Derivati, futures e certificati, sugli indici e commodities - Cap. 1

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L'articolo mi piace ... soprattutto l'ultima parte che riporto integralmente !!!


"... La BCE è stata accusata di mettere gli interessi dei "dissoluti paesi periferici" davanti a quelli dei prudenti risparmiatori tedeschi. Ma in realtà sta cercando di reflazionare l'economia tedesca attraverso lo stimolo monetario. E una totale follia che i politici tedeschi e i banchieri della Bundesbank si oppongano a questo. Dovrebbero fare marcia indietro e lasciare che la BCE faccia il suo lavoro.

Ma ci vorrà ben più che l'agevolazione al credito per risolvere questo pasticcio. La Germania ha anche disperatamente bisogno di un cambiamento di atteggiamento delle sue autorità fiscali. A meno che non investa nel proprio futuro, giorni bui ci attendono."


Ottima scelta amico mio !!!
 
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Il mio TS "a manovella" ha chiuso il precedente long quasi in pari e si è girato short alle 17.00
Tutti questi cambi di direzione lo mandano al manicomio :lol::lol::lol:
 
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Come asserivo qualche post addietro gli LMA non desistono dal far pressione su Draghi per ottenere l'Euro Qe. E con la riunione della Bce ormai imminente (06/11/14) fanno sentire la loro lurida voce. Indovinate quale nazione viene presa a pretesto ... udite udite.


Wsj: «Italia in stato tossico. Se il “Qe” della Bce non la salverà»

03 novembre 2014




L'Italia rappresenta un «test cruciale» per un eventuale programma di acquisto di bond su larga scala da parte della Bce. È quanto scrive il Wall Street Journal in un articolo intitolato «L'Italia tossica rappresenta un test cruciale per il quantitative easing della Bce in Europa» dopo gli stress bancari.
«L'economia del terzo Paese dell'Eurozona - scrive il Wsj - soffre di una tossica combinazione di economia stagnante e di debito pubblico al 135% del Pil. È cresciuta meno dell'1% in media l'anno nel periodo prima della crisi e ora sta scivolando nella terza recessione in sei anni». «Se il programma di quantitative easing - scrive il quotidiano - non riuscirà a salvare l'Italia, allora non potrà salvare nemmeno l'Eurozona».


L'Italia, spiega il WSJ, è l'economia europea «più dipendente dal credito bancario» e purtroppo gli stress test della Bce hanno dimostrato che «quello italiano è il sistema bancario più debole dell'Eurozona», anche a causa della governance basata sulle fondazioni. Secondo il WSJ la sottocapitalizzazione delle banche rappresenta solo una parte dei problemi della nostra economia, che risente di un regime delle insolvenze che ostacola una rapida ristrutturazione delle imprese in difficoltà e di una rete capillare di imprese familiari non quotate fortemente indebitate e in borsa.
«Quello che realmente manca - spiega il giornale statunitense - non sono tanto i capitali delle banche quanto quelli delle grandi aziende. Non è un problema che QE (quantitative easing) può risolvere. Semmai richiede una rivoluzione culturale».



Chissa' perche' il tono dell'articolo mi ricorda tanto un'altro analogo che asseriva ... nel 2008 ... che in Italia era in corso un'economia di peste. Mah ... sbagliero ... Ad ogni buon conto gli LMA non sanno che farsene del Qe del Giappone ... riservato solo alle banche giapponesi. Venerdi quindi i mercati hanno festeggiato invano.
 
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Come asserivo qualche post addietro gli LMA non desistono dal far pressione su Draghi per ottenere l'Euro Qe. E con la riunione della Bce ormai imminente (06/11/14) fanno sentire la loro lurida voce. Indovinate quale nazione viene presa a pretesto ... udite udite.


Wsj: «Italia in stato tossico. Se il “Qe” della Bce non la salverà»

03 novembre 2014




L'Italia rappresenta un «test cruciale» per un eventuale programma di acquisto di bond su larga scala da parte della Bce. È quanto scrive il Wall Street Journal in un articolo intitolato «L'Italia tossica rappresenta un test cruciale per il quantitative easing della Bce in Europa» dopo gli stress bancari.
«L'economia del terzo Paese dell'Eurozona - scrive il Wsj - soffre di una tossica combinazione di economia stagnante e di debito pubblico al 135% del Pil. È cresciuta meno dell'1% in media l'anno nel periodo prima della crisi e ora sta scivolando nella terza recessione in sei anni». «Se il programma di quantitative easing - scrive il quotidiano - non riuscirà a salvare l'Italia, allora non potrà salvare nemmeno l'Eurozona».


L'Italia, spiega il WSJ, è l'economia europea «più dipendente dal credito bancario» e purtroppo gli stress test della Bce hanno dimostrato che «quello italiano è il sistema bancario più debole dell'Eurozona», anche a causa della governance basata sulle fondazioni. Secondo il WSJ la sottocapitalizzazione delle banche rappresenta solo una parte dei problemi della nostra economia, che risente di un regime delle insolvenze che ostacola una rapida ristrutturazione delle imprese in difficoltà e di una rete capillare di imprese familiari non quotate fortemente indebitate e in borsa.
«Quello che realmente manca - spiega il giornale statunitense - non sono tanto i capitali delle banche quanto quelli delle grandi aziende. Non è un problema che QE (quantitative easing) può risolvere. Semmai richiede una rivoluzione culturale».



Chissa' perche' il tono dell'articolo mi ricorda tanto un'altro analogo che asseriva ... nel 2008 ... che in Italia era in corso un'economia di peste. Mah ... sbagliero ... Ad ogni buon conto gli LMA non sanno che farsene del Qe del Giappone ... riservato solo alle banche giapponesi. Venerdi quindi i mercati hanno festeggiato invano.

incoraggiante vero Grifo :) siam messi bene, le rekkiazze hanno un buon giudizio di noi, :(:(:( povera italietta
 
Buona serataaaaa !!!
L'ho visto vendere piumini Moncler a piazza di spagna .... :D

:ciao:

hai visto che suonata il titolo in borsa dopo la trasmissione di report la Gabanelli è un rullo compressore brava cosi dicasi anche per quei poveretti di Prada Belfe DG benetton ecc ecc nessuno escluso che per pochi euro fanno produrre fuori brutti barboni per poi vendere i capi a 2000 euri poveretti fanno pena
 
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