Derivati, futures e certificati, sugli indici e commodities - Cap. 1 (3 lettori)
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mauro3591
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La Bce rompe un tabù e stampa moneta. Borse in rialzo, spread in caduta 05/06/2014 17:00 - WS
Borse in rialzo dopo le misure annunciate dalla Bce. La piazza che ne beneficia maggiormente è Milano, dove l'indice FtseMib sale del 2,2% con vistosi guadagni per le banche: Unicredit (UCG.MI) +4,2%, Intesa (ISP.MI) +3,2%, Banco Popolare (BP.MI) +4,5%, Mediobanca (MB.MI) +4%.
Dopo tanti annunci, la Bce ha rotto gli indugi e ha messo in campo l'artiglieria pesante. Il consiglio direttivo della Banca centrale europea ha varato oggi una serie di misure volte a stimolare la crescita dell'economia nella zona euro e a ridare slancio alla dinamica dei prezzi. Il tasso di riferimento dell'euro è stato abbassato allo 0,15% da 0,25%, contro attese a 0,10%.
Il tasso a cui le banche depositano il denaro presso la Bce diventa per la prima volta negativo, da zero percento a -0,1%. Il tutto ha lo scopo di spingere le banche ad aumentare i prestiti verso le famiglie e le imprese.
La Bce stampa moneta. Oltre alla manovra sui tassi, l'istituto centrale ha annunciato che realizzerà altre operazioni Ltro di finanziamento agevolato alle banche senza limiti di volumi ("a rubinetto"). La prossima Ltro da 400 miliardi sarà a settembre, poi ce ne saranno altre "finché necessario", almeno fino a dicembre 2016.
Inoltre la Bce si è avviata sulla strada dello stampare moneta, come la Fed americana, la Banca del Giappone e la Banca d'Inghilterra. Nella conferenza stampa il presidente Mario Draghi ha annunciato che la Bce non procederà più a sterilizzare gli acquisti di titoli di Stato dei Paesi membri (Smp) e procederà all'acquisto sul mercato di bond garantiti da asset particolari (Abs), una forma di obbligazioni tipicamente emesse dalle banche. Questi acquisti saranno regolati con nuova moneta.
Con queste misure, ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, nella conferenza stampa, la Banca centrale intende riportare l'inflazione in linea con l'obiettivo di poco sotto il 2%.
Draghi ha specificato che il consiglio della Bce ha varato tutte le misure all'unanimità, ha precisato che gli effetti dei provvedimenti sull'economia reale si vedranno nell'arco di 9-12 mesi, e ha tenuto a precisare che con queste misure la Bce non ha sparato tutte le cartucce a sua disposizione: "Non abbiamo finito di agire".
Reazione dei mercati. L'euro reagisce come da manuale e si indebolisce nei confronti del dollaro a 1,353, da 1,360 della chiusura di ieri sera.
Salgono le quotazioni dei titoli di Stato. Il rendimento del Btp a 10 anni scende al 2,92% (dal 3,00% di ieri), lo spread con il Bund si riduce a 146 punti (-11 punti).
Salgono tutte Borse, anche se meno di Milano: Parigi +1,4%, Francoforte +0,6%, madrid +1,7%.
Sul listino milanese quasi tutte le blue chip sono in netto rialzo.
Enel (ENEL.MI) guadagna il 2,2%, Eni (ENI.MI) +1,8%, Telecom Italia (TIT.MI) +0,9%.
Fra gli industriali, Finmeccanica (FNC.MI) sale del 3,1%, Fiat (F.MI) +2,4%, Pirelli (PC.MI) +1,1%, StM (STM.MI) +0,8%.
Vola Mediaset (MS.MI) +5,6%, che avrebbe ricevuto da Telefonica un'offerta da 350 milioni di euro per il 22% di Digital+, piattaforma spagnola di tv digitale.
Bene le assicurazioni: Generali (G.MI) +1,2%, UnipolSai (US.MI) +1,6%. Nel risparmio gestito Azimut (AZM.MI) guadagna il 4,5%.
In solitario ribasso si avvitano i titoli del lusso dopo il profit warning dell'inglese Asos (ASC.L) -27%: Yoox (YOOX.MI) -4%, Ferragamo (SFER.MI) -1,6%.
Borse in rialzo dopo le misure annunciate dalla Bce. La piazza che ne beneficia maggiormente è Milano, dove l'indice FtseMib sale del 2,2% con vistosi guadagni per le banche: Unicredit (UCG.MI) +4,2%, Intesa (ISP.MI) +3,2%, Banco Popolare (BP.MI) +4,5%, Mediobanca (MB.MI) +4%.
Dopo tanti annunci, la Bce ha rotto gli indugi e ha messo in campo l'artiglieria pesante. Il consiglio direttivo della Banca centrale europea ha varato oggi una serie di misure volte a stimolare la crescita dell'economia nella zona euro e a ridare slancio alla dinamica dei prezzi. Il tasso di riferimento dell'euro è stato abbassato allo 0,15% da 0,25%, contro attese a 0,10%.
Il tasso a cui le banche depositano il denaro presso la Bce diventa per la prima volta negativo, da zero percento a -0,1%. Il tutto ha lo scopo di spingere le banche ad aumentare i prestiti verso le famiglie e le imprese.
La Bce stampa moneta. Oltre alla manovra sui tassi, l'istituto centrale ha annunciato che realizzerà altre operazioni Ltro di finanziamento agevolato alle banche senza limiti di volumi ("a rubinetto"). La prossima Ltro da 400 miliardi sarà a settembre, poi ce ne saranno altre "finché necessario", almeno fino a dicembre 2016.
Inoltre la Bce si è avviata sulla strada dello stampare moneta, come la Fed americana, la Banca del Giappone e la Banca d'Inghilterra. Nella conferenza stampa il presidente Mario Draghi ha annunciato che la Bce non procederà più a sterilizzare gli acquisti di titoli di Stato dei Paesi membri (Smp) e procederà all'acquisto sul mercato di bond garantiti da asset particolari (Abs), una forma di obbligazioni tipicamente emesse dalle banche. Questi acquisti saranno regolati con nuova moneta.
Con queste misure, ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, nella conferenza stampa, la Banca centrale intende riportare l'inflazione in linea con l'obiettivo di poco sotto il 2%.
Draghi ha specificato che il consiglio della Bce ha varato tutte le misure all'unanimità, ha precisato che gli effetti dei provvedimenti sull'economia reale si vedranno nell'arco di 9-12 mesi, e ha tenuto a precisare che con queste misure la Bce non ha sparato tutte le cartucce a sua disposizione: "Non abbiamo finito di agire".
Reazione dei mercati. L'euro reagisce come da manuale e si indebolisce nei confronti del dollaro a 1,353, da 1,360 della chiusura di ieri sera.
Salgono le quotazioni dei titoli di Stato. Il rendimento del Btp a 10 anni scende al 2,92% (dal 3,00% di ieri), lo spread con il Bund si riduce a 146 punti (-11 punti).
Salgono tutte Borse, anche se meno di Milano: Parigi +1,4%, Francoforte +0,6%, madrid +1,7%.
Sul listino milanese quasi tutte le blue chip sono in netto rialzo.
Enel (ENEL.MI) guadagna il 2,2%, Eni (ENI.MI) +1,8%, Telecom Italia (TIT.MI) +0,9%.
Fra gli industriali, Finmeccanica (FNC.MI) sale del 3,1%, Fiat (F.MI) +2,4%, Pirelli (PC.MI) +1,1%, StM (STM.MI) +0,8%.
Vola Mediaset (MS.MI) +5,6%, che avrebbe ricevuto da Telefonica un'offerta da 350 milioni di euro per il 22% di Digital+, piattaforma spagnola di tv digitale.
Bene le assicurazioni: Generali (G.MI) +1,2%, UnipolSai (US.MI) +1,6%. Nel risparmio gestito Azimut (AZM.MI) guadagna il 4,5%.
In solitario ribasso si avvitano i titoli del lusso dopo il profit warning dell'inglese Asos (ASC.L) -27%: Yoox (YOOX.MI) -4%, Ferragamo (SFER.MI) -1,6%.
ultraleggero63
ASTROLABIO63
Oggi abbiamo rotto i 22mila.....
valentinatrader
Forumer attivo
buona serata
a tutti.
( ho già la nostalgia del tappeto long, perchè mi aspettavo una chiusura più in basso e invece....
Non sarà che domani si andranno ad aggiornare i massimi di oggi?)
a tutti.
( ho già la nostalgia del tappeto long, perchè mi aspettavo una chiusura più in basso e invece....
Non sarà che domani si andranno ad aggiornare i massimi di oggi?
)
cosarara
Forumer attivo
Ciao Strong
quando hai mollato il secondo contratto short a 1922 scrivevi che ne prendevi un altro se passava sul tuo pmc di 1912; per quali motivi l'hai preso a 1928? cosa ti ha fatto cambiare idea?
- Stato