E COMUNQUE IO PARLAVO DA SOLA ANCHE PRIMA DEL COVID19

Fosse solo spogliare gli stati dei loro averi...vogliono rendere il vaccino anti influenzale obbligatorio per i 65 enni .
A questo punto a dei prigionieri, tali siamo, imporranno anche l'abolizione del contante e qualunque diavoleria gli passi per la testa.
I politici del centro destra cosa hanno fatto? Chiudete tutto! Ai posteri capire se sono cooptati o solo stupidi (propendo per la prima).

Vaccini
obbligatori nel Lazio per gli over 65 ma anche per alcune categorie particolarmente esposte.

«Stiamo valutando per il prossimo anno nel Lazio di rendere obbligatorio il vaccino contro l'influenza a tutti gli over 65,
a chi lavora nella sanità e in altre categorie di lavoro più esposte e di attività essenziali
- scrive su un post su Facebook il governatore del Lazio e leader Pd Nicola Zingaretti -

Pensiamo a circa 2,5 milioni di persone.

In autunno rischiamo una seconda ondata di coronavirus.

Se una parte importante della popolazione sarà vaccinata contro la comune influenza,
i medici potranno riconoscere i sintomi del Covid in maniera più tempestiva per fermare la diffusione.
 
Mi pare, dunque, di poter affermare senza ombra di dubbio alcuno,
che la strategia secolare delle banche (ovvero di avere reddito dagli interessi sulle somme prestate) sta mutando radicalmente.

Stanno mirando ai beni, i servizi, le concessioni statali....ovvero a cose dell'economia reale, non più a soldi prodotti da altri soldi.

C'è da chiedersi il perché sta succedendo questo.

Ebbene....l'unico motivo che spiegherebbe una rotta d'inversione del genere......
è che nemmeno loro credono più di tanto nella stabilità dell'euro....e nemmeno nella UE...
e che, quindi....sanno che si sta avvicinando una crisi monetaria.

In questo caso si può ben immaginare che l'unica cosa che ti mette al riparo da una tale crisi......è il controllo sui beni e sulla loro produzione.

Visto in tale ottica....non faccio nemmeno tanta fatica a comprendere il punto di vista di Sapelli
(a dirla tutta sono in molti d'accordo con lui) che sospetta un'improvvisa uscita dall'Euro da parte della Germania,
perché sarebbe la prima ad abbandonare la barca che affonda..

Come ho detto più volte.....anche se molti non ci volevano, e forse non ci vogliono ancora credere,
questa politica scellerata di blocco totale della produzione (non dimentichiamoci che il 90% della popolazione è sana
e relegata in casa all'improduttività più totale) ci costerà 35-40 punti di PIL.


Tradotti in soldoni sono almeno 500 miliardi di euro.

Guarda caso è la stessa cifra che lo stato si appresta a garantire per accedere ai fondi bancari (erano 300 i "flussi" ma ne sono stati aggiunti altri 200).

Ebbene.....trovo stupefacente che nessun giornalista in tutto il paese si domanda se è lecito,
in questo momento storico, indebitare ulteriormente tutte le aziende.

L'idea malsana è dotare le imprese di liquidità (ripeto, a debito) per poi pagare tutti i costi di gestioni nonostante i mancati introiti,
e con questi, ovviamente, pagare anche tutte le tasse. Ve l'ho detto....sono dei geni.

Il risultato sarà che falliranno in molti (non puoi indebitarti se non fatturi, ci arriva anche un bambino),
saranno costretti ad azzerare i debiti privati, come anticipato da Draghi.......e saranno svenduti gli asset dello stato dati in garanzia.

Non ci resteranno nemmeno gli occhi per piangere.....
 
Bisognerebbe spiegarlo al dott. Rivera che sembra essere il vero e unico negoziatore,
e non si sa se, quanto e come, controllato dal suo conte gualtieri
 
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Tra le innumerevoli dirette social e i decreti del premier Conte,
poche sono le prese di posizioni forti per il sostegno all’economia reale, ovvero alle imprese e alle P.IVA.

Mentre l’apparato mediatico-politico non perde occasione per polemizzare contro Regione Lombardia,
con un atteggiamento da scaricabarile, (…) il tessuto economico dell’Italia è abbandonato al suo triste destino.

In particolare, dall’altro abbiamo un Governo che cerca di erogare 600 euro alle partite IVA italiane
attraverso il poco efficiente sito dell’INPS (per la cronaca, pare che la sua gestione costi in media 51 milioni di euro all’anno).

Segno tangibile, questo, che delle imprese -piccole, medie o grandi che siano- a chi ci governa non importa più di tanto.

Per tappare la bocca delle malelingue, è sufficiente esporre i fatti, cioè riportare i dati delle manovre economiche
messe in campo dai vari paesi europei: il confronto, ve lo anticipo, è impietoso.

Siamo la Nazione più colpita dal Coronavirus
(in Europa), eppure il Governo Conte mette sul piatto soltanto le briciole.

La prospettiva è che, preso atto di essere già in recessione, per colpa delle insufficienti iniziative della classe dirigente italiana,
la crisi economica che scaturirà al termine dell’emergenza sanitaria sarà nondimeno epocale.

Ho scelto di riportare soltanto alcuni paesi dell’Europa geografica, perché più simili a noi non solo per storia e cultura, ma per impianto socio-economico.

Anche perché, ad uscire demolita da un confronto internazionale forse sarebbe la stessa Unione Europea,
soltanto se si pensa ai miliardi di dollari messi in campo dalla Federal Reserve per ordine di Trump,
o dalle politiche monetarie della Zhōngguó Rénmín Yínháng – la banca nazionale della Cina.

Per non parlare delle politiche di Abe in Giappone.

GERMANIA

Il paese al vertice, per egemonia politica e valore economico, dell’Unione Europea è quello che ha varato il piano di aiuti più corposo.
Un qualcosa di simile non si vedeva dai tempi dell’unificazione tra la Bundesrepublik Deutschland dell’Ovest liberale
e la Deutsche Demokratische Republik dell’Est comunista, che costò parecchio al sistema tedesco.

La differenza abissale, rispetto all’Italia, è nell’aiuto al popolo delle “Partita Iva”:
Soforthilfe
, il programma di assistenza immediata alle piccole imprese,
autonomi e liberi professionisti vede stanziati complessivamente 50 miliardi di euro. [1]

I lavoratori autonomi e le imprese con un massimo di cinque dipendenti riceveranno fino a euro 9.000,
mentre con un massimo di 10 addetti riceveranno fino a euro 15.000.

Questo programma integra quelli già esistenti in ogni Länder, per cui è verosimile che alle cifre stanziate dal governo nazionale,
se ne aggiungano altre dai vari enti locali tedeschi.

Sul piano sanitario, sono 3,5 i miliardi di euro stanziati per l’acquisto e la produzione di mascherine e dispositivi di protezione,
più ulteriori 55 miliardi per contrastare con “azioni rapide” il crescere della pandemia.

Ma ciò che sbalordisce, almeno noi Italiani che per qualsiasi manovra economica
dobbiamo ormai ottenere il benestare della Commissione Europea, è l’enorme massa di liquidità
messa in campo dalla Germania: attraverso la banca pubblica KfW,
acronimo di Kreditanstalt für Wiederaufbau (Istituto di Credito per la Ricostruzione),
equivalente dell’italiana Cassa Depositi e Prestiti, vengono immessi subito 600 miliardi di euro.

Di questi, 100 miliardi per misure di equità, 400 per le garanzie, infine 100 per rifinanziare i programmi speciali KfW esistenti.

Illimitato, invece, il volume di credito attraverso vari programmi di prestito.

Tutto ciò, senza sforare i parametri imposti dall’UE e senza violare alcuna regola europea,
perché tali fondi risulterebbero di proprietà del KfW, non dello Stato:
un trucco perfettamente legale, a cui dovremmo ispirarci, se non addirittura copiare.

Per quanto concerne i pagamenti delle tasse dell’anno 2020, salvo poi le disposizioni di ogni Länder,
sono generalmente differiti al 2021, senza ulteriori interessi e senza troppa burocrazia:
inoltre, sono previsti sgravi e sconti per le imprese più colpite.

FRANCIA

I nostri cugini, con cui ci contendiamo da decenni il secondo posto per valore economico
tra i paesi europei e con i quali abbiamo un rapporto storico e culturale di amore-odio,
hanno varato un piano molto complesso, che ricalca l’articolazione di quello italiano,
ma con somme notevolmente più alte, sebbene anch’esse lontane dalle cifre della Germania.

Anzitutto, si parte con un’azione di posticipazione delle tasse molto complessa e burocratica,
attraverso anche la figura del Comptable Public (“contabile pubblico”) con cui discutere singolarmente
un piano di sospensione dei tributi, ma le piccole-medie imprese possono anche beneficiare
del differimento del pagamento di affitti, bollette dell’acqua, del gas e dell’elettricità. [2]

E’ stato quindi istituito un grande “fondo di solidarietà” – finanziato sia dallo Stato, che dai dipartimenti –
che vede erogati fino a 1.500 euro per le piccole imprese, liberi professionisti, microimprenditori
e professioni liberali che hanno al massimo 10 dipendenti, che realizzano meno di 1 milione di euro di fatturato
e utile imponibile annuale inferiore a 60.000 euro, a patto che rientrino nelle attività chiuse per l’emergenza,
oppure che dimostrino una perdita di fatturato di almeno il 50% a Marzo 2020 rispetto a Marzo 2019.

Per le situazioni più difficili, ovvero ad esempio per incapacità di liquidare i crediti scaduti entro 30 giorni
oppure il rifiuto di un prestito in contanti, può essere concesso un sostegno aggiuntivo di euro 2.000
alle società che hanno almeno un dipendente, per evitare il fallimento, ma comunque analizzando caso per caso.

Il governo francese, inoltre, sta implementando un’eccezionale sistema di garanzia
a sostegno del finanziamento bancario per le imprese, fino a 300 miliardi di euro.

Anche qui, molto più complesso rispetto al sistema tedesco, dove gli interlocutori per le imprese
saranno le banche private francesi (che comunque si sono impegnate a rinviare gratuitamente
le rate dei prestiti alle imprese per un periodo massimo di 6 mesi).

Infine, è possibile effettuare una mediazione creditizia per la riprogrammazione dei prestiti bancari già erogati,
grazie all’azione di 105 mediatori del credito che sono i direttori della Banque de France
nella Francia continentale e i direttori degli istituti emittenti nella Francia d’oltremare.

Da fonti dirette, pare comunque che la Francia, similmente all’Italia, non sia così celere nel pagamento di quanto sopra promesso.

UK ed Irlanda

L’area anglosassone e gaelica ha peculiaretà interessanti, da sempre.
Il primo reclamava e ha ottenuto la Brexit, l’uscita dall’Unione Europea,
la seconda invece ne rimane fedele membro, forse anche in virtù del fatto che Dublino
è una delle più grandi capitali finanziarie della zona euro, nonché ormai il più grande paradiso fiscale al mondo. [3]

Ma nonostante questo, il retaggio culturale e storico è molto simile, il più delle volte intrecciato.

Non di meno, le iniziative economiche intraprese dai due paesi è similare e sì, anche qui, sono decisamente più forti rispetto all’Italia.

Rishi Sunak, cancelliere del Tesoro inglese, nato nel 1980 a Southampton da una famiglia indiana del Punjabi,
ha annunciato supporto a milioni di lavoratori autonomi [4]: riassumendo, si prevede il sovvenzionamento
dell’80% dei loro profitti, fino ad un massimo di 2.500 sterline al mese.

Per accedere allo “schema di aiuti” – così viene chiamato – è aperto a coloro che hanno un profitto commerciale
inferiore a 50.000 sterline nel 2018-19 o un profitto commerciale medio inferiore a 50.000 sterline nel periodo 2016-17, 2017-18 e 2018-19.

Le sovvenzioni verranno pagate in un’unica soluzione forfettaria per tutti i 3 mesi e inizieranno a essere pagate all’inizio del mese di Giugno.

Per quanto concerne l’Irlanda, tra le ultime ad attuare il lockdown, ovvero il 27 Marzo,
il Ministro delle Finanze Paschal Donohoe ha dichiarato che le misure economiche per l’emergenza Covid-19
potrebbero costare 3,7 miliardi di euro in un periodo di 12 settimane [5]:
rapportata alla dimensione economica irlandese e alla sua popolazione di 4,8 milioni di persone,
appare una cifra molto più grossa rispetto a quella italiana.

E’ come se l’Italia avesse speso circa 50 miliardi anziché i 25 previsti dal decreto “Cura Italia”.

Si segnala infine che, sul fronte dell’assistenza sociale, per ottenere il sussidio di emergenza,
per il cittadino irlandese è sufficiente inviare a mezzo posta o sul sito dei servizi governativi un solo modulo,
composto da un’unica pagina: burocrazia azzerata.

SPAGNA

Gli spagnoli, negli stereotipi internazionali, sono considerati i nostri fratellini o fratelloni a seconda del caso.

Nel corso della Storia, con loro abbiamo condiviso tantissime cose e tutt’ora il nostro destino sembra simile.

Anche nell’emergenza del COVID-19 condividiamo il numero dei contagiati:
oltre 120.000 per ciascuno
, ad oggi con una differenza di qualche centinaio per parte.

Il premier spagnolo, Pedro Sanchez, ha annunciato quella che ha definito
«la maggiore mobilitazione di risorse economiche della storia della Spagna»:
un piano da 200 miliardi di euro per «creare uno scudo sociale al servizio dei cittadini» e attutire così l’impatto della crisi.

Il piano del governo, che combina sforzi pubblici e privati, prevede 100 miliardi di euro di garanzie
alle imprese per l’accesso al credito e una moratoria temporanea del pagamento dei mutui sulla prima casa
di lavoratori dipendenti e autonomi che si trovano in situazione di difficoltà o colpiti dal coronavirus. [6]

POLONIA ED UNGHERIA

Per la sinistra italiana e non, queste due nazioni rappresentano il male assoluto sul suolo europeo:
la prima, considerata la patria del cattolicesimo nazionalista (ed è vero),
la seconda invece è guidata dal pericoloso dittatore xenofobo Orbán
(in realtà, sempre eletto a furor di popolo proprio per l’aver difeso i confini dall’invasione straniera,
un po’ come fece il re polacco Jan Sobieski nella Battaglia di Vienna del 1683)

Note sono le ultime polemiche fuori tempo e fuori luogo del Partito Democratico nei confronti di Orbán [7],
il quale ha deciso di sospendere in via eccezionale il parlamento ungherese:
peccato che lo stesso Conte abbia di fatto inibito anch’egli la Camera ed il Senato,
ad oggi mezze chiuse a causa del virus , senza contare che queste misure son previste dalla Costituzione magiara dagli articoli 48 al 54.

Non è meglio guardare in casa propria prima di giudicare gli altri?

Nel caso di Ungheria e Polonia forse è meglio guardare anche in casa degli altri, quando si tratta di misure a sostegno delle imprese.

L’Ungheria ha congelato per 4 mesi la tassazione per decine di migliaia di imprese in difficoltà. [8]

La Polonia, invece, ha approntato uno “scudo anti-crisi” pari al 10% del PIL «per cercare di prevenire i fallimenti aziendali e i licenziamenti dei dipendenti». [9]

Inoltre, «le risorse dello scudo anticrisi saranno sufficienti per fornire il 40% degli stipendi
per i dipendenti di tutte le aziende -micro, piccole, medie e grandi- che si impegneranno
a mantenere il maggior numero possibile di posti di lavoro», ha affermato Mateusz Morawiecki,
primo ministro polacco ed esponente del partito nazionalista Prawo i Sprawiedliwość (“Diritto e Giustizia”).

Peraltro, la Polonia ha fornito un aiuto concreto all’Italia, mandando agli Ospedali Civili di Brescia 15 tra medici e infermieri. [10]
 
Domani gli italiani saranno presi definitivamente per il CULO.

Domani Gualtieri firmerà il MES , lo dice chiaamente anche MILANO-FINANZA in un suo articolo.

Prenderà in giro TUTTI GLI ITALIANI, perché parlerà di un MES senza condizionalità,
quando il TFUE art 136 terzo comma dice chiaramente:

Gli Stati membri la cui moneta è l’euro possono istituire un meccanismo di stabilità da attivare ove indispensabile
per salvaguardare la stabilità della zona euro nel suo insieme. La concessione di qualsiasi assistenza finanziaria
necessaria nell’ambito del meccanismo sarà soggetta a una rigorosa condizionalità.


Un Trattato Europeo per essere modificato deve essere approvato all’unanimità,
mentre basta la maggioranza per cambiare, in peggio, le condizioni del prestito.

Per un prestito di soli 38 miliardi, il 2% del PIL, GUALTIERI, facciamo nomi e cognomi,
secondo Milano Finanza si prepara a firmare un accordo che avrà un peso DEFINITIVO sull’Italia e sui nostri figli e nipoti.

Eccovi un intervento VERAMENTE ARRABBIATO di Antonio Maria Rinaldi,
che domani in commissione ECON ne renderà conto a Gualtieri stesso per sapere
QUELLO CHE IL GOVERNO SI RIFIUTA DI DIRE, cioè le condizioni del MES

Questa volta sono veramente incazzato! L’Italia non deve chiedere l’attivazione del MES!!!
 
Molti giornalisti italiani sembrano affetti anche in questi giorni di morte e di lutto nazionale da un singolare strabismo.

Alcuni di loro si accaniscono per esempio a criticare e ridicolizzare certi leader stranieri,
soprattutto Donald Trump, per le loro iniziali sottovalutazioni dell’epidemia,
ma si guardano bene dal criticare – probabilmente rimuovono dalla coscienza! –
l’identica sottovalutazione dei governanti italiani, che per oltre un mese hanno continuato a rassicurare gli italiani,
inducendoli ad abbassare la guardia mentre il virus circolava ed infettava probabilmente migliaia di persone,
diventate poi forse qualche milione.

Quegli stessi giornalisti, nonostante il record mondiale di morti italiani (al 5 aprile circa 16mila),
fanno coro al governo, descrivendo la linea del governo italiano come “un modello”.

Un modello? Ma scherziamo? C’è da chiedersi: si tratta di una rimozione del lutto?
Si tratta di una forma di nazional-giornalismo da Paese autoritario dove la stampa non disturba il manovratore
e obbedisce all’imperativo di “non fare polemiche” in nome dell’unità nazional-patriottica?
O si tratta invece di una banale piaggeria filogovernativa?

Un altro caso di doppio standard è quello che vede il premier ungherese Viktor Orbán
sul banco degli accusati da molti giornalisti italiani per avere dichiarato lo “stato di pericolo
(non lo stato di emergenza che – secondo la Costituzione ungherese – è una misura molto più pesante)
con l’approvazione del Parlamento di Budapest.

Nello stesso tempo si loda il governo italiano per aver dichiarato lo stato di emergenza senza un’approvazione del Parlamento.

Si dice: “Ma in Ungheria lo stato di emergenza è stato dichiarato senza limiti di tempo, mentre in Italia è limitato a sei mesi, fino al 31 luglio”.

Peccato che si ometta di dire che è stato il Parlamento ungherese che, nell’incertezza della durata,
ha preferito non riunirsi in agosto, che lo stato eccezionale durerà “finché non sia cessato il pericolo dell’epidemia”
e che il Parlamento ungherese resti libero di riunirsi quando lo ritenga opportuno.

Peccato che si ometta anche di dire quel che conta e cioè che in Ungheria lo stato di pericolo
è stato dichiarato per prendere severe misure di contenimento del virus,
mentre in Italia è stato dichiarato con una certa superficialità solo per prendere misure spettacolari
quanto futili e addirittura dannose come il blocco dei voli dalla Cina e la misurazione della temperatura negli aeroporti;
e che sia stato seguito da sottovalutazioni, rassicurazioni e inerzie, in evidente e patente contraddizione
con lo stato di emergenza e perciò suscettibile di essere valutate forse anche come omissione di atti d’ufficio.

Un doppio standard si percepisce anche nelle ironie seguite all’infezione da coronavirus
ed al ricovero in ospedale del premier britannico Boris Johnson che in precedenza,
su ispirazione di un cattivo consigliere, aveva sottovalutato la letalità del virus ed era stato poi costretto ad una retromarcia.

Analoghe ironie non si sono lette nei confronti del segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti,
che intorno metà febbraio era andato sui navigli di Milano a bere aperitivi e ostentando cartelli del tipo
noi-non-abbiamo-paura e poi dovette annunciare che era stato contagiato dal virus.

Delle due l’una: o si rispettano e si compiangono entrambi, o si ridicolizzano entrambi.

Ridicolizzare il primo e sorvolare sulla ridanciana stupidità del secondo non dovrebbe essere lecito ad un giornalista credibile.

Ultimo caso in ordine di tempo: Massimo Giletti, ieri, 5 aprile, a Tv7 ha aggredito medici e autorità lombarde.

In particolare sul banco degli accusati era l’assessore regionale al Welfare della Regione lombarda Giulio Gallera,
presente come un volontario capro espiatorio in trasmissione.

Sotto accusa erano le iniziali incertezze verificatesi negli ospedali lombardi di Codogno e di Alzano.

Giletti ometteva di dire il fatto essenziale: e cioè che all’origine del disastro in quegli ospedali lombardi
fu lo sciagurato protocollo del ministero della Salute che prevedeva i tamponi solo per chi provenisse dalla Cina.

Giletti non sa che solo violando quell’insano protocollo un’anestesista di Codogno poté scoprire il famoso “Paziente 1”?

Non sa che un analogo caso avvenne all’ospedale di Alzano la cui direzione sanitaria fu del tutto presa alla sprovvista
dal disarmo diffuso della propaganda governativa “antiallarmista” del tempo?

Non sa che fu il governo nazionale a non dichiarare la zona rossa anche ad Alzano come fu fatto invece per Codogno?

Nel frattempo lo stesso Giletti restava in silenzio e sugli attenti quando Luigi Di Maio ripeteva la solita balla
che il (catastrofico) blocco dei voli dalla Cina di fine gennaio sia stata addirittura “la misura più forte ed efficace possibile”.

Giletti non sa? Oppure obbedisce all’imperativo di “non fare polemiche, per carità”.

Ma l’imperativo di “non fare polemiche” vale solo a tenere al riparo dalle critiche il governo centrale?

Mentre si possono aprire polemiche e persino aggredire amministratori regionali, medici e direttori sanitari lombardi?

Ancora un doppio standard.

Si potrebbe continuare con gli esempi di strabismo “doppiopesista” dei giornalisti italiani in questi giorni.

Ma ci fermiamo qui.

Il doppio standard dovrebbe essere escluso dall’armamentario dei giornalisti in ossequio al principio di non contraddizione
su cui è fondata ogni logica, ogni buon senso ed ogni correttezza professionale.

I giornalisti se ne dovrebbero guardare come dalla peste, ma evidentemente nemmeno il coronavirus
riesce a trattenere molti giornalisti italiani da quello che, a ben vedere, è un vecchio vizio degli intellettuali italiani in generale.

Lo prova la polemica che un vero e grande giornalista come Alberto Ronchey scatenò con gran clamore
– a metà degli anni Settanta – contro quello che egli chiamava “il giornalista dimezzato”.

La sua polemica, mutatis mutandis, conserva una forte attualità anche in questi giorni eccezionali di epidemia e di morte.
 
Siamo davanti ad una catastrofe incombente se verrà adottato il MES,
come ben spiega ex responsabile economico del PD
(che essendo ragionevole, di buon senso e non servo dei potentati U.E. è stato buttato fuori dal PD anni fa).

L’unica cosa su cui non concordo è parlare di punti di vista diversi, no, chi sostiene l’applicazione del MES o degli Eurobond
è un TRADITORE DEL PAESE AL SERVIZIO DELLA PSICOTICA SETE DI DOMINIO TEDESCA CHE STA DISTRUGGENDO L’EUROPA.

Siamo ad un passaggio storico e epocale

Siamo di fronte alla nascita di una dittatura di fatto in Italia da Vicerè tedeschi per sottomettere l’Italia e ridurla a colonia come la Grecia.
Oscuramento totale del popolo e del dramma economico che sta vivendo sulla carne viva.

Parlamento esautorato, tanto per i 5 stelle basta rimanere miracolati alla greppia dorata,
se non c’è neanche bisogno di andare a Roma… meglio ancora.

Ma forze dell’ordine, Sanitari tutti e servizi essenziali al lavoro rischiando la salute per paghe da fame,
chi dovrebbe gestire lo stato in questa gravissima emergenza a casa con 15.000 euro al mese
delegando il “dictator” con pieni poteri Conte, cioè il Philippe Pétain italiano Conte e il regime di Vichy italiano del 4 reich tedesco.

Governo di Vichy - Wikipedia

Omelia quotidiana di Conte e conta dei morti quotidiana della protezione civile
= MINISTERO DELLA PAURA per tenere le “pecore” unite mentre vanno al macello.

Grande confusione di una politica che si arroga poteri per decreti della Presidenza del Consiglio
sulla base di comitati scientifici che bruciano sul rogo mediatico e giuridico gli scienziati
(DI PARI LIVELLO E CURRICULUM ANCHE SUPERIORI) che non concordano con la linea ufficiale.

Ci vuole un reale dibattito scientifico che trovi mediazioni con politica ed economia per risolvere nel modo migliore l’emergenza.

Cerchiamo di dare “consigli” di buon senso su cui “ragionare” senza credere a dogmi:

1 punto fondamentale: dare messaggi rassicuranti e non terrorizzanti e coprire le perdite di tutte RIPETO TUTTE le categorie bloccate per LEGGE!
Si può fare solo con Minibot, Statonote e Certificati di credito fiscale, da FARE IERI!
altrimenti il vero scopo di questo “Governo di Vichy italiano” è sterminare dolosamente il sistema delle P.M.I.,
commercio, artigianato e microimpresa italiano per conto dei potentati e multinazionali nord europee.

Il blocco era necessario visto lo spaventoso depauperamento della sanità italiana in decenni di tagli selvaggi e inumani
in nome dell’Austerity teutonica che domina la U.E., che è diventata il IV Reich e che sta massacrando il sud Europa per ridurlo ad una colonia miserabile!

Bloccando l’Italia si è dato il tempo per evitare situazioni apocalittiche per le categorie a rischio, salvo alcune zone della Lombardia.
Ora che i reparti dedicati, i respiratori, ecc. stanno andando a regime la priorità deve essere riaprire per gradi
proteggendo le categorie a rischio e lavorando a fondo sulla prevenzione
= questo dovrebbe fare l’informazione dando i consigli giusti a livello di alimentazione e integrazione mirata.

I leader occidentali viaggiano a vista per fini elettorali, la figura dello statista manca stabilmente dall’orizzonte occidentale
(In Italia poi….censura), mentre la pianificazione Cinese (ad esempio) è terribilmente efficiente e a lunghissimo termine
con investimenti pubblici MOSTRUOSI ……ebbene si cara Commissione Europea e cari tedeschi: loro non hanno aiuti di stato…..
hanno un’economia totalmente statale nei settori strategici finanziati con fiumi di denaro pubblico emesso senza debito!!

Alla faccia delle suicide politiche U.E. il risultato in un decennio sarà un Europa ridotta a miserabile colonia Cinese!
Vorrei far riflettere sulle dinamiche che ci sono state nella questione Coronavirus:

  1. un virus sostanzialmente uguale al Coronavirus che è stato creato dai cinesi nel 2015 : vedi servizio Rai Leonardo:
NON E’ UNA NOTIZIA FALSA!

  1. la reazione Cinese all’infezione è stata rapida ed estremamente organizzata, “anche troppo” visto che,
  2. apparentemente, il virus non si è diffuso in modo capillare in tutta la Cina e in proporzione alla sterminata popolazione cinese
  3. e allo spaventoso inquinamento presente ha avuto una mortalità bassissima, come mai?

  4. quando ci viene detto che la Cina ha costruito in 10 giorni due ospedali c’è qualcosa a livello tecnico che non “ torna” perché fondazioni,
  5. pannelli e strutture in cemento richiedono almeno 30 giorni di “presa “ del cemento per essere utilizzabili a fini statici!
  6. “A meno che” …. non fosse tutto già organizzato a monte.

  7. la Cina a livello alimentare è avvantaggiata perché non ha la massa spaventosa di obesi
  8. e infiammati in modo cronico da eccessi di zucchero, carboidrati, cibi ad alto contenuto di glutine
  9. (loro viaggiano a riso e di glutine non ne hanno quasi nulla) e non hanno i latticini che svolgono un ruolo importante
  10. nello sviluppo eccessivo di muco a livello polmonare/respiratorio.

  11. Mentre gli USA sono il top mondiale per queste patologie (e sono anche il nemico della Cina nella sua scalata al dominio del mondo),
  12. quindi negli USA il Coronavirus impatterà come un asteroide sulla salute pubblica e farà una strage.
Conclusioni:

Questo virus sembra anche troppo perfetto per attaccare la fisiologia media occidentale:
età avanzata (quasi un italiano su 4 ha più di 65 anni!!), sovrappeso-obesità, epidemie sterminate di ipertensione,
eccesso di colesterolo, malattie cardiache, malattie autoimmuni, diabete, problemi polmonari e respiratori vari
(solo in Italia oltre 50.000 morti l’anno “normalmente” solo per patologie polmonari), ecc.
che permettono alla famelica finanza speculativa occidentale profitti stellari grazie al settore sanitario-farmaceutico,
ma indeboliscono la popolazione in caso di virus di questo tipo.

Il mio non è complottismo, ma semplice ragionamento, il punto di vista è che la Cina, come la Corea e il Giappone,
sia riuscita a “risolvere” o comunque a gestire questo virus e le sue conseguenze economiche molto meglio dell’ occidente e non credo sia un caso!

Nelle arti marziali orientali si insegna a usare la forza principale dell’avversario contro di lui
= In Occidente le forze propulsive sono da almeno 40 anni la finanza speculativa e la smodata sete di profitto senza alcuna etica,
anche nella sanità = UN MODO DI AGIRE SUICIDARIO A LUNGO TERMINE = E se i cinesi pressati dagli americani
le stessero usando contro di noi occidentali per fiaccarne l’economia tramite un virus ?

Infatti il virus è stato creato dai cinesi nel 2015:


E in 5 anni il virus è ovviamente mutato e i cinesi hanno avuto tutto il tempo per prepararsi (volendo) a gestirlo e a gestirne le mutazioni!

Riscopriamo l’orgoglio di essere italiani e NON TEDESCHI come spiega in modo rapido e spettacolare Tullio Solenghi:


Forza Italiani è l’ora della riscossa o della schiavitù!

Firmate in massa IL PIANO DI SALVEZZA NAZIONALE e non votate più chi non lo metterà come sua priorità assoluta!
 
"la reazione Cinese all’infezione è stata rapida ed estremamente organizzata, “anche troppo” visto che,
apparentemente, il virus non si è diffuso in modo capillare in tutta la Cina e in proporzione alla sterminata popolazione cinese
e allo spaventoso inquinamento presente ha avuto una mortalità bassissima, come mai?"

Interessante la disamina sulle condizioni di salute degli occidentali rispetto agli orientali,
acui dovremmo aggiungere come attore di rischio possibile la presenza della tecnologia 5G.

Quanto alla mortalità bassissima in Cina a parte che non c'è da fidarsi affatto delle notizie filtrate da quel paese,
vorrei rilevare che il tasso di letalità è ancora tutto da decifrare.

Esso si misura come N°morti diviso N°contagiati X100.

Il problema di fondo è che non sappiamo quanti contagiati abbiamo.

Non mi risulta che siano stati fatti controlli a campione della popolazione italiana per capirlo.

L'istituto di epidemiologia presso l'ISS, che sarebbe stato molto utile in questo frangente,
è stato smantellato nel 2016 dall'allora direttore Ricciardi, lo stesso che ora pontifica dalle tv come consulente OMS del governo.

L'ICL afferma che vi siano già (qualche giorno fa ormai e se il virus ha capacità e velocità di contagio alte come ci spiegano......)
circa 6 milioni di contagi in massima parte asintomatici.

Una ricerca privata italiana arriva a presumere contagiato il 40% della popolazione (https://www.liberoquotidian....

Anche scontando che queste analisi siano scorrette è da presumere comunque che il numero dei contagiati
sia molto superiore a quello uficiale della Prot. civile.

La Capua ammise che forse il numero andava moltiplicato per un fattore fino a 100.

Qualora così fosse, nonostante casi particolari come Bergamo e Brescia (5g ?),
la letalità di questo virus in Italia sarebbe bassa come quella dichiarata in Cina.

Una previsione e provvisione migliori all'inizio avrebbero provocato assai meno vittime.

Si dichiara lo stato di emergenza il 31 gennaio e poi per più di un mese non si fa nulla!

Questo ha aumentato sicuramente letalità e soprattutto il panico.
 

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