Portafogli e Strategie (investimento) Dal Flight to Quality all'HY: nove mesi "after-Lehman", is debt back ? (vol. V) (2 lettori)

Stato
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TheLondoner

Forumer storico
Vediamo... tieni conto che ad oggi l'unico strumento mostratosi idoneo a "convincere" alcune banche, specie USA ma non solo, ad effettuare le necessarie svalutazioni su asset in portafoglio è stata la paura o la presenza pubblica nell'azionariato...

e infatti BofA vuole restituire 45 miliardi di $ ...di fondi tarp....onde poter tornare a nascondere polvere sotto i tappeti;)
 

Imark

Forumer storico
e infatti BofA vuole restituire 45 miliardi di $ ...di fondi tarp....onde poter tornare a nascondere polvere sotto i tappeti;)

Esatto: una vicenda che ha dell'incredibile... questi continuano a ballare sul ponte del Titanic, alla caccia dell'ultima coppa di champagne (leggi: bonus annuali) e se ne fregano del fatto che la nave affondi ... tanto il loro posto sulla scialuppa di salvataggio è prenotato da tempo...

Invito tutti peraltro a seguire il dibattito parlamentare USA sulle misure da adottare per il caso di futuri default di grandi istituzioni finanziarie, connotato dall'intenzione di gruppi di parlamentari di: 1) farla finita per legge con la possibilità di adoperare soldi pubblici per i salvataggi bancari; 2) consentire alla FDIC di intervenire a nei riguardi delle stesse istituzioni finanziarie "too big to fail" per rilevarne il controllo all'approssimarsi del default, onde smantellarle, cederne gli asset e distribuire le perdite fra i creditori, inclusi ovviamente gli obbligazionisti senior unsecured; 3) degradare in questi casi una parte del credito secured accordato in tempi ravvicinati rispetto al default a credito unsecured...

Se questa linea passasse in USA ed anche in altri paesi anglosassoni, e ad esempio in UK con David Cameron dopo metà del 2010, una fetta del mondo occidentale avrà deciso di combattere il moral hazard delle banche non attraverso una più intrusiva vigilanza dello stato (che peraltro ha fallito in tutti quei paesi) bensì ponendone le conseguenze sui creditori, sull'assunto che questi ultimi, privati di ogni possibilità di "soccorso" statale, costringano le banche a comportamenti corretti sotto il profilo della gestione del rischio o subiscano le conseguenze di una eccessiva assunzione di rischio... :cool:

Se tutto questo passasse, avremmo conseguenze importanti: un rialzo generalizzato del costo del denaro legato ai fattori di rischio, a prescindere da circostanze quali inflazione e tassi di interesse; un diverso scadenzamento qualitativo del credito accordato alle banche (visto che nemmeno i creditori secured sarebbero del tutto al riparo dalle conseguenze di un default di una grande istituzione finanziaria...)...

La terza guerra mondiale, quella fra la politica e le banche, l'avrebbero persa le banche, almeno in quella parte del mondo...

E ci sarebbe da capire quale effetto ciò potrebbe avere sui paesi dell'Europa continentale e sui rapporti fra politica e banche qui da noi, dove la vigilanza statale non ha fallito in maniera così consistente e clamorosa come altrove (o almeno, così parrebbe)...
 

TheLondoner

Forumer storico
Esatto: una vicenda che ha dell'incredibile... questi continuano a ballare sul ponte del Titanic, alla caccia dell'ultima coppa di champagne (leggi: bonus annuali) e se ne fregano del fatto che la nave affondi ... tanto il loro posto sulla scialuppa di salvataggio è prenotato da tempo...

Invito tutti peraltro a seguire il dibattito parlamentare USA sulle misure da adottare per il caso di futuri default di grandi istituzioni finanziarie, connotato dall'intenzione di gruppi di parlamentari di: 1) farla finita per legge con la possibilità di adoperare soldi pubblici per i salvataggi bancari; 2) consentire alla FDIC di intervenire a nei riguardi delle stesse istituzioni finanziarie "too big to fail" per rilevarne il controllo all'approssimarsi del default, onde smantellarle, cederne gli asset e distribuire le perdite fra i creditori, inclusi ovviamente gli obbligazionisti senior unsecured; 3) degradare in questi casi una parte del credito secured accordato in tempi ravvicinati rispetto al default a credito unsecured...

Se questa linea passasse in USA ed anche in altri paesi anglosassoni, e ad esempio in UK con David Cameron dopo metà del 2010, una fetta del mondo occidentale avrà deciso di combattere il moral hazard delle banche non attraverso una più intrusiva vigilanza dello stato (che peraltro ha fallito in tutti quei paesi) bensì ponendone le conseguenze sui creditori, sull'assunto che questi ultimi, privati di ogni possibilità di "soccorso" statale, costringano le banche a comportamenti corretti sotto il profilo della gestione del rischio o subiscano le conseguenze di una eccessiva assunzione di rischio... :cool:

Se tutto questo passasse, avremmo conseguenze importanti: un rialzo generalizzato del costo del denaro legato ai fattori di rischio, a prescindere da circostanze quali inflazione e tassi di interesse; un diverso scadenzamento qualitativo del credito accordato alle banche (visto che nemmeno i creditori secured sarebbero del tutto al riparo dalle conseguenze di un default di una grande istituzione finanziaria...)...

La terza guerra mondiale, quella fra la politica e le banche, l'avrebbero persa le banche, almeno in quella parte del mondo...

E ci sarebbe da capire quale effetto ciò potrebbe avere sui paesi dell'Europa continentale e sui rapporti fra politica e banche qui da noi, dove la vigilanza statale non ha fallito in maniera così consistente e clamorosa come altrove (o almeno, così parrebbe)...

Come sempre intervento di grande maestria, padronanza e lungimiranza.
Mark, ma secondo te dietro questo scenario potrebbero esserci anche "alcuni"* gruppi bancari/finanziari che si trovano già attualmente in uno stadio (di solidità e influenza politica) superiore rispetto ad altri ?

*Goldman Sachs / JP Morgan in Usa
 

Imark

Forumer storico
Come sempre intervento di grande maestria, padronanza e lungimiranza.
Mark, ma secondo te dietro questo scenario potrebbero esserci anche "alcuni"* gruppi bancari/finanziari che si trovano già attualmente in uno stadio (di solidità e influenza politica) superiore rispetto ad altri ?

*Goldman Sachs / JP Morgan in Usa

Ciao Londinese, vediamo come va a finire il lavoro parlamentare USA... c'è il fatto che ad oggi le banche in quel paese sono così impopolari (cioé, qui abbiamo gente che defaulta in massa, sulla casa, sul finanziamento della macchina, sulle spese della carta di credito, che pensa: perché hanno dato 10 mld $ a Goldman Sachs quando questi erano in difficoltà ed io devo lasciare la mia abitazione...:cool:) che la pressione della pubblica opinione, a 10 mesi dalle elezioni di mid term, per ora pare più efficace dell'azione di lobbying dei grandi gruppi bancari...
 

mago gambamerlo

Xx Phuket xX
:up: :clap::clap::clap::clap: ... eh i manageroni sono come i lupi , perdono il pelo ma non il vizio .... e questo , fatto salvo qualche raro caso , in tutti settori e quindi ce' da sperare solo che gl'interessi dell' azienda corrispondano con quelli dei manageroni o son' dolori .


Esatto: una vicenda che ha dell'incredibile... questi continuano a ballare sul ponte del Titanic, alla caccia dell'ultima coppa di champagne (leggi: bonus annuali) e se ne fregano del fatto che la nave affondi ... tanto il loro posto sulla scialuppa di salvataggio è prenotato da tempo...

Invito tutti peraltro a seguire il dibattito parlamentare USA sulle misure da adottare per il caso di futuri default di grandi istituzioni finanziarie, connotato dall'intenzione di gruppi di parlamentari di: 1) farla finita per legge con la possibilità di adoperare soldi pubblici per i salvataggi bancari; 2) consentire alla FDIC di intervenire a nei riguardi delle stesse istituzioni finanziarie "too big to fail" per rilevarne il controllo all'approssimarsi del default, onde smantellarle, cederne gli asset e distribuire le perdite fra i creditori, inclusi ovviamente gli obbligazionisti senior unsecured; 3) degradare in questi casi una parte del credito secured accordato in tempi ravvicinati rispetto al default a credito unsecured...

Se questa linea passasse in USA ed anche in altri paesi anglosassoni, e ad esempio in UK con David Cameron dopo metà del 2010, una fetta del mondo occidentale avrà deciso di combattere il moral hazard delle banche non attraverso una più intrusiva vigilanza dello stato (che peraltro ha fallito in tutti quei paesi) bensì ponendone le conseguenze sui creditori, sull'assunto che questi ultimi, privati di ogni possibilità di "soccorso" statale, costringano le banche a comportamenti corretti sotto il profilo della gestione del rischio o subiscano le conseguenze di una eccessiva assunzione di rischio... :cool:

Se tutto questo passasse, avremmo conseguenze importanti: un rialzo generalizzato del costo del denaro legato ai fattori di rischio, a prescindere da circostanze quali inflazione e tassi di interesse; un diverso scadenzamento qualitativo del credito accordato alle banche (visto che nemmeno i creditori secured sarebbero del tutto al riparo dalle conseguenze di un default di una grande istituzione finanziaria...)...

La terza guerra mondiale, quella fra la politica e le banche, l'avrebbero persa le banche, almeno in quella parte del mondo...

E ci sarebbe da capire quale effetto ciò potrebbe avere sui paesi dell'Europa continentale e sui rapporti fra politica e banche qui da noi, dove la vigilanza statale non ha fallito in maniera così consistente e clamorosa come altrove (o almeno, così parrebbe)...
 

Imark

Forumer storico
E' la enorme mole di liquidità immessa sui mercati finanziari ad aver consentito anche ad aziende dal merito di credito molto basso di rifinanziare il proprio debito e così di allontanare la prospettiva del default.

Di qui la conseguenza per cui il picco del default rate è di imminente raggiungimento, e poi la situazione dovrebbe migliorare per effetto della liquidità disponibile. Questa in sostanza la tesi d Moody's.

Moody's Liquidity-Stress Index Improvement Consistent With Default Rate Forecast

New York, December 02, 2009 -- The liquidity of speculative-grade, non-financial corporate debt issuers improved for an eighth consecutive month in November, suggesting an imminent peak in the default rate, Moody's Investors Service said in its latest "SGL Monitor Flash" report.

Moody's Liquidity-Stress Index (MLSI) fell to 11.1% in November, down from its all-time peak of 20.9% in March. The MLSI measures the percentage of all companies with Speculative-Grade Liquidity ratings that carry SGL-4 ratings, the lowest on the four-point scale.

"If Moody's most recent forecast that the speculative-grade default rate peaked in November is borne out, the MLSI will again have proven a powerful predictive tool," said John Puchalla, Vice President and Senior Analyst at Moody's. "In this case, it will have led the peak in the default rate by eight months. Previously, the stress index turned higher about a year before defaults started to mount as a result of the credit crisis."

The number of SGL-4 issuers -- those facing the tightest liquidity conditions -- fell to 58 in November from 67 in October, the lowest total since June 2008 and a 45% decrease from the peak of 106 in March 2009.

Fifteen companies received SGL rating upgrades in November, compared with just three downgrades, largely reflecting companies' ability to refinance their debts. Seven companies were upgraded from SGL-4.

"SGL upgrades have outnumbered downgrades every month since April, indicating a growing number of issuers have a clearer liquidity path through the economic downturn," Puchalla said.

Moody's has published a monthly SGL Monitor since 2002 and now publishes the SGL Monitor Flash at the beginning of every month to provide investors with a first look at the latest liquidity data. The next full-length SGL Monitor will be published later this month.

The latest SGL Monitor Flash and detailed information about SGL ratings are now available at www.moodys.com/sgl.
 

TheLondoner

Forumer storico
E' la enorme mole di liquidità immessa sui mercati finanziari ad aver consentito anche ad aziende dal merito di credito molto basso di rifinanziare il proprio debito e così di allontanare la prospettiva del default.

consideriamo poi che la massa di liquidità ha letteralmente tirato su tutti i mercati i mercati...(azionari/obbligazionari/commodities...) attraverso il nuovo carry trade dal US$ a costo zero (in costante svalutazione) verso asset finanziari in valuta.
 

EUGE

Senior Utente
E' la enorme mole di liquidità immessa sui mercati finanziari ad aver consentito anche ad aziende dal merito di credito molto basso di rifinanziare il proprio debito e così di allontanare la prospettiva del default.

Di qui la conseguenza per cui il picco del default rate è di imminente raggiungimento, e poi la situazione dovrebbe migliorare per effetto della liquidità disponibile. Questa in sostanza la tesi di Moody's.
ok quello che dice Moody's ...

a me interessa di più quello che pensa Mark :help:

ti allego la foto del mio fondo hy-world in euro ... è ora di vendere ... adesso ?? o in gennaio ??

e se non ora ... quando :-?

aspettare l'ultima coppa di Champagne va bene :up:
aspettare il lancio dei bicchieri ... no :down:

ps - scusa se sono sempre e chiedere la stessa cosa :(


:ciao:
 

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Imark

Forumer storico
ok quello che dice Moody's ...

a me interessa di più quello che pensa Mark :help:

ti allego la foto del mio fondo hy-world in euro ... è ora di vendere ... adesso ?? o in gennaio ??

e se non ora ... quando :-?

aspettare l'ultima coppa di Champagne va bene :up:
aspettare il lancio dei bicchieri ... no :down:

ps - scusa se sono sempre e chiedere la stessa cosa :(


:ciao:

Sei scusatissimo, figurati... ora sai, che sappia qual'è l'attimo esatto, questo verrà un po' difficile...

Ti dico quello che vedo sui mercati, e l'idea che mi sono fatto, sempre a rischio di sbagliare: l'equity terrà almeno fino alle feste, e quei giorni tra le feste, con pochi scambi saranno utili per capire cosa verrà ad inizio 2010, soprattutto se l'equity dovesse calare... se tiene, allora, è ben possibile tiri avanti ancora a gennaio senza troppi patemi d'animo...

L'HY continuerà ad andare con l'equity...

Gli equilibri sono molto fragili: sia che la situazione dell'economia torni a calare e la frequenza con cui la disoccupazione cresce torni ad accellerare dopo aver rallentato, sia che ci sia un rafforzamento dell'economia ed insieme delle aspettative di inflazione, soffriranno insieme HY ed equity...

Se proprio va bene, ci sta che si riesca a guadagnare ancora qualche mese di stabilità dei corsi dell'HY (non di crescita generalizzata, salva forse la possibilità di puntare su vicende singole) poi credo si scenderà...

L'opzione più prudente vede un'uscita nelle prossime settimane, una più speculativa prova a vedere se riescono a tirare avanti ancora qualche mese, ma con gli occhi bene aperti... ;)
 

EUGE

Senior Utente
Sei scusatissimo, figurati... ora sai, che sappia qual'è l'attimo esatto, questo verrà un po' difficile...

Ti dico quello che vedo sui mercati, e l'idea che mi sono fatto, sempre a rischio di sbagliare: l'equity terrà almeno fino alle feste, e quei giorni tra le feste, con pochi scambi saranno utili per capire cosa verrà ad inizio 2010, soprattutto se l'equity dovesse calare... se tiene, allora, è ben possibile tiri avanti ancora a gennaio senza troppi patemi d'animo...

L'HY continuerà ad andare con l'equity...

Gli equilibri sono molto fragili: sia che la situazione dell'economia torni a calare e la frequenza con cui la disoccupazione cresce torni ad accellerare dopo aver rallentato, sia che ci sia un rafforzamento dell'economia ed insieme delle aspettative di inflazione, soffriranno insieme HY ed equity...

Se proprio va bene, ci sta che si riesca a guadagnare ancora qualche mese di stabilità dei corsi dell'HY (non di crescita generalizzata, salva forse la possibilità di puntare su vicende singole) poi credo si scenderà...

L'opzione più prudente vede un'uscita nelle prossime settimane, una più speculativa prova a vedere se riescono a tirare avanti ancora qualche mese, ma con gli occhi bene aperti... ;)
e poi dicono che PRESTO e BENE raramente vanno INSIEME :specchio::D

Mark riesce ad associarli egregiamente :up:

ti ringrazio di cuore, e spero di trovare a breve il coraggio (o la paura ?) necessario per vendere, per non doverti ... spremere di nuovo ;)
 
Stato
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