotto dell'1% in termini di crescita del PIL su base annua.

Al contrario, se la crescita dovesse essere più sostenuta di così, allora il livello dei bond HY distressed sarebbe anomalmente alto, e ciò vorrebbe dire che ci sarebbe del valore nel comparto che non trova ancora espressione nei corsi attuali.

Chi legge al link qui sotto, si rende conto che - seppure fra qualche perplessità - il mercato sembra puntare attualmente su questa seconda ipotesi.

http://www.investireoggi.it/forum/o...azioni-operative-su-titoli-hy-vt44773-12.html

Il punto è che il debito HY in scadenza negli anni a venire è elevatissimo (S&P parla di 700 mld $ di bond HY con emittenti a rating B- o inferiore o che scambiano su livelli distressed) e - se si avverassero le stime di crescita più ottimistiche - è illusorio che i tassi USA possano restare a zero ancora a lungo.

In queste condizioni, basterebbe una loro pur contenuta ripartenza a segnare la fine di questo piccolo ciclo del debito e la risalita del default rate.

US junk bond spreads signal slow economic recovery

Wed Aug 26, 2009 4:18pm EDT

By Dena Aubin - Analysis

NEW YORK (Reuters) - The sanguine view of stock investors about the U.S. economy is not borne out by the credit market, which is signaling that a recovery from the longest downturn in decades may be painfully slow.

Risks of continued high defaults and massive refinancing needs of the most precarious corporate borrowers are keeping credit spreads high, especially on high-yield bonds, signaling the economy is not out of the woods.

"We are still priced for near recession at the moment and certainly notably below average growth," said Christopher Garman, founder of Garman Research in Orinda, California. High-yield bond spreads are reflecting about a 9 percent default rate, "which would put economic growth around zero to 1 percent," he said.

Spreads would typically have to reflect a default rate more within the normal range of about 5 percent to signal an economy growing more than about 1.5 percent, Garman said.

Economists polled by Reuters last week said the economy is recovering more strongly than previously expected but next year will be lackluster and risks of a double-dip downturn remain.

After shrinking by 1 percent in the second quarter on an annualized basis, U.S. gross domestic product will grow 2.4 percent in the current quarter, according to a poll of about 70 economists.

High unemployment and consumer debt will hamstring the economy after an initial rebound, however, respondents said, and they still see a 25 percent chance of a double-dip recession.

SPREADS PREFIGURED MEGA-DEFAULTS

Though not considered a traditional economic indicator, corporate bond spreads typically widen ahead of recessions and rising defaults as investors demand more yield for increased risk. Widening spreads also brake the economy as they make it more expensive for corporate borrowers to fund hirings and expansion.

Spreads on high-yield bonds roughly doubled in the six months before the recession that started in December 2007. As the credit crisis came to a head a year ago, spreads on many junk bonds and even some investment-grade bonds widened to "distressed" levels of more than 10 percentage points over Treasuries, prefiguring mega-defaults by Lehman Brothers, Washington Mutual, Tribune Co and others.

About 31 percent of high-yield bonds are still trading at distressed levels, down from a peak of about 87.5 percent in November but still high by historical standards, suggesting many companies remain vulnerable, Martin Fridson, chief executive of Fridson Investment Advisors in New York, said.

"The fact that you have as many as nearly one third of issues still at distressed levels would indicate it's not a boom time coming soon," he said.
Government incentives for first-time home buyers and the cash for clunkers program for auto buyers are probably just borrowing growth from future quarters, so the 2.4 percent growth expected in the third quarter "is probably not a sustainable level for the next year," he said.

DEBT OVERHANG WORRIES RATERS

That was echoed in a report from Standard & Poor's on Monday, which warned that though the worst of the recession is past, recovery will likely be slower than normal as default risk remains high for the weakest borrowers.

The ranks of firms with very low credit quality remains high, with 168 nonfinancial companies rated in the lowest grades, CCC-plus or below, compared with 67 at the end of 2007, S&P said.

Riskier companies also have heavy debt loads coming due over the next few years.

Through 2014, nearly $700 billion of debt will mature from companies that have ratings of B-minus or below or debt trading at distressed levels, S&P said.

"Although the worst is likely behind us, it would be a mistake to infer that we are permanently out of the danger zone," S&P said.
(Reporting by Dena Aubin; Editing by Kenneth Barry)
 
Ieri sera interessante conversazione telefonica con amica che è analista di una grande banca nazionale. Lei si occupa in realtà di analizzare (insieme con altri) l'andamento dei corsi dell'oil, ma noi abbiamo parlato di obbligazioni.

Mi conferma anche lei che la banca sta cercando di "passare la palla" ai clienti su molte obbligazioni corporate di media qualità (il classico BBB-/BBB/BBB+) che su scadenze quinquennali e con rendimenti lordi attorno al 4% considerano esposte ad un duplice rischio: quello di perdita dell'investment grade e quello di una risalita dell'inflazione che riduca il gain in conto capitale.

Analogo atteggiamento lo hanno per titoli di emittenti di settori ciclici che stanno fra l'IG e l'HY o sono già marginalmente HY, scadono fra 4-5 anni ed hanno rendimenti attorno al 6,5-7% lordi.
 
Mi conferma anche lei che la banca sta cercando di "passare la palla" ai clienti su molte obbligazioni corporate di media qualità (il classico BBB-/BBB/BBB+) che su scadenze quinquennali e con rendimenti lordi attorno al 4% considerano esposte ad un duplice rischio: quello di perdita dell'investment grade e quello di una risalita dell'inflazione che riduca il gain in conto capitale.
l'ultimo "consulente clienti privati" con cui ho parlato al telefono meno di un mese fa mi ha detto, con tono quasi offeso, che loro fanno sempre l'interesse dei loro clienti.

mavadavialcù.
 
Ciao i98mark, grazie come al solito per la grande mole di notizie ce dai e per le tue considerazioni sempre interessanti, chiedo a te o ad altri: esistono fondi o meglio Etf che investono solo su obbligazioni HY?

Ho trovato questo della Barclays che mi sembra interessante,

https://www.spdrs.com/product/fund.seam?ticker=JNK

si compra anche con Fineco con questo nome: Barclays Capital High Yield Very Liquid-SP (JNK.N)

Ne conoscete altri?
:ciao:

Torno a focalizzare sul tema del 3D con un articolo che prende spunto dal fatto che ancora oggi poco meno di 1/3 del bond HY USA quota su livelli distressed, e qualcuno nota che è un dato decisamente alto rispetto al livello che si registra in coincidenza con una ripartenza del ciclo economico.

Tale situazione pone un interrogativo, che è lo stesso che sta ponendosi il mercato (vedi 3d sulle indicazioni operative su titoli HY) ovvero: è sovraestimata la ripresa economica oppure è eccessivo il quantitativo di bond HY distressed ?

E' chiaro che - se la risposta fosse la prima - assisteremmo nei mesi a venire, dopo una ripresa del PIL USA nel Q3/2009, ad un nuovo calo della crescita, e dunque l'eccesso di bond su prezzi distressed starebbe a significare che l'andamento della crescita economica USA si attesterà su livelli bassi, indicati da un analista sentito dall Reuters al di sopra dello 0% ma al di sotto dell'1% in termini di crescita del PIL su base annua.

Al contrario, se la crescita dovesse essere più sostenuta di così, allora il livello dei bond HY distressed sarebbe anomalmente alto, e ciò vorrebbe dire che ci sarebbe del valore nel comparto che non trova ancora espressione nei corsi attuali.

Chi legge al link qui sotto, si rende conto che - seppure fra qualche perplessità - il mercato sembra puntare attualmente su questa seconda ipotesi.

http://www.investireoggi.it/forum/o...azioni-operative-su-titoli-hy-vt44773-12.html

Il punto è che il debito HY in scadenza negli anni a venire è elevatissimo (S&P parla di 700 mld $ di bond HY con emittenti a rating B- o inferiore o che scambiano su livelli distressed) e - se si avverassero le stime di crescita più ottimistiche - è illusorio che i tassi USA possano restare a zero ancora a lungo.

In queste condizioni, basterebbe una loro pur contenuta ripartenza a segnare la fine di questo piccolo ciclo del debito e la risalita del default rate.

US junk bond spreads signal slow economic recovery

Wed Aug 26, 2009 4:18pm EDT

By Dena Aubin - Analysis

NEW YORK (Reuters) - The sanguine view of stock investors about the U.S. economy is not borne out by the credit market, which is signaling that a recovery from the longest downturn in decades may be painfully slow.

Risks of continued high defaults and massive refinancing needs of the most precarious corporate borrowers are keeping credit spreads high, especially on high-yield bonds, signaling the economy is not out of the woods.

"We are still priced for near recession at the moment and certainly notably below average growth," said Christopher Garman, founder of Garman Research in Orinda, California. High-yield bond spreads are reflecting about a 9 percent default rate, "which would put economic growth around zero to 1 percent," he said.

Spreads would typically have to reflect a default rate more within the normal range of about 5 percent to signal an economy growing more than about 1.5 percent, Garman said.

Economists polled by Reuters last week said the economy is recovering more strongly than previously expected but next year will be lackluster and risks of a double-dip downturn remain.

After shrinking by 1 percent in the second quarter on an annualized basis, U.S. gross domestic product will grow 2.4 percent in the current quarter, according to a poll of about 70 economists.

High unemployment and consumer debt will hamstring the economy after an initial rebound, however, respondents said, and they still see a 25 percent chance of a double-dip recession.

SPREADS PREFIGURED MEGA-DEFAULTS

Though not considered a traditional economic indicator, corporate bond spreads typically widen ahead of recessions and rising defaults as investors demand more yield for increased risk. Widening spreads also brake the economy as they make it more expensive for corporate borrowers to fund hirings and expansion.

Spreads on high-yield bonds roughly doubled in the six months before the recession that started in December 2007. As the credit crisis came to a head a year ago, spreads on many junk bonds and even some investment-grade bonds widened to "distressed" levels of more than 10 percentage points over Treasuries, prefiguring mega-defaults by Lehman Brothers, Washington Mutual, Tribune Co and others.

About 31 percent of high-yield bonds are still trading at distressed levels, down from a peak of about 87.5 percent in November but still high by historical standards, suggesting many companies remain vulnerable, Martin Fridson, chief executive of Fridson Investment Advisors in New York, said.

"The fact that you have as many as nearly one third of issues still at distressed levels would indicate it's not a boom time coming soon," he said.
Government incentives for first-time home buyers and the cash for clunkers program for auto buyers are probably just borrowing growth from future quarters, so the 2.4 percent growth expected in the third quarter "is probably not a sustainable level for the next year," he said.

DEBT OVERHANG WORRIES RATERS

That was echoed in a report from Standard & Poor's on Monday, which warned that though the worst of the recession is past, recovery will likely be slower than normal as default risk remains high for the weakest borrowers.

The ranks of firms with very low credit quality remains high, with 168 nonfinancial companies rated in the lowest grades, CCC-plus or below, compared with 67 at the end of 2007, S&P said.

Riskier companies also have heavy debt loads coming due over the next few years.

Through 2014, nearly $700 billion of debt will mature from companies that have ratings of B-minus or below or debt trading at distressed levels, S&P said.

"Although the worst is likely behind us, it would be a mistake to infer that we are permanently out of the danger zone," S&P said.
(Reporting by Dena Aubin; Editing by Kenneth Barry)
 
l'ultimo "consulente clienti privati" con cui ho parlato al telefono meno di un mese fa mi ha detto, con tono quasi offeso, che loro fanno sempre l'interesse dei loro clienti.

mavadavialcù.

:D

Cmq con questa amica posso parlare di tutto, fuorché di oil, sui cui corsi attesi è più muta di una tomba ... il che mi conferma nel mio apprezzamento per la qualità della persona...
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Back
Alto